diabolik murales

''ATTENTO FABRIZIO, COSÌ ESAGERI'' - UNA PISTA DELL'OMICIDIO DI ''DIABOLIK'' PORTA AI RIVALI NEL TRAFFICO DI DROGA: PISCITELLI AVEVA ABBASSATO TROPPO IL PREZZO DELLA COCA, MANGIANDOSI UNA BELLA FETTA DI MERCATO. IN UN COLLOQUIO INTERCETTATO, I PEZZI GROSSI DELLA BANDA SI LAMENTAVANO DEL SUO MODO SFACCIATO DI ESIBIRE LA FORZA. SI SENTIVA TROPPO SICURO DI SÉ, ED ERA DIVENUTO IMPRUDENTE

 

Giuseppe Scarpa per ''Il Messaggero''

 

fabrizio piscitelli foto mezzelani gmt003

Era diventato un boss. Il nome di Diabolik, al secolo Fabrizio Piscitelli, negli ambienti della mala romana destava terrore. Tuttavia il capo ultras degli Irriducibili non aveva capito che esibire in modo sfacciato la forza era un segno di debolezza. A criticare questo comportamento erano stati il socio in affari del Diablo, Fabrizio Fabietti e Aniello Marotta, altro pezzo grosso della banda, in un colloquio intercettato dagli inquirenti.

 

Una conversazione che gli stessi investigatori nell'ordinanza definiscono «profetica, considerate le circostanze dell'omicidio di Diabolik, un'esecuzione; è importante perché comprova come il Piscitelli - si legge nell'ordinanza - per la crescita del suo prestigio criminale si sentiva troppo sicuro di sé, ed era divenuto imprudente».

 

L'AMMAZZANO

Ecco allora cosa si dicono Fabietti e Marotta il 13 maggio 2018, quasi un anno e mezzo prima dell'assassinio di Diabolik: il greco Mirashi Anxhelos «fra tre giorni vuole andare da Fabrizio (Piscitelli, ndr), ci vuole dare tutto quanto», sottolinea Fabietti, che poi prosegue rammaricandosi per l'atteggiamento incosciente tenuto da Diabolik. «Fabrizio certo gli ha fatto capire che siamo stati noi (a farlo picchiare, ndr) ha fatto un macello io gli dico vai sul vago, gli ha fatto mezzo capire che siamo stati noi».

diabolik

 

 In pratica Fabietti e Piscitelli, per convincere, Anxhelos a saldare un debito da 160 mila euro avevano organizzato una spedizione. Una lezione che doveva però rimanere anonima. Diabolik, però, aveva fatto capire ad Anxhelos chi aveva organizzato il suo pestaggio: ovvero lui con il socio. Un azzardo che avrebbe potuto portare a delle rappresaglie. Così, infatti, replica Marotta a Fabietti: «Piscitelli (...) pensa che non ci può essere un matto che prende e gli tira una sventagliata sul portone, non lo capisce». La conversazione si chiude così.

fabrizio fabietti

 

Gli investigatori, nelle pagine precedenti, riassumono con dovizia di particolari la lezione inflitta al greco. Non un tipo qualunque. Uno che aveva resistito alle richieste di restituzione di soldi da parte di Fabietti con il quale aveva condiviso anche una detenzione. Anxhelos, inoltre, è finito indagato in Perù, pochi mesi fa, perché a San Martín de Porres era stato fermato insieme a due italiani con tre camper che contenevano 291 chili di cocaina.

 

Inoltre, ad indicare alla batteria di picchiatori di Diabolik e Fabietti, dove individuare il greco, era stato Leandro Bennato: «La localizzazione era avvenuta grazie all'aiuto di un amico dello stesso, identificato in Bennato Leandro», si legge nell'ordinanza. Bennato, giovedì 14 novembre, è stato gambizzato in via di Boccea a Roma.

 

IL PESTAGGIO

Ad ogni modo il 2 aprile 2018 Fabietti ordinava questo al pugile Kevin di Napoli : «Ti devi portare altri due che menano forte, per sfondarlo (ad Anxhelos) lo dobbiamo mandare all'ospedale poi andiamo a chiedergli» i soldi. Poche ore dopo la spedizione, la batteria di picchiatori, rientra da Fabietti e gli rappresenta il pestaggio: «Gli ha infilato un dito in bocca - spiega Ban Maatoug - gli ha bucato dall'altra parte». Aggiunge Marotta: «Kevin me l'ha girato cosi bammm, ha strillato finché non ha preso le ultime tranvate».

fabrizio piscitelli foto mezzelani gmt004

 

Infine nella carte viene citato un altro episodio. La bomba piazzata di fronte alla sede degli Irriducibili in via Amulio a Roma il 6 maggio. Diabolik pubblicamente afferma che si tratta di un' aggressione di matrice politica, vista la collocazione a destra degli ultras. In realtà, scrivono gli investigatori, il messaggio è rivolto «alla mala romana, nel senso che il (suo) gruppo era armato e pronto a raccogliere la sfida». «Con una certa spregiudicatezza», si legge nelle carte. Due mesi dopo Diabolik viene freddato con un colpo alla nuca.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...