bergoglio

ANTONIO SOCCI SPARA LA BOMBA: “IN VATICANO C’E’ UN PIANO PER FAR DIMETTERE IL PAPA” - “GRAN PARTE DEI CARDINALI CHE VOTARONO BERGOGLIO È PREOCCUPATA E IL PARTITO CURIALE CHE ORGANIZZÒ LA SUA ELEZIONE STA COLTIVANDO L'IDEA DI UNA ‘MORAL SUASION’ PER CONVINCERLO ALLA PENSIONE...”

antonio socciantonio socci

Antonio Socci per “Libero quotidiano”

 

Giorni fa Der Spiegel ha riferito le parole di papa Bergoglio ad alcuni fedelissimi: «Non è escluso che io passerò alla storia come colui che ha diviso la Chiesa Cattolica». È per questo che il suo amico Eugenio Scalfari lo considera il più grande «rivoluzionario». Tempo fa una copertina di Newsweek si chiedeva se il papa è cattolico («Is the pope catholic?»).

 

MANIFESTI CONTRO PAPA BERGOGLIO A ROMAMANIFESTI CONTRO PAPA BERGOGLIO A ROMA

E un'altra dello Spectator lo rappresentava su una ruspa demolitrice col titolo: «Pope vs Church» (il Papa contro la Chiesa). Coglievano un sentire diffuso. In effetti a quattro anni esatti dalla «rinuncia» di Benedetto XVI e dall'irrompere di Bergoglio, la situazione della Chiesa cattolica si è fatta esplosiva, forse davvero al limite di uno scisma, più catastrofico di quello del tempo di Lutero (che peraltro oggi viene riabilitato nella chiesa bergogliana).

La confusione è enorme anche perché si susseguono le picconate pure dei suoi stretti collaboratori.

 

bergoglio con madre desaparecidasbergoglio con madre desaparecidas

Nei giorni scorsi ha suscitato sconcerto il nuovo Generale dei gesuiti (voluto da Bergoglio) per quello che ha detto sul Vangelo e su Gesù. Come pure il nuovo presidente della Pontificia Accademia per la vita, nominato dallo stesso Bergoglio, che ha fatto l'esaltazione incondizionata di Marco Pannella arrivando ad affermare: «Io mi auguro che lo spirito di Marco ci aiuti a vivere in quella stessa direzione».

 

Nella Chiesa sta accadendo di tutto. I massimi esponenti dell'ideologia laicista sulla vita sono invitati con tutti gli onori al simposio vaticano, i cardinali che chiedono al papa di chiarire o correggere i punti erronei dell'Amoris laetitia vengono trattati malamente. Poi stanno per istituire le «donne diacono» e potrebbe addirittura venir manomessa la liturgia per andare verso una «messa ecumenica» con i protestanti che segnerebbe il punto di non ritorno.

PAPA BERGOGLIO E FESTINGPAPA BERGOGLIO E FESTING

 

Giorni fa una vescova protestante del nord Europa - con l'intenzione di fargli un complimento - ha dichiarato che Bergoglio le sembra sempre di più un criptoprotestante («verklappter protestant»). Molti fedeli cattolici hanno proprio il timore che sia vero.

 

Per questo gran parte dei cardinali che lo votarono è fortemente preoccupata e il partito curiale che organizzò la sua elezione e che lo ha affiancato fin qui, senza mai dissociarsi, sta coltivando l'idea (a mio avviso velleitaria) di una «moral suasion» per convincerlo alla pensione. Avrebbero già il nome di colui che dovrebbe rimpiazzarlo per «ricucire» la Chiesa in frantumi.

 

SOCCI BERGOGLIOSOCCI BERGOGLIO

IL PROGETTO AMERICANO

Ma per capire meglio quello che sta accadendo, è necessario ricostruire com'è che la Chiesa è finita in questa situazione, forse la più grave dei suoi 2000 anni di storia. Bisogna partire dal contesto geopolitico degli anni Novanta, quando gli Stati Uniti, ritenendo di essere rimasta l'unica grande potenza mondiale, cominciarono a elaborare il progetto di un mondo unipolare «per un nuovo secolo americano». Fukujama annunciò «la fine della storia» cioè un pianeta totalmente americanizzato.

 

papa bergoglio ad amatrice 7papa bergoglio ad amatrice 7

Una follia, l'ultima utopia ideologica del Novecento. Il presupposto era che - spazzato via il blocco sovietico - la Russia democratica, prostrata e umiliata da un' americanizzazione selvaggia sotto Eltsin, non riuscisse mai più a risollevarsi, restando una depressa provincia dell' impero.

 

Poi è arrivata la grande crisi del 2007-2008, mentre in Russia un nuovo leader, Vladimir Putin, ha riportato il più vasto Paese del mondo a ritrovare la sua identità spirituale, una vera indipendenza nazionale (anche economica) e un ruolo internazionale. Così, dal 2010 al 2016 l'amministrazione Obama/Clinton (con annesso sistema di potere globale) ha sviluppato una pesante strategia planetaria che mirava a isolare la nuova Russia di Putin e neutralizzarla.

papa francesco bergoglio e il cardinale parolinpapa francesco bergoglio e il cardinale parolin

 

I due pilastri geopolitici dell'impero Obama/Clinton erano - in Europa - il fedele vassallo tedesco guidato dalla Merkel; nell'area mediorentale l'Arabia Saudita. Dovendo anzitutto spazzar via la presenza russa nel Mediterraneo e in Medio Oriente, gli Usa si sono schierati per l'eliminazione dei due regimi di quest'area alleati della Russia, cioè Libia e Siria guidati da Gheddafi e Assad.

