benjamin netanyahu moglie sara aereo aeroporto

BIBI COLPITO E ATTERRATO – TUTTI I PILOTI DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA ISRAELIANA SI SONO RIFIUTATI DI GUIDARE L'AEREO CHE GIOVEDÌ DEVE PORTARE A ROMA IL PREMIER BENJAMIN NETANYAHU E LA MOGLIE SARA – IL BOICOTTAGGIO SI LEGA ALLE PROTESTE CONTRO LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA IMPOSTA DAL GOVERNO. MA È ANCHE UNA REAZIONE ALLA RICHIESTA DELLA COPPIA DI VOLARE SUL LUSSUOSO E COSTOSO BOEING 777 PER UN VIAGGIO DI APPENA DUE ORE – ALLA FINE L'AD DELLA COMPAGNIA HA TROVATO DUE PILOTI “VOLONTARI”…

Estratto dell'articolo di Davide Frattini per il “Corriere della Sera”

 

benjamin netanyahu e la moglie sara in aeroporto

L’aereo c’era, per qualche giorno sono mancati i piloti. La visita di Benjamin Netanyahu in Italia (atterraggio a Roma previsto nel pomeriggio di giovedì prossimo) è complicata dalle proteste che vanno avanti da nove settimane contro la «riforma» (l’opposizione la chiama smantellamento) della giustizia israeliana.

 

[…] Il bando presentato dal ministero dei Trasporti attraverso la El Al, la compagnia di bandiera, scadeva ieri e non aveva ricevuto risposte: significa che nessuno aveva aderito alla richiesta di accompagnare il premier israeliano dall’altra parte del Mediterraneo. Solo in serata l’amministratore delegato ha dichiarato di aver trovato i volontari proclamando di non voler permettere boicottaggi.

 

benjamin netanyahu e la moglie sara in aeroporto

La disobbedienza civile all’El Al avrebbe origine sia politica sia tecnica. La coppia primoministeriale – a Roma con Bibi arriverà anche la moglie Sara – pretende di volare su un 777 (più lussuoso e spazioso) ma gli equipaggi che hanno mantenuto il numero di ore necessario a pilotarlo sono ridotti causa Covid. Soprattutto — commentano fonti al telegiornale — non ha senso usare un velivolo così grande per un volo che dura poco più di due ore.

 

israele proteste contro la riforma della giustizia di netanyhau

Miri Regev, ministra dei Trasporti e fedelissima di Netanyahu, già minaccia l’El Al di ritorsioni economiche: «In futuro apriremo le offerte ad altre compagnie israeliane».

 

[…] Netanyahu ha fatto della battaglia contro il programma nucleare iraniano la sfida centrale dei suoi quindici anni in totale al potere. Adesso gli ufficiali riservisti dello Squadrone 69 hanno annunciato di non voler più partecipare all’addestramento, sempre come gesto di ribellione al piano della coalizione: sono l’élite dell’élite, operano gli F-15, i più avanzati, quelli che in questi anni hanno compiuto centinaia di raid contro le posizioni o il trasporto di armamenti iraniani in Siria.

 

israele proteste contro la riforma della giustizia di netanyhau 6

Quelli che dovrebbero esseri coinvolti in un’eventuale missione contro i centri atomici sviluppati da Teheran, attacco che il primo ministro ripete di giudicare sempre più vicino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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