alice bros arianna macri'

AGENTE COME NOI – VENEZIA, BRESCIA, GENOVA: ECCO COME IL NUCLEO SPECIALE DELLO “SCO” PROVA A INCASTRARE I PUSHER IN TUTTA ITALIA – ARIANNA MACRI’, LA 25ENNE MORTA A VITTORIO VENETO, È SOLO L’ULTIMA DI UNA LUNGA SERIE NEL NORD EST – IN UN ANNO ARRESTATE 320 PERSONE. LE REGOLE SONO POCHE MA RIGIDE: I “RAGAZZI” NON DEVONO MAI OPERARE NELLA PROPRIA CITTÀ E DEVONO SEMBRARE DAVVERO TOSSICI…

arianna macri' era alla sua prima dose - la 25enne morta in veneto non si era mai drogata e...

Michela Nicolussi Moro per il "Corriere della Sera" arianna macri' 5 L' ha uccisa l' azzardo del suo primo incontro con la droga. Per gli inquirenti potrebbe essere stata un' overdose indotta da un tipo di stupefacente a base alcaloide (ma non eroina

 

strage nel nord-est: 20 giovani morti tra udine e mestre per colpa dell'eroina gialla, ecco cos'e'..

Da www.ilmessaggero.it alice, 16enne morta per colpa dell'eroina gialla 1 Eroina "gialla" al centro delle indagini per la morte per overdose di quasi 20 giovani fra Udine e Mestre come quella - si ipotizza - di Alice, 16 anni, studentessa friulana. Ma

 

DROGA KILLER, 320 PUSHER IN CELLA «NOI, AGENTI SOTTO COPERTURA»

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

L' operazione che li rende più orgogliosi è quella di Venezia. Sette mesi per stanare gli spacciatori che avevano provocato la morte di undici persone con eroina tagliata male. Sette mesi per far finire in carcere la banda di nigeriani che aveva avvelenato il mercato.

arianna macri' 5

 

Ma poi ci sono state Brescia e Genova con gli arresti al parco Gallo e nei Caruggi, la retata di Gallipoli e gli interventi alla Fortezza da Basso di Firenze. E ancora centinaia di persone catturate in tutta Italia - da Perugia a Cagliari, da Lucca a Macerata - bande sgominate, quartieri ripuliti.

Il prossimo obiettivo sono le scuole, i luoghi dove gli studenti si fermano per comprare la dose prima di entrare o subito dopo le lezioni. Ma anche le discoteche.

 

In azione ci saranno ancora loro, gli agenti sotto copertura. Poliziotti dello Sco, il servizio centrale operativo guidato da Alessandro Giuliano, che compongono un nucleo speciale e lavorano con i colleghi delle squadre mobili di tutta Italia. In tutto dieci persone - nove uomini e una donna - che per la prima volta hanno applicato contro i pusher la strategia finora utilizzata per combattere i grandi traffici illeciti, dagli stupefacenti alle armi, il terrorismo e la criminalità organizzata.

E hanno ottenuto risultati mai raggiunti prima contro chi vende al «dettaglio» e troppo spesso riesce a tornare subito libero.

 

alice bros, 16enne morta per colpa dell'eroina gialla

Le regole sono poche, ma rigide. Al comando della squadra c' è il vicequestore Andrea Olivadese. Ha 41, non è sposato e non ha figli. Lavora da anni nell' antidroga e dall' inizio del 2018 coordina anche la squadra degli undercover . I «ragazzi», come li chiama lui «non devono mai operare nella propria città perché potrebbero essere riconosciuti, devono essere formati e addestrati a sembrare davvero tossicodipendenti in cerca di una dose».

 

arianna macri' 4

A Cagliari e a Gallipoli «si sono preparati alcune settimane prima, studiando la clientela media e riuscendo a infiltrarsi tra i turisti e alla fine sono riusciti a ottenere la fiducia degli spacciatori». Altrove la strategia è sempre uguale nella fase preparatoria «con l' analisi dei "target" e la scelta degli agenti che devono frequentare lo stesso posto per settimane». Quando si individuano le modalità con cui agiscono gli spacciatori, si pianifica l' operazione.

 

eroina gialla

E dunque se la zona è frequentata da giovani oppure bisogna stanare chi vende pasticche di ecstasy o anfetamine si scelgono gli agenti appena arruolati, se invece si deve comprare cocaina si punta su un infiltrato di 40 anni, ben vestito e con maggiore disponibilità di soldi. La scelta di affidarsi alle operazioni «sotto copertura» è stata concordata con il prefetto Vittorio Rizzi, che comanda l' Anticrimine, e naturalmente con il capo della polizia Franco Gabrielli. L' obiettivo era quello di liberare le «piazze di spaccio», ma gli strumenti giudiziari avevano mostrato numerosi punti deboli.

 

eroina gialla 3

Olivadese lo spiega bene: «Chi vende al dettaglio può essere catturato, ma troppo spesso si tratta di arresti occasionali perché la condotta singola è considerata di "lieve entità", quindi così è impossibile neutralizzare il gruppo criminale. Difficile anche agire con il metodo tradizionale delle intercettazioni, soprattutto perché i pusher non utilizzano i telefonini per soddisfare le richieste dei tossici se non in casi estremi».

 

alice bros, 16enne morta per colpa dell'eroina gialla 1

Ecco perché si è deciso di chiedere alla magistratura l' ok a infiltrare gli acquirenti, anziché i gruppi criminali. In questo modo sono stati documentati in ogni città decine di scambi tra droga e soldi, ma ogni volta si è deciso di "ritardare" l' arresto in modo da avere maggiori elementi di accusa.

Soltanto dopo che lo stesso pusher ha effettuato almeno cinque cessioni - spesso molte di più - si è deciso di far scattare le manette in modo da avere un «quadro definitivo da sottoporre al giudice e soprattutto elementi forti per disarticolare il gruppo e non il singolo spacciatore».

pusher pesa cocaina nella bilancia del supermercato

 

Una tecnica investigativa che ha anche il pregio di non destare sospetti tra i criminali come invece accade quando si organizzano le ronde o i controlli e difficilmente si riesce a sequestrare la droga. Olivadese lo conferma: «I pusher in questo modo non si accorgono di nulla durante le indagini e quindi non tenderanno ad assumere un atteggiamento più prudente».

 

SPACCIATORI

Il bilancio del primo anno - con 320 persone finite in carcere su 347 richieste e ben 15 operazioni eseguite - ha convinto i vertici della polizia di essere sulla strada giusta. E adesso la priorità diventano le scuole, ma non solo. Gli agenti «sotto copertura» hanno già svolto operazioni vicino ai licei dove i pusher si appostano alla ricerca di nuovi clienti, anche tra i giovanissimi.

 

Hashish, marijuana, pasticche e pure eroina o cocaina: «Con 20, 30 euro un ragazzo è a posto per la serata, è su questo che adesso siamo concentrati». E dunque si va davanti agli istituti, ma ci si mimetizza anche tra i clienti delle discoteche. Perché è lì che ci si sballa e sempre più spesso si rischia la morte.

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