A BARI, IL 59ENNE SALVATORE VASSALLI È STATO ARRESTATO PERCHE' RITENUTO RESPONSABILE DELL’OMICIDIO DI MAURO DI GIACOMO, IL FISIOTERAPISTA UCCISO LO SCORSO DICEMBRE SOTTO LA SUA ABITAZIONE - SECONDO L'ACCUSA, L'OPERAIO VOLEVA VENDICARSI DEL 63ENNE PERCHE' AVREBBE "ROVINATO LA VITA" ALLA FIGLIA, CAUSANDOLE UNA MINIMA INVALIDITÀ AL BRACCIO DOPO ESSERSI PRESENTATA ALLO STUDIO DI DI GIACOMO PER UNA "PARESI OSTETRICA" - VASSALLI È STATO INCASTRATO DA...
Estratto dell'articolò di Nicolò Delvecchio per il "Corriere della Sera"
«Spietato, feroce, risoluto, cattivo». È stato definito così, dal gip che ne ha disposto l’arresto, Salvatore Vassalli, il 59enne operaio di Canosa in carcere da ieri perché ritenuto responsabile dell’omicidio di Mauro Di Giacomo, il fisioterapista ucciso con cinque colpi di pistola la sera del 18 dicembre, a Bari, sotto la sua abitazione.
A scatenare la furia cieca di Vassalli […], secondo l’accusa, sarebbe stato il rancore che l’uomo provava nei confronti del 63enne, ritenuto colpevole di aver «rovinato la vita» di sua figlia con una manovra fisioterapica sbagliata, che ne avrebbe causato una minima invalidità a un braccio.
[…] «Per Vassalli — scrive ancora il gip —, Di Giacomo doveva pagare per aver rovinato la salute della figlia, per averle inferto una serie infinita di sofferenze, per averla resa invalida, per aver costretto la famiglia ad affrontare ingenti spese necessarie per la terapia». Vassalli, incensurato, che aveva un rapporto di «morbosa protezione» nei confronti della figlia, della quale era «letteralmente asservito alle esigenze e ai desideri», è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà: sul caso ha indagato la squadra mobile di Bari.
L’inizio della vicenda tra Di Giacomo e la famiglia Vassalli risale al 2019, quando la figlia dell’indagato, oggi 34enne, si recò nel suo studio per una «paresi ostetrica». Dopo le manipolazioni, però, la giovane continuò ad accusare dolore, e nel 2020 citò il fisioterapista in giudizio (civile) chiedendo un risarcimento di 230mila euro. Lei riteneva di aver subito un’invalidità permanente del 30%, ma una consulenza del tribunale ne ridimensionò il danno nei termini di un’invalidità «del 3-4%». Di Giacomo aveva respinto le accuse, ma la donna affermava di aver subìto un forte malessere, anche psicologico, con conseguenti visite specialistiche. […]
Sarebbe nato così il rancore verso il fisioterapista. L’operaio avrebbe iniziato a studiarne le abitudini (prenotando anche un appuntamento finto nel suo studio, utilizzando il nome di un criminale lucano che conosceva) sin dal febbraio 2023, dieci mesi prima di agire. Avrebbe annotato i posti frequentati, gli orari di uscita e rientro da casa. E poi l’avrebbe ucciso sfruttando le sue abilità con il grilletto: Vassalli detiene regolarmente due armi, quella del delitto non è però stata trovata.
A incastrarlo sono state le telecamere della zona, che hanno immortalato la sua Hyundai i10 fare una manovra azzardata e passare con il rosso poco dopo l’ora dell’omicidio: sfruttando le uniche due cifre della targa visibili, gli inquirenti sono dunque risaliti a Vassalli, la cui presenza in zona è stata accertata dalle celle agganciate dal suo telefono. […]
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