papa bergoglio schiaffeggia la mano di una fedele che lo strattona

BECCATI ‘STO PAPAGNO! - NON SOLO BERGOGLIO, LA STORIA DEI PAPI È PIENA DI EPISODI DI IRA - RONCALLI FU TUTT'ALTRO CHE TENERO NEL GESTIRE LE ACCUSE RIVOLTE A PADRE PIO - GIOVANNI PAOLO I SI INFURIÒ CON MARCINKUS PER LA SPREGIUDICATA AMMINISTRAZIONE DELLA BANCA DEL VENETO - WOJTYLA ALLONTANÒ IN MODO SBRIGATIVO IL CARDINALE ANGELINI CHE IN MONDOVISIONE SI ERA AVVICINATO PER PORGERGLI IL BRACCIO - OGNI VOLTA CHE NELLO STUDIO PRIVATO DI PIO XI SI PRESENTAVA UN SACERDOTE DALLA VOCAZIONE APPANNATA, LA SUA REAZIONE ERA…

PAPA BERGOGLIO SCHIAFFEGGIA LA MANO DI UNA FEDELE CHE LO STRATTONA

G.G. per “la Stampa”

 

Il pontificato è paragonabile a un abito e ogni Papa, come sanno nei sacri palazzi, riesce ad adattarlo alla propria corporatura. Nella maggior parte dei casi sul Soglio di Pietro si sale restando caratterialmente l' uomo che si era prima della fumata bianca nella Cappella Sistina, conservando l' indole e gli sbalzi d' umore di prima, magari mitigati dall' effetto-bianca veste. I fuori programma sono sempre dietro l' angolo.

 

Nel Getsemani, Pietro, primo Papa, tagliò l' orecchio al servo del sommo sacerdote nella concitazione dell' arresto di Gesù. Per secoli i Papi hanno condotto le truppe sul campo di battaglia e la docilità d' animo non sempre è stata compagna di strada dei vicari di Cristo. Senza dover risalire così indietro nella bimillenaria storia pontificia, gli esempi sono innumerevoli. Ogni volta che nello studio privato di Pio XI si presentava un sacerdote dalla vocazione appannata, la sua reazione era così schietta da suscitare imbarazzo: «Come si chiama la signora?».

PAPA BERGOGLIO SCHIAFFEGGIA LA MANO DI UNA FEDELE CHE LO STRATTONA

 

Nella curia di Pio XI, in Segreteria di Stato il futuro Paolo VI contendeva all'altro diplomatico di rango Domenico Tardini la titolarità dei principali dossier al punto da rimpallarsi a vicenda il brusco invito «ad andare a dormire prima la sera», come annota nel diario colui che diventerà il principale collaboratore di Giovanni XXIII.

RONCALLI E WOJTYLA

 

Lo stesso Roncalli fu tutt'altro che tenero nel gestire le accuse rivolte a Padre Pio. Allo Ior il mite Giovanni Paolo I, da patriarca di Venezia, alzò la voce con il "banchiere di Dio" Paul Marcinkus per la spregiudicata amministrazione della cattolica Banca del Veneto. Alla preghiera giubilare per l'unità dei cristiani Giovanni Paolo II (attraverso il segretario don Stanislao Dziwisz) allontanò in modo sbrigativo il cardinale Fiorenzo Angelini che in mondovisione si era inopinatamente avvicinato per porgere il braccio al Papa zoppicante, mostrandone involontariamente la salute malferma.

PAPA ALBINO LUCIANI

 

Non stupisce, perciò, che il latinoamericano Bergoglio, già prete e vescovo di strada nelle baraccopoli di Buenos Aires, esprima in maniera altrettanto spontanea e accesa il proprio disappunto qualora gli capiti di spazientirsi. Durante il viaggio del febbraio 2016 in Messico, era accaduto a Morelia con un ragazzo che trascinandolo verso di sé stava per farlo cadere («Non essere egoista!», disse infuriato) o nella conferenza stampa in aereo in cui mimò ai giornalisti il pugno che merita chi offende sua madre. Anche Francesco, a volte, si arrabbia. Le scuse, però, sono arrivate subito, «per il cattivo esempio».

Ieri all' Angelus ha fatto pubblica ammenda per lo scatto stizzito avuto con una fedele che lo aveva strattonato martedì in piazza.

PIO XI - ACHILLE RATTI

 

Si allontanava dalle transenne dopo aver salutato la folla e una donna lo ha afferrato con forza per il braccio «storcendoglielo, facendogli davvero male e costringendolo a tornare indietro», spiegano in Vaticano. La mossa ha innervosito e spaventato il Pontefice, che ha colpito due volte la mano della pellegrina per liberarsi. Poi ha proseguito scuro in volto, scatenando una pioggia di commenti sui social. «Anche io perdo la pazienza», ha detto con voce incrinata dall' emozione».

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