UNA VITA PER CRESCERLI E UNO SCHERMO PER RINCOGLIONIRLI – TRE BAMBINI SU QUATTRO SOTTO I NOVE ANNI USANO IL CELLULARE PER CHATTARE, NAVIGARE SUI SOCIAL E VEDERE VIDEO IN RETE – SUPERATI I 10 ANNI IL TELEFONO CE L’HANNO PRATICAMENTE TUTTI (96%) – QUANTI GENITORI MONITORANO QUEL CHE I BIMBI CERCANO E VEDONO SUL WEB? UN TERZO DEI RAGAZZINI DELLE MEDIE NAVIGA GIA' IN TOTALE AUTONOMIA, SENZA CONTROLLO...
Estratto dell’articolo di V.G. per “la Repubblica”
Davanti alla scuola elementare c’è un gruppetto di quattro bimbi, hanno tra i sei e i nove anni, tre di loro hanno lo sguardo basso e tra le mani uno smartphone. Il cellulare per navigare, chattare, condividere foto, guardare video, spiare i social o leggere arriva sempre prima.
Il 75% degli under 9 lo usa abitualmente, talvolta con i genitori accanto che ammettono di concederlo come premio se i figli sono agitati o arrabbiati. Dai dieci anni in su lo hanno praticamente tutti (96%). È la fase in cui mamme e papà raccontano di aver stipulato patti sui tempi, gli orari e i momenti nei quali i bambini possono usarlo con il parental control per limitare app e siti. Un terzo dei ragazzini delle medie, però, naviga già in totale autonomia, lontano dai genitori, ben prima dell’adolescenza.
Eppure quegli stessi genitori dicono che sì, i giovani passano troppo tempo davanti allo smartphone, l’abuso non è una favola per quanto nera: esiste ed è riconosciuto da tutte le generazioni. A cominciare dagli adulti che anzi sostengono pure che ragazzi e ragazzini non sono affatto consapevoli dei danni che l’attaccamento perenne al cellulare provoca loro.
Conseguenze che vanno dall’alienazione alle difficoltà a socializzare, empatizzare ed esprimersi, dalla scarsa autostima all’irascibilità, dalla depressione all’ansia e allo stress.
Questa e altro rivela una ricerca condotta da Swg per Italian Tech, l’hub del gruppo Gedi, e Telefono Azzurro, che sarà presentata oggi alla Camera in occasione dell’Internet Safer Day, la giornata mondiale per la sicurezza in rete. […]