brad pitt divorzio

"MI SONO SEMPRE SENTITO MOLTO SOLO NELLA MIA VITA" - BRAD PITT RACCONTA A "GQ" LA SUA VITA DOPO ANGELINA JOLIE - HA SMESSO DI BERE E DI FUMARE E HA TRASCORSO UN ANNO CON GLI ALCOLISTI ANONIMI - "AVEVO UN GRUPPO MASCHILE MOLTO BELLO LI', ERA SICURO. AVEVO SENTITO ESPERIENZE DI ALTRE PERSONE, COME PHILIP SEYMOUR HOFFMAN, CHE ERANO STATE REGISTRATE MENTRE VUOTAVANO IL SACCO E QUESTO PER ME E' ATROCE"

Da vanityfair.it

 

brad pitt sulla copertina di gq

Nella storia di copertina del numero di luglio/agosto di GQ, l’autrice Ottessa Moshfegh incontra l'attore e produttore Brad Pitt nella sua casa sulle colline di Hollywood. Durante la loro conversazione, Pitt è aperto e onesto. Parla del futuro della sua carriera, dei diversi cambiamenti che ha fatto per migliorare la sua salute e del suo senso di solitudine. Racconta anche dei suoi prossimi progetti, tra cui la commedia d'azione Bullet Train.

 

Pitt è conosciuto come un attore leggendario, una delle personalità più influenti di Hollywood, forse il più grande rubacuori di tutti i tempi. Ultimamente, però, è apparso sullo schermo un po' più sporadicamente concentrandosi maggiormente sul ruolo di produttore cinematografico.

 

A GQ racconta che sta cercando di riflettere con attenzione sul proprio futuro e sul percorso che vuole tracciare per le fasi finali di una carriera abbondantemente creativa. «Penso di essere arrivato all'ultimo tratto, il semestre o trimestre finale. Cosa racconterà questo capitolo? Come voglio strutturarlo?».

 

brad pitt su gq

Parte di questo progetto include la sua società di produzione, la Plan B Entertainment. Quest'anno, la Plan B sta producendo Donne che parlano, un adattamento del romanzo di Miriam Toews in cui si narra di donne mennonite che si coalizzano contro i loro stupratori, diretto da Sarah Polley. «È un film profondo come nessun altro realizzato in questo decennio» ha dichiarato Pitt.

 

Eppure, nonostante i nobili ideali quando veste i panni del produttore e di un attore sempre più selettivo, Pitt presta con gioia il suo talento a qualche blockbuster quando il momento è giusto, soprattutto se esiste un legame personale. Tra questi Bullet Train diretto da David Leitch, il cui rapporto con Pitt risale a Fight Club del 1999, nel periodo in cui il regista faceva da controfigura alla star, ruolo che Leitch ha rivestito in diversi film, tra cui Troy e Mr & Mrs Smith. Nel film, Pitt interpreta Ladybug, un assassino a bordo del treno Tokyo-Kyoto che si è appena ripreso da un esaurimento nervoso e torna alla sua professione ad alto rischio con una fiducia un po' fuorviante sulla propria idoneità a riprendere servizio.

 

brad pitt e angelia jolie nel 2012

«Sai, fai un mese di terapia», dice Pitt a proposito del suo personaggio, «hai un'epifania, pensi di aver capito tutto e che non sarai mai più smarrito. Questo è quanto. Ho capito, sono pronto a ripartire!».

 

Inoltre, Pitt racconta a GQ della sua missione per tutelare la propria salute. Dopo aver offerto a Moshfegh una mentina alla nicotina, spiega di aver smesso di fumare durante la pandemia. Sebbene all'inizio abbia cercato di ridurre al minimo la quantità di fumo, si è reso conto che la semplice riduzione delle sigarette non sarebbe stata sufficiente: doveva eliminarle. «Non ho la capacità di fumarne solo una o due al giorno», dice. «Non fa parte del mio modo di essere. Per me o tutto o niente. Mi butto a capofitto nelle cose. Ho perso i miei privilegi».

 

brad pitt

Si tratta di uno dei numerosi cambiamenti radicali che negli ultimi anni ha adottato per tutelare la propria salute. Dopo che la Jolie ha chiesto il divorzio, nel 2016, ha smesso di bere e ha trascorso un anno e mezzo frequentando gli Alcolisti Anonimi. «Avevo un gruppo maschile molto bello lì, molto riservato e selettivo, quindi era sicuro», racconta a GQ «perché avevo sentito esperienze di altre persone, come Philip Seymour Hoffman, che erano state registrate mentre vuotavano il sacco, e questo per me è semplicemente atroce».

 

Pitt ha parlato in passato della sua difficoltà a ricordare le persone nuove, a riconoscere i loro volti, e teme che questo dia di lui una certa impressione: che sia distante e distaccato, inaccessibile, egocentrico. Moshfegh, tuttavia, lo trova all'opposto. Pitt è un uomo che sembra profondamente impegnato a creare legami significativi, a sondare i quesiti esistenziali della vita e ad ascoltare le storie personali degli altri.

 

brad pitt con juliette lewis

«Mi sono sempre sentito molto solo nella mia vita» spiega «solo quando ero bambino, solo anche qui fuori, è soltanto di recente che mi sono avvicinato maggiormente ai miei amici e alla mia famiglia. Qual è quella frase, potrebbe essere di Rilke o di Einstein, che ci crediate o no, ma era qualcosa che parlava di quando si riesce a camminare con il paradosso, quando si porta con sé contemporaneamente il vero dolore e la vera gioia, questa è la maturità, questa è la crescita».

brad pitt e jennifer anistonbrad pitt con gwyneth paltrow

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…