finti autovelox

AUTO-VELOX? AUTO-MALOX! – OGNI ANNO GLI ITALIANI REGALANO AI COMUNI 400 MILIONI DI EURO IN MULTE PER ECCESSO DI VELOCITÀ. FANNO 35 EURO A TESTA: CI SONO COMUNI CHE FANNO CASSA FACILE, COME MELPIGNANO, CHE SOTTRAE AGLI AUTOMOBILISTI 5 MILIONI DI EURO, E ALTRI CHE INVECE NON INCASSANO UN CAZZO. TIPO NAPOLI, CHE HA INCASSATO DAGLI AUTOVELOX SOLO 27MILA EURO. O BARI, PERUGIA, CATANZARO E CAMPOBASSO, DOVE NESSUNO HA PAGATO (SONO BRAVI LORO O COJONI AL MUNICIPIO?)

Claudio Laugeri per “La Stampa”

 

ragazzo si traveste da autovelox bologna

Tredicesima e quattordicesima bruciate. Al semaforo. O saettando davanti a un autovelox. C’è chi si diverte così a Melpignano, terra della Grecia Salentina dove ogni anno ad agosto risuonano le note del concerto finale della «Notte della Taranta».

 

Almeno, così pare leggendo i dati sui soldi incassati dai vari Comuni d’Italia per le infrazioni al codice della strada, pubblicati dal ministero dell’Interno. È il risultato della battaglia combattuta da Simone Baldelli, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, che puntava anche a rendere trasparente l’utilizzo di quei denari pubblici.

 

autovelox

Battaglia vinta: entro il 31 maggio di ogni anno, le amministrazioni locali dovranno consegnare i rendiconti al governo. Trasparenza è fatta. Per il 2021, il «tesoretto» è di 400 milioni di euro. Trentacinque euro per ogni cittadino italiano.

 

E così, dagli elenchi spunta la curiosità di questo paesino in provincia di Lecce: 2 mila e 135 abitanti, 5 milioni di euro incassati in un anno soltanto con autovelox e affini. Calcolatrice alla mano, fanno 2 mila e 300 euro a testa, compresi i bambini e i residenti che hanno mai armeggiato con volante e leva del cambio.

 

autovelox

Dati alla mano, verrebbe da pensare che l’unica patente ancora valida sia quella da indisciplinati. Errato. Profondamente. Melpignano è una cittadina turistica, inserita tra i «Borghi autentici d’Italia»: gli insofferenti al codice della strada possono arrivare da qualsiasi parte del Mondo.

 

E poi, la cittadina salentina fa parte dell’Associazione Comuni Virtuosi impegnati «a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei propri territori» anche attraverso «risparmio energetico, nuovi stili di vita e partecipazione attiva dei cittadini». Ma non così attiva da farsi trafiggere dal telelaser (e pagare le multe) per sopperire alle croniche carenze di fondi pubblici.

autovelox

 

Ma la «lista Baldelli» svela altre curiosità. Come il record di Colle Santa Lucia, paesino di 360 abitanti nel Bellunese, ai piedi delle Dolomiti: in un anno, il Comune ha incassato oltre 552 mila euro per infrazioni rilevate dagli autovelox. E anche qui, sono stati i turisti a lasciarci lo zampino.

 

autovelox

Difficile provare stupore per i 102 milioni e 600 mila euro finiti nelle casse del Comune di Milano (13 milioni per i controlli elettronici), o per 94 milioni e 100 mila euro (4,6 per autovelox) «devoluti» da automobilisti e motociclisti all’amministrazione della Capitale, o ancora per i 41 milioni e mezzo (5 per autovelox) incamerati dal Comune di Torino. Quisquilie, direbbe Totò, se paragonate ai quasi 3 milioni di euro incassati in meno di due mesi dal Comune di Genova con le multe nel solo corso Europa, dove l’occhio elettronico ha consentito di falciare 10 mila e 600 punti dalle patenti.

 

autovelox 1

Ma il sopracciglio si alza in segno di sorpresa e ammirazione per i tanto vituperati automobilisti di Napoli, che hanno pagato pegno per soli 27 mila euro (tutte multe elettroniche). E comunque, bando alla facile ironia sulle furberie partenopee. È roba vecchia, chiacchiere d’altri tempi superate dalla realtà.

 

autovelox

E la dimostrazione è nella stessa «lista Baldelli»: difficile sapere se sia per scaltrezza o per virtù, ma nessun guidatore passato da Bari, Perugia, Catanzaro e Campobasso ha pagato pegno ai vigili elettronici. Con tutti questi specialisti di slalom fra le colonnine dell’autovelox, ci sarebbe quasi da proporre una candidatura per le «Olimpiadi della patente». Vince chi torna a casa con tutti i punti.

costume halloween autovelox 2autovelox via appia nuova km 17.600

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…