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LA ‘’PEDO DOLL’’ E’ LA SOLUZIONE PER LA PEDOFILIA? UNA AZIENDA GIAPPONESE PRODUCE “SEX DOLL” FORMATO BAMBINO, IMITAZIONI DI RAGAZZINE ANCHE DI CINQUE ANNI - LA SOLUZIONE DI QUESTA AZIENDA È CORRETTA O NON FA ALTRO CHE RAFFORZARE LE FANTASIE DEI PEDOFILI?
Roc Morin per “The Atlantic”
“Essere un pedofilo è come vivere con una maschera”, dice Shin Takagi in un bar di Tokyo. Per le persone come lui, con impulsi pedofili mai messi in pratica, tutto si basa sull’autocontrollo. Secondo Takagi esiste un’alternativa, perciò ha fondato “Trottla”, una azienda che produce “sex doll” formato bambino, imitazioni di ragazzine anche di cinque anni.
sex doll create per i pedofili
Takagi tenta di conciliare la sua attrazione per i bambini con la convinzione che debbano essere protetti: «Non c’è modo di cambiare il fetish delle persone. Io le aiuto piuttosto ad esprimere i desideri, a non reprimerli». Qualche trattamento per la pedofilia esiste, tipo terapie e castrazione chimica, ma non cambiano l’orientamento sessuale delle persone, lo sopprimono, lo inibiscono.
La soluzione di questa azienda è corretta o non fa altro che rafforzare le fantasie dei pedofili? L’università di Toronto afferma che potrebbero esserci due tipologie di pedofili: quelli che attraverso le bambole gonfiabili minorenni possono placare gli istinti e quelli in cui invece si aggrava il senso di frustrazione.
Takagi è convinto che i suoi prodotti salvino i bambini: «Ricevo lettere dei compratori in cui mi ringraziano perché, grazie alle bambole, hanno evitato di commettere crimini. Si tratta quasi sempre di uomini soli. Inizialmente le acquistano per ragioni sessuali, poi diventano compagne di vita. Le pettinano, le vestono. Anche le donne le comprano, le trattano come figlie o mi chiedono una replica di morti cari».
il giappone produce bambole per pedofili
bambola per pedofili
Tagaki ammette che i materiali sono infiammabili e che i solventi usati per ricreare la pelle sono cancerogeni, hanno effetti tossici su cervello, reni e fegato. I suoi impiegati sono ex militari, indossano maschere e guanti. Le sex doll non hanno nome, solo un codice. hanno una vasta gamma di espressioni, a seconda dei gusti del cliente. L’unico problema è che in Giappone molti sono scintoisti, e credono che ogni cosa abbia un’anima e vada trattata come una forma umana.