 

OBAMA E GLI ARABI

L'idea americana prevedeva di lasciare questa regione sotto l'egemonia dell' Arabia Saudita, ma è anche strana la sottovalutazione obamiana del rischio rappresentato dai Fratelli musulmani protagonisti delle cosiddette «primavere arabe». Anche in Europa assistiamo ad altri sommovimenti.

 

papa bergoglio cade a czestochowapapa bergoglio cade a czestochowa

Nel 2011 il governo italiano guidato da Berlusconi si trova isolato nella Ue franco-tedesca di Merkel e Sarkozy, quindi finisce sotto attacco attraverso il cosiddetto spread ed è costretto alle dimissioni (peraltro Berlusconi a quel tempo era l'unico capo di governo europeo con cui Putin avesse un rapporto di amicizia).

 

Poi assistiamo alla destabilizzazione diretta dell'area russa con l'incendio dell' Ucraina che fornisce alla Nato il pretesto per portare tutta l' Europa dell' Est, fino ai confini russi, sotto il suo protettorato. Addirittura iniziano pericolose manovre militari al confine che creano un clima da guerra fredda. Già da tempo del resto i media occidentali sono pesantemente all' attacco di Putin, una criminalizzazione curiosa, considerato quello che gli americani - con le loro «guerre umanitarie» - stavano facendo.

papa bergoglio accarezza la tigre   papa bergoglio accarezza la tigre

 

Nel frattempo Obama - col secondo discorso d' insediamento - ha lanciato anche un' offensiva ideologica che mira a imporre al mondo una nuova antropologia liberal, cioè relativista (nozze gay, gender ecc). È un progetto globale che tenta di de-costruire (oltre alle identità sessuali) le identità nazionali, culturali e religiose anche attraverso il fenomeno migratorio. Lo stesso segretario generale dell' Onu Ban Ki-moon esalta le migrazioni come nuova frontiere del progresso a cui nessuno deve opporsi. Il fenomeno esplode: dal 2010 al 2016 c' è un vertiginoso aumento delle masse di migranti che si riversano in Europa, anzitutto tramite Italia e Grecia.

 

imam di al azhar e papa bergoglio    imam di al azhar e papa bergoglio

INDAGINE NEGLI USA

Nel frattempo cosa accade nella Chiesa? Dal 2010 si assiste a una pesantissima pressione, interna ed esterna, contro il pontificato di Benedetto XVI che, nel febbraio 2013, «rinuncia». Nei giorni scorsi alcuni intellettuali cattolici americani hanno chiesto pubblicamente a Trump di aprire un'indagine per appurare - considerati alcuni documenti usciti da Wikileaks - se vi siano state, fra 2012 e 2013, interferenze americane per un «cambio di regime» in Vaticano.

PAPA BERGOGLIO CON IL PAPPAGALLOPAPA BERGOGLIO CON IL PAPPAGALLO

 

Ma stiamo ai fatti pubblici. Nel 2013 viene eletto papa Bergoglio che accantona il magistero dei papi precedenti, troppo ostico per l'ideologia dominante (niente più principi non negoziabili, né radici cristiane dell'Europa, né confronto virile con l'Islam come il discorso di Ratisbona).

 

Bergoglio aderisce all' Agenda Obama: viva l'emigrazione di massa, abbraccio con l' Islam ed ecologismo catastrofista. Ma aderisce pure all'Agenda tedesca che va verso una protestantizzazione della Chiesa Cattolica. In effetti due sono i «partiti» che lo hanno eletto: quello progressista guidato dai cardinali tedeschi (che si rifaceva al cardinal Martini e al gruppo di San Gallo) e il «partito della Curia» che ha mal sopportato Benedetto XVI e vuole riprendere il controllo della Chiesa.

papa francesco strattonato in messico  4papa francesco strattonato in messico 4

 

È quest'ultimo, che ha sostenuto tutto il pontificato di Bergoglio, quello che oggi punta a portare al papato l'attuale segretario di stato Pietro Parolin. La motivazione addotta è «per ricucire» la Chiesa e scongiurare una tragica spaccatura. C'è sicuramente una seria preoccupazione per la confusione e lo sbandamento di oggi. Ma molti ritengono che la bussola di questo partito sia sempre il potere ecclesiastico, che oggi è limitato dalla «curia parallela» creata a Santa Marta.

 

papa bergoglio apre la porta santapapa bergoglio apre la porta santa

Confidano nel fatto che lo stesso Bergoglio ha parlato in passato di sue possibili dimissioni e, nel 2015, disse: «Tutti i servizi nella Chiesa è conveniente che abbiano una scadenza, non ci sono leader a vita nella Chiesa. Questo avviene in alcuni Paesi dove esiste la dittatura». Dunque dimissioni? Probabilmente s' illudono.

papa comunista  12papa comunista 12papa comunista  11papa comunista 11copertina newsweek con papa francesco bergogliocopertina newsweek con papa francesco bergogliobergoglio fidel castro 1bergoglio fidel castro 1

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO