SE QUESTO E’ UN UOMO - ARRESTATO A ROMA UN TRENTENNE CHE DA ANNI INFIERIVA SULLA COMPAGNA CON VIOLENZE, VESSAZIONI, MOZZICONI SPENTI SULLA PELLE - E POI CALCI, PUGNI, COLPI CON UN CASCO DA MOTO, MINACCE DI MORTE E L’INCISIONE DEL PROPRIO NOME CON UNA LAMETTA SUL BRACCIO DELLA POVERA DISGRAZIATA
Elena Panarella per “il Messaggero”
ROMA - UN UOMO TORTURAVA LA COMPAGNA INCIDENDO IL SUO NOME SUL CORPO CON UNA LAMETTA
Violenze, vessazioni, addirittura mozziconi spenti sulla pelle. Calci, pugni, schiaffi, ma anche minacce di morte e un marchio indelebile sulla pelle: una incisione del proprio nome con una lametta sul corpo della moglie. È finito così l' incubo di una donna grazie all' intervento dei carabinieri della stazione di Tor Bella Monaca che hanno dato esecuzione ad un' ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura, arrestando il marito, 30 anni, romano.
LE INDAGINI
Sotto l' effetto della cocaina per anni avrebbe maltrattato la moglie davanti ai figli piccoli, rendendo un incubo la loro convivenza e provocandole un continuo stato d' ansia.
LE VIOLENZE
La storia di stalking subita dalla donna ha avuto il suo epilogo, quando nel corso di uno degli ennesimi episodi di vessazioni e violenze da parte del suo compagno è stata addirittura colpita ripetutamente al capo con un casco da motociclista e poi presa a calci e pugni, provocandole lesioni ed ecchimosi all' occhio. Non contento le ha persino tagliato i capelli con un coltello da cucina.
Lo scorso luglio, ha buttato giù la moglie dal letto nel corso della notte, costringendola ad uscire di casa per comprargli una dose di cocaina, minacciandola di morte. Una condotta che ha costretto la donna stremata a chiamare l' ambulanza fingendo di sentirsi male.
In quell' occasione era evaso dai domiciliari dove si trovava ristretto per reati contro il patrimonio, per raggiungere la moglie al pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata, minacciandola nuovamente di morte e una volta rientrati a casa l' ha sfregiata con una lametta sul braccio, incidendole, per esteso, il suo nome. Ma le violenze sono proseguite nei mesi.
LE FRATTURE
A novembre, sempre in forte stato di alterazione, l' ha picchiata più volte provocandole ecchimosi e tumefazioni su tutto il volto, fratturandole un polso e provocandogli un taglio all' altezza dell' orecchio sinistro. Lo scorso marzo, invece, l' ha costretta ad uscire di casa, benché anche lei in quel periodo fosse detenuta agli arresti domiciliari, per procurarsi denaro per l' acquisto di sostanza stupefacente e, non vedendola tornare le ha telefonato minacciandola nuovamente, una volta rientrata, ha cercato di strangolarla, facendole perdere i sensi.
Le violenze nei confronti della moglie, sono state messe in atto dall' uomo anche in presenza dei figli minori della coppia. Tutti questi elementi raccolti dai carabinieri hanno portato all' emissione dell' ordinanza di custodia cautelare che hanno fatto spalancare le porte del carcere di Regina Coeli per il marito violento.