pan zhanle

"NON SI VINCONO I 100 METRI STILE LIBERO CON QUEL DISTACCO. È UMANAMENTE IMPOSSIBILE" - BRETT HAWKE, ALLENATORE DEL NUOTATORE AUSTRALIANO KYLE CHALMERS, GETTA OMBRA SUL RECORD DEL MONDO STABILITO DAL CINESE PAN ZHANLE, ALLE OLIMPIADI DI PARIGI - NEGLI ANNI LA DELEGAZIONE DI PECHINO È STATA AL CENTRO DELLE POLEMICHE: NEL 2021, 23 NUOTATORI CINESI IN GARA A TOKYO ERANO RISULTATI POSITIVI AL TEST ANTI-DOPING

Estratto dell’articolo di Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera”

 

pan zhanle 2

L’australiano Kyle Chalmers ieri ha postato su Instagram una foto di lui sorridente con l’argento appena conquistato nei 100 stile, terza medaglia olimpica dopo l’oro di Rio e l’argento di Tokyo: un curriculum incredibile. «Credo davvero di non aver lasciato niente di intentato nella mia ricerca della gloria qui a Parigi. Questa volta l’argento è la mia gloria».

 

Primo commento tra centinaia: «Hai vinto tu bro, basta solo aspettare». