andrew morton regina elisabetta carlo andrea william

"ELISABETTA? NON ABDICHERÀ” – IL BIOGRAFO ANDREW MORTON: LA REGINA HA 96 ANNI. QUALCHE MANSIONE IN PIÙ, COME I VIAGGI, POTRÀ PASSARLA A CARLO E WILLIAM. DUBITO CHE LASCERÀ, A MENO CHE NON ABBIA SERI IMPEDIMENTI - CARLO È CHIARAMENTE IL SUO EREDE PREFERITO, NON WILLIAM. ALTRIMENTI NON LO AVREBBE NOMINATO A CAPO DEL COMMONWEALTH, CUI ELISABETTA TIENE MOLTISSIMO – E SU ANDREA…

 

Antonello Guerrera per “la Repubblica”

ANDREW MORTON

 

Quando il Principe Carlo le telefonò, urlando di follia: «Mamma, questa», ossia Lady Diana, «è matta, matta, matta!». Oppure quando, in quei giorni di scandalo, la Regina «iniziò a bere di più» del suo proverbiale Martini: «Non che si ubriacasse, sia chiaro», precisa Andrew Morton, «ma certo quello stress aveva provato anche l'inossidabile Queen».

 

Il grande biografo e royal watcher inglese, 69 anni, già autore di Diana, la vera storia dalle sue parole , ossia l'esplosiva biografia della principessa del Galles tragicamente morta a Parigi nel 1997, ora pubblica The Queen, 70 anni da Regina , in uscita oggi per Rizzoli. Una biografia monstre su Elisabetta II in tempo per i festeggiamenti del "Giubileo di Platino", in cui Morton ripercorre la sua vita con rivelazioni e dettagli inediti.

regina elisabetta alla commemorazione del principe filippo 2

 

Morton, prima domanda scontata: la Regina, a 96 anni e sempre più fragile, abdicherà?

«Credo che sia fuori discussione. Certo, qualche mansione in più potrà essere passata a Carlo e William, come i viaggi. Ma certo "Lilibet" non è mai stata così amata, anche perché ha mostrato sempre più un lato umano, vedi ai funerali di Filippo. Dubito che lascerà, a meno che non abbia seri impedimenti, come capitò a Giorgio III.».

 

Però di recente la sovrana ha saltato per la prima volta dopo 59 anni l'inaugurazione del Parlamento.

«Ma ha partecipato alle corse di cavalli a Windsor e poi all'inaugurazione della nuova linea della metro di Londra, Elizabeth Line. Perché Elisabetta, sin da piccola, ha sempre avuto questa tentazione dispettosa: rovinare piani e scalette».

 

la regina elisabetta al windsor horse show 6

Quindi, mentre noi ci preoccupiamo della sua salute, Elisabetta si sta divertendo?

«Sì. È tempo di mangiare la ciliegina sulla torta per lei».

 

Magari limita le sue apparizioni anche per non farsi vedere in sedia a rotelle, a causa dei problemi di mobilità?

«Penso di sì. È stato un dilemma anche per molti altri, come Roosevelt. La Regina non vuole mostrare alcun segno di debolezza, nonostante tutto».

 

E insomma, la Queen non è una persona fredda, come la definirono Diana e lo stesso Carlo?

«Ma Harry dice lo stesso di Carlo Non dimentichiamo che Elisabetta è diventata regina giovanissima e ha dovuto condividere ed equilibrare i ruoli di sovrana e madre a soli 25 anni».

regina elisabetta e il figlio andrea alla commemorazione del principe filippo 6

 

Ma di recente ha provato a riabilitare Andrea, sottobraccio con lei alla messa per Filippo.

 «Ahimè, me lo dicono tutti a Palazzo: è davvero il suo preferito, nonostante gli scandali. Ma quella è appunto la Elisabetta madre. L'Elisabetta sovrana invece lo ha cacciato dalla balconata del Giubileo di Platino, come Harry e Meghan. Anzi, per me li epurerà presto anche da "consiglieri di Stato".

 

Il rapporto con Carlo invece è stato sempre complicato, a causa dei tradimenti reciproci verso Diana, e la presenza di Camilla che la Queen non ha mai sopportato: la considerava una minaccia per il matrimonio dell'erede. Ora, invece, dopo la morte di Diana, è cambiato tutto, e addirittura Camilla sarà regina consorte.

 

E Carlo è chiaramente il suo erede preferito, non William. Altrimenti non lo avrebbe nominato a capo del Commonwealth, cui Elisabetta tiene moltissimo».

LADY DIANA E LA REGINA

 

La regina era indifferente a Diana? O gelosa della sua popolarità?

 «No. Aveva compreso il disagio della nuora. Ma allo stesso tempo era preoccupata per la stabilità della monarchia, mai così a rischio. E in quell'accorato discorso per Diana morta, Elisabetta ha finalmente acquisito l'umanità e l'empatia mancatele prima».

William e Carlo

 

Ma ha mai urlato Elisabetta, negli alterchi familiari?

«Non che mi risulti. A parte quando Michael Fagan si intrufolò nella sua stanza da letto nel 1982. Anzi, credo che il suo lascito sia proprio questo».

 

Quale?

 «Incarnare una voce calma e sicura, anche nei momenti più duri e turbolenti. Come nel suo straordinario discorso in piena pandemia. Quello per Diana fu la manifestazione della sua umanità, quello invece in lockdown l'ha resa una leader, per sempre»

il principe carlo e diana in bici con william e harry 2regina elisabetta e il figlio andrea alla commemorazione del principe filippo 2look della regina fidanzamento di charles e dianalook della regina al funerale di dianaregina elisabetta funerale dianaregina elisabettala regina elisabetta e dianaregina elisabetta e il figlio andrea alla commemorazione del principe filippo 3regina elisabetta e il figlio andrea alla commemorazione del principe filippo 4

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…