CHE PORCELLO, IL BIDELLO! – A TORINO UN COLLABORATORE SCOLASTICO DI 60 ANNI HA PROVATO AD ABBORDARE UNA 16ENNE - NELL'OTTOBRE 2021, L'UOMO INVITA LA GIOVANE A PRANZO FUORI E LA ATTIRA NEL SUO APPARTAMENTO DOVE CERCA DI APPROFITTARE DI LEI. LA RAGAZZA LO RESPINGE, E LUI RISPONDE FARFUGLIANDO: “È CHE SEI MOLTO BELLA. IO AVREI DEI PROGETTI PER TE, VORREI SPOSARTI” - IL SECONDO “ATTACCO”, IN CUI LUI LE CHIEDE UN BACIO (“ANCHE A STAMPO”) E LE “SCUSE”: “QUELLO CHE HO SENTITO È STATO UN BRIVIDO”
Estratto dell'articolo di Irene Famà per “la Stampa”
«Sono dispiaciuto, ma quello che ho sentito è stato un brivido». La brutalità di questa storia è racchiusa tutta qui, nel messaggio inviato da un bidello di oltre sessant'anni a un'alunna di sedici dopo averla raggirata e molestata in auto sotto casa. La vicenda, finita sul tavolo del pubblico ministero Lisa Bergamasco, oggi approda in aula. Dove l'uomo siede sul banco degli imputati con l'accusa di violenza sessuale aggravata e abuso di autorità.
Lui, predatore, questa la ricostruzione degli inquirenti, ha scelto la sua vittima tra le adolescenti più fragili. Sapeva delle sue difficoltà familiari, sapeva di un passato turbolento e di un periodo in comunità. Per tessere la sua tela ha approfittato di quelle debolezze e di quei dolori. Prima le attenzioni: parole gentili, una merendina o una bibita regalata nell'intervallo, il chiudere un occhio davanti a quella sigaretta fumata in bagno di nascosto. Poi l'attacco. Un giorno, nell'ottobre 2021, l'uomo invita la giovane a pranzo fuori.
Infine l'attira nel suo appartamento. «Devo cambiarmi», dice. Le chiede un abbraccio, cerca di approfittare di lei. La giovane lo respinge, si ritrae. Lui risponde farfugliando giustificazioni: «Scusami, è che sei molto bella. Io avrei dei progetti per te, vorrei sposarti».
Rilancia proponendo una passeggiata e un gelato. La sedicenne manda un messaggio a un'amica, le chiede di raggiungerla, di stare con lei. Quattro passi, una coppetta in centro città. Ora di tornare a casa, l'uomo le offre un passaggio.
In auto il secondo attacco. Le chiede un bacio. «Perché non me lo dai? Anche a stampo va bene». Così le avrebbe detto, stando alla ricostruzione fornita agli inquirenti. Poi l'avrebbe molestata. Infine le avrebbe inviato quel messaggio: «Sono dispiaciuto, ma ho avuto un brivido». […]