scuolabus 1

A SCUOLA DI PRONTO INTERVENTO - UN AUTISTA DEL PULMINO CHE PORTA GLI ALUNNI IN CLASSE A PADOVA HA AVUTO UN MALORE MA È STATO SALVATO ANCHE GRAZIE AL SOCCORSO DI UN 13ENNE A BORDO - IL RAGAZZO HA MESSO AL SICURO TUTTI APRENDO LE PORTE E CHIEDENDO AIUTO, TANTO DA MERITARSI I COMPLIMENTI DEL GOVERNATORE VENETO ZAIA - L’UOMO È SVENUTO, PARE PER UNA VERTEBRA ROTTA, E SI È RISVEGLIATO IN OSPEDALE: SE LA DISAVVENTURA FOSSE CAPITATA DURANTE IL TRASPORTO DEI BAMBINI PIÙ PICCOLI...

Marianna Peluso per www.corriere.it

 

scuolabus 2

Ha aiutato i suoi compagni a scendere dal pulmino ed è corso a cercare aiuto per salvare l’autista dello scuolabus. È durato una manciata di secondi il gesto di un ragazzino di 13 anni di Campo San Martino, in provincia di Padova, che però si sono rivelati decisivi per trasformare una situazione di pericolo in una storia a lieto fine.

 

scuolabus 5

Paura e prontezza

A raccontare la vicenda è stato Fabio Zotti, nonno del ragazzino, che ha scritto un’email al presidente Luca Zaia per informarlo del gesto eroico del suo nipotino: «Sabato 11 dicembre un pulmino stava riportando a casa alcuni ragazzi delle medie Marconi di Marsango (Padova) – si legge nell’email che Fabio Zotti ha pubblicato in un post nel gruppo “Sei di Vigodarzene se...” - Arrivati a Campo san Martino, l’autista si è accostato al ciglio della strada emettendo urla perché accusava forti dolori al petto.

 

scuolabus 4

Fra tutti, mio nipote si è avvicinato all’autista e, capendo la gravità della cosa, ha aperto la porta del pulmino, ha fatto scendere tutti i ragazzi e si è rivolto ad una famiglia vicino dicendo di chiamare un’ambulanza che è intervenuta in breve tempo portando immediatamente l’autista al pronto soccorso con sospetto attacco cardiaco».

 

Salvato anche il fratello

Un comportamento esemplare, risultato da un mix di istinto, riflessi pronti, problem solving e sangue freddo. Grazie alla capacità di reazione di un ragazzino di 13 anni, l’autista ha ricevuto i soccorsi il prima possibile e i sei piccoli passeggeri (tra cui il fratello del protagonista di questa vicenda) si sono potuti allontanare dal mezzo in attesa di riabbracciare i genitori.

 

scuolabus 1

«La fortuna è stata – aggiunge il padre del ragazzo – che il pulmino si fermasse a 600 metri dalla casa di una famiglia di nostri amici, anche loro con figli coetanei ai nostri. Mio figlio è andato dritto a chiedere aiuto a loro, in modo che venisse chiamato immediatamente il 118. Non so ora come stia l’autista, spero che ora stia bene e che sia fuori pericolo».

 

Nel ricordare quanto accaduto una settimana fa, sale un brivido. «Quando siamo andati a prenderli, i ragazzini erano tutti scossi – continua Michele Zotti -. Fortunatamente è andato tutto bene».

 

Bravi tutti i ragazzi

Invece, riguardo alla divulgazione del gesto da parte del nonno, il signor Zotti ci tiene a ridimensionare l’accaduto: «Capisco l’orgoglio del nonno, ma non è stato bravo solo mio figlio, sono stati tutti bravissimi a non agitarsi e a comportarsi in modo diligente».

 

la lettera di complimenti di luca zaia

Intanto, al nonno del piccolo eroe, è arrivata la risposta del presidente Zaia, che ha voluto dare il giusto merito alla prontezza del ragazzino di terza media. «Preg.mo Sig. Zotti, esprimo un sincero plauso per l’encomiabile gesto compiuto da suo nipote – si legge nella lettera intestata giunta regionale, inviata il 16 dicembre -.

 

Auspico che il coraggio e la determinazione dimostrati da un ragazzo di quattordici anni siano di esempio, non solo per i suoi pari, ma anche per noi adulti nell’affrontare inaspettate situazioni emergenziali. La prego, quindi, di esprimere a suo nipote la mia gratitudine per quanto, grazie alla sua prontezza di spirito, ha saputo compiere. Colgo, inoltre, l’occasione per augurare a lei e alla sua famiglia un sereno Natale».

 

scuolabus 3

L’autista all’ospedale con una vertebra rotta

Intanto, è ancora ricoverato all’ospedale di Padova, l’autista che ha accusato il malore. Da anni si occupa di coprire la tratta scuola-casa sia per gli alunni delle scuole primarie del territorio padovano, che per gli alunni della scuola secondaria.

 

A causare il malore sembra sia stata la rottura di una vertebra ma sono in fase di accertamento le dinamiche: l’autista avrebbe sentito un dolore che si propagava e ha fatto giusto in tempo ad accostare prima di perdere i sensi. Quando si è risvegliato, alle ore 16, non sapeva ancora di trovarsi in ospedale.

 

«Fortunatamente non è successo nel turno precedente, mentre accompagnava gli alunni della scuola elementare – commenta Maurizio Castellan, uno dei soci della ditta di trasporti - perché per i bambini piccoli sarebbe stato impossibile intervenire». Quando uscirà dall’ospedale, dovrà tenere il busto per tre mesi e fare tanta riabilitazione.

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…