siria - assad prigione con forni crematori

“ASSAD USA I FORNI CREMATORI” - IL DIPARTIMENTO DI STATO USA TIRA FUORI LE IMMAGINI DEI PRESUNTI CAMPI IN CUI IL REGIME SIRIANO UCCIDE E BRUCIA I CADAVERI DEGLI OPPOSITORI - SI TRATTA DELLA PRIGIONE DI SAYDNAYA DA CUI USCIREBBERO 50 CORPI AL GIORNO - LE ACCUSE AMERICANE AL “PROTETTORE” PUTIN

ASSAD PUTINASSAD PUTIN

Alberto Flores d’Arcais per “la Repubblica”

 

Un forno crematorio per disfarsi dei corpi dei detenuti uccisi dopo orrende torture. Il dittatore siriano Bashar al Assad ha aggiunto un altro spaventoso tassello alle sue poco edificanti imprese da criminale di guerra. Non bastano le armi chimiche contro bambini e civili innocenti, non bastano le stragi di chi fugge dalle violenze della guerra civile (come ad Aleppo), adesso (e chissà da quanto) ci sono anche i metodi in puro stile nazista.

 

La terribile accusa non arriva dalla propaganda dello Stato Islamico ma dal Dipartimento di Stato Usa, con tanto di documenti e immagini che dovrebbero far riflettere i tanti che sostengono (o giustificano) il regime di Damasco in chiave anti Isis.

SIRIA - PRIGIONE CON FORNI CREMATORI  SIRIA - PRIGIONE CON FORNI CREMATORI

 

Quanto succede nella prigione di Saydnaya - pochi chilometri dalla capitale della Siria e dai palazzi del satrapo che guida i macellai "lealisti" - non ha nulla a che vedere con la guerra. Da quelle celle inaccessibili (ognuna stipata con decine di detenuti, anche settanta nella stessa) ogni giorno escono cinquanta cadaveri - detenuti in carcere senza processo, torturati e uccisi per poco o nulla - che vengono poi bruciati per far sparire ogni traccia.

 

Le parole di Stuart Jones, responsabile per il Medio Oriente del Dipartimento di Stato, e i documenti presentati ai media sono inequivocabili. Le foto satellitari mostrano il carcere, un edificio diviso su due piani, in uno la prigione vera e propria ("il carcere principale", lo ha definito Jones, nell' altro il "presumibile" forno crematorio: «Anche se numerose atrocità del regime sono ben documentate, pensiamo che la costruzione di un forno crematorio sia un tentativo di nascondere l' estensione degli omicidi di massa perpetrati a Saydnaya».

LE ACCUSE USA A ASSAD SULL USO DEI FORNI CREMATORILE ACCUSE USA A ASSAD SULL USO DEI FORNI CREMATORI

 

Le informazioni diffuse ieri a Washington fanno parte di un nuovo dossier che contiene anche altre immagini che documentano il livello di violenza e devastazione in Siria, un dossier realizzato raccogliendo informazioni da varie fonti (intelligence in primo luogo, militari che hanno abbandonato Assad, ong, media).

 

Nelle foto satellitari (datate aprile 2017, aprile 2016, gennaio 2015 e agosto 2013) ci sono precise immagini - come quella che che reca la didascalia «neve sciolta su una parte del tetto» che dimostrerebbe l'esistenza di un un vero e proprio «forno crematorio installato dal regime siriano».

 

SIRIA - PRIGIONE CON FORNI CREMATORI SIRIA - PRIGIONE CON FORNI CREMATORI

Jones non ha risparmiato accuse anche alla Russia (Putin è da tempo il vero 'padrone' della Siria) che «ha aiutato o passivamente guardato dall' altra parte mentre il regime siriano portava avanti le sue atrocità». Per il Dipartimento di Stato Assad ha raggiunto «nuovi livelli di depravazione mai visti» e sbaglia chi nella cancellerie mondiali si compiace di piccoli accordi o momentanei cessate-il-fuoco: «Vi sono molte ragioni per restare scettici».

 

Le accuse degli Stati Uniti arrivano a pochi giorni dalla visita a Washington del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, che era stato ricevuto alla Casa Bianca da Donald Trump. Che ieri attraverso il portavoce Sean Spicer ha dichiarato: «La Siria non sarà sicura e stabile funo a quando ci sarà Assad al potere».

SIRIANI IN FUGA DALLA GUERRA SIRIANI IN FUGA DALLA GUERRA

 

La portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert, ha ricordato come anche il capo della diplomazia Rex Tillerson sia stato «fermo e chiaro» nel suo recente incontro con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, sostenendo che Mosca «deve usare il suo potere per tenere a bada il regime di Assad».

 

Un recente rapporto di Amnesty International ha definito Sednaya un "macello umano", dove migliaia di siriani sono stati «rapiti, detenuti e sterminati », una sistematica «politica di sterminio», che viene usata quotidianamente con l' uccisione «tramite impiccagione» di circa 13mila persone detenute nel carcere in soli cinque anni (tra il 2011 e il 2015). Secondo il rapporto di Amnesty la maggior parte delle persone uccise per impiccagione e poi cremate nella notte erano civili la cui unica colpa era quella di opporsi al regime russo-siriano di Assad.

SIRIANI IN FUGA DALLA GUERRASIRIANI IN FUGA DALLA GUERRASIRIA - PRIGIONE CON FORNI CREMATORISIRIA - PRIGIONE CON FORNI CREMATORI

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)