valls barcellona

BARCELLONA IN UNA VALLS DI LACRIME: I TURISTI SCAPPANO A VALENCIA E L’EX PREMIER FRANCESE PENSA DI CANDIDARSI A SINDACO NEL 2019 - GLI SCONTRI DI PIAZZA, LA CRIMINALITÀ E LA SINDACA AMICA DEI CLANDESTINI E IN GUERRA CON 'AIRBNB' ALLONTANANO I VISITATORI (MENO 9% RISPETTO AL 2017)

barcellona

Roberto Pellegrino per il Giornale

 

Due dei suoi soprannomi sono encantadora e bruja, incantatrice e strega. Perché la capitale della Catalogna, la Sydney accogliente e assolata del Mediterraneo, esercita un fascino magico e magnetico sul viaggiatore. Un fascino, però, che negli ultimi cinque anni si è affievolito, soffocato da una gestione politica e finanziaria troppo spensierata.

 

A darle il colpo letale è stata l' asfissiante crisi tra i separatisti e gli unionisti che ha imbrattato di sangue ed escrementi le sue strade, spaventando i turisti (-9% rispetto al 2017 %, fonte il quotidiano El Confidencial), spargendo odio e rancore, dividendo e incattivendo gli animi in ufficio e in famiglia. I volti coperti di sangue, bollettino dei tafferugli tra polizia e indipendentisti, li ha visti il mondo intero. Sabato scorso gli ultimi scontri con arresti e feriti. L' autunno catalano è già bollentissimo.

valls

 

 

Sulla sindaca, Ada Colau, avvocato che fino a sei anni fa insegnava agli sfrattati a riprendersi le case senza troppi complimenti, e sulla sua gestione priva di sicurezza, piovono da mesi le critiche più taglienti. Eletta da una lista cittadina di sinistra, dopo gli attentati islamisti del 17 agosto 2017, ha schivato l' amara polemica con Madrid sulle informative dell' Intelligence spagnola che aveva avvisato Barcellona della priorità di proteggere le Ramblas per l' altissimo rischio terrorismo. La microcriminalità è aumentata (+12%) e gli agenti per le strade diminuiti. Gli scippi rovinano la fiesta ai turisti sulle Ramblas, un plotone di mendicanti ha ripreso il centro, al porto turistico i sans papiel sono tornati in massa a vendere tutto ciò che è contraffatto.

 

barcellona

Anche una nutrita squadra di cinesi ora preferisce i marciapiedi. Poi c' è lo spaccio: per trovare eroina, cocaina e anfetamine si va dai tunisini e algerini se non sono già venuti da voi. Si spaccia in centro, a due passi dalla Pedrera di Antoni Gaudì. Prezzi da cinque euro. Per la marijuana basta rivolgersi direttamente ai bar del Gotico o del Raval. I pakistani oltre a vendere mojitos annacquati e lattine di birra nascoste nei tombini fognari, ora spacciano palline di cocaina e bicarbonato. I turisti scappano e preferiscono Valencia. Decine di teli appesi ai balconi avvisano: «No turistas, si clandestinos».

 

ada colau

La Colau ha dichiarato guerra ad Airbnb. S' invitano i barcellonesi alla delazione, quando sono loro stessi i primi ad affittare in nero le loro case nei periodi di massima richiesta. Si stima una decina di milioni di euro in nero tra maggio e ottobre. Una legge della sindaca ha bloccato fino al 2026 la costruzione degli hotel. Ha persino vietato un albergo fatto da loculi super-tech, tipo alveare, a basso prezzo. Barcellona non incanta più, intanto Manuel Valls, ex premier francese nato in Catalogna, vuole la poltrona di sindaco alle comunali di maggio 2019. Promette di ridare splendore alla bella ammaliatrice caduta in disgrazia.

ada colaubarcellona drogaADA COLAUcatalognaada colau protesta

 

ADA COLAUcatalognacatalognaCATALOGNAcatalognaADA COLAU BARCELLONAada colau protestaada colau

Ultimi Dagoreport

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...