hezbollah joe biden benjamin netanyahu

“BIBI”, MA ’NDO VAI SENZA LO ZIO SAM? – NETANYAHU, INCAZZATO PER L'ASTENSIONE DEGLI USA ALLA RISOLUZIONE ONU SU GAZA, CI RIPENSA E INVIA UNA SUA DELEGAZIONE A WASHINGTON – CONTINUA IL PRESSING DELLA CASA BIANCA PER BLOCCARE L'OFFENSIVA MILITARE SU RAFAH, PREVISTA PER METÀ APRILE – SI INFIAMMA IL FRONTE CON IL LIBANO: AI BOMBARDAMENTI AEREI ISRAELIANI, I MILIZIANI SCIITI DI HEZBOLLAH RISPONDONO CON UNA PIOGGIA DI RAZZI – LA MELONI A BEIRUT PER INCONTRARE VISITARE I SOLDATI ITALIANI AL CONFINE…

1 - PROVE DI DISGELO: NETANYAHU SBLOCCA LA MISSIONE NEGLI USA SULL’ATTACCO A RAFAH

Estratto dell’articolo di Andrea Nicastro per il “Corriere della Sera”

 

JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ci ha ripensato. Furioso per la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza che da lunedì chiede il «cessate il fuoco» a Gaza, aveva richiamato una delegazione inviata in America per discutere il piano di conquista di Rafah. Ieri, è tornato sulla decisione e ha autorizzato di nuovo l’incontro.

 

«Li ho richiamati per lanciare un messaggio ad Hamas — ha spiegato il premier —. Leggendo la risoluzione i terroristi avranno pensato che la pressione internazionale su Israele potesse fermare la guerra o la ricerca degli ostaggi. Volevo far capire loro che si sbagliano. Noi andremo avanti, anche da soli».

 

joe biden bibi netanyahu in israele

Gli Usa sono contrari ad un attacco massiccio su Rafah perché temono che il costo in termini di vite civili sarebbe inaccettabile per l’opinione pubblica mondiale. La città ha decuplicato gli abitanti, da 150 mila a forse 1,5 milioni, per l’afflusso degli sfollati da tutta la Striscia.

 

Israele invece vuole replicare quel che ha fatto nelle altre città: circondare, bombardare, fare evacuare i civili, bombardare ancora, entrare con i carri armati e poi con pattuglie a piedi per trovare i tunnel dove si nascondono i miliziani di Hamas e dove potrebbero esserci gli ostaggi israeliani. Gli americani non sono d’accordo.

 

rafah palestinesi in fuga

[…] La guerra non si ferma, si allarga: a sud proprio a Rafah, la città che gli Usa vorrebbero lasciare intatta, e a nord verso il Libano. Ieri quattro edifici civili sono stati colpiti da bombe aeree a Rafah.

 

[…] per il terzo giorno consecutivo, è restato alto il livello di scontro tra Israele e la milizia sciita del Libano, Hezbollah. Ai bombardamenti aerei israeliani, i miliziani sciiti di Hezbollah rispondono con i razzi. Ieri 6 libanesi sono stati uccisi dalle bombe dello Stato ebraico non lontano dalla base dei caschi blu italiani di Naqura quasi al confine con Israele.

 

La premier italiana Giorgia Meloni è atterrata in serata a Beirut e oggi dovrebbe visitare proprio i nostri soldati al confine. Fanno parte della missione internazionale Unifil che verifica il rispetto della «linea blu» di separazione tra Stato ebraico e Libano. Una linea vecchia di decenni che non è mai diventata un vero e proprio confine perché i due Paesi sono ancora formalmente in guerra. Tra loro c’è solo una tregua che viene però quotidianamente ignorata. […]

 

2 - POLVERIERA LIBANO

Estratto dell’articolo di Nello Del Gatto per “la Stampa”

 

SITUAZIONE A GAZA - MARZO 2024 - LA STAMPA

«Se dobbiamo agire, agiremo anche stasera, siamo pronti». Queste le parole ieri sera del capo del comando settentrionale dell'esercito israeliano, Ori Gordin, dopo l'ultimo, violento lancio di razzi dal Libano che ha provocato la morte di un uomo nel nord di Israele. È un druso di 32 anni l'ultima vittima dello scontro tra Hezbollah e l'esercito israeliano sul confine libanese.

 

[…]  Hezbollah ha rivendicato l'attacco come risposta alla precedente uccisione, avvenuta durante un raid notturno dell'esercito israeliano, di sette membri, tra i quali un alto esponente, della Jamaa al-Islamiya, formazione vicina ad Hezbollah, con la quale ha condotto alcuni attacchi verso il Paese ebraico.

 

[…]  Prima di fare ritorno a Roma, stamattina Meloni sarà in visita ai contingenti italiani di stanza alla base "Millevoi", a Shama, sede dell'Unifil. Il fronte nord è molto caldo: ieri sera Israele ha effettuato un raid nel sud del Libano uccidendo cinque membri di Hezbollah, tra i quali un alto graduato. Tanto caldo, che le autorità locali israeliane, paventando un aumento delle ostilità, hanno deciso di chiudere le strade che portano da Tel Hai a ovest a Margaliot, su un pendio che si trova appena sotto il confine libanese. Il traffico è vietato anche su una strada lungo la linea che porta a nord da Margaliot a Misgav Am, e a sud fino a Manara.

 

unita speciali radwan di hezbollah

Dal Libano è arrivata anche la notizia che Israele starebbe pianificando l'operazione militare a Rafah entro gli inizi di maggio. Secondo il quotidiano Al-Akhbar, vicino a Hezbollah, l'offensiva sarebbe prevista subito dopo l'Eid al-Fitr, la festa di tre giorni che chiude il Ramadan e termina attorno al 12 aprile, o al più tardi all'inizio del mese successivo.

 

Il giornale libanese riporta le indiscrezioni di una fonte egiziana in contatto con i servizi israeliani, secondo la quale l'azione militare in quella che è considerata l'ultima roccaforte di Hamas nella Striscia, durerebbe dalle quattro alle otto settimane, e sarebbe accompagnata dall'evacuazione della popolazione civile rifugiata a Rafah, che ammonta a circa 1,5 milioni di persone, verso il centro della Striscia lungo percorsi specifici e in orari annunciati in anticipo ai civili.

 

RAFAH - STRISCIA DI GAZA

Su Rafah, Netanyahu ha ripensato alla sua decisione, presa a caldo dopo l'approvazione della risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, di non inviare la delegazione negli Usa per illustrare il piano dell'operazione ed eventualmente trovare alternative. Il premier ha detto che il blocco della partenza è stato più un messaggio ad Hamas che agli Stati Uniti, non volendo comunque sottostare ad alcuna pressione esterna.

 

E in serata è arrivata la conferma della Casa Bianca che le parti stanno lavorando su una nuova data per l'incontro inter-agenzia che avrebbe dovuto tenersi ieri con il ministro degli Affari strategici Ron Dermer e il presidente del Consiglio di sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi. […]

VALICO DI RAFAHunita speciali radwan di hezbollah unita speciali radwan di hezbollah rafah palestinesi in fuga

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...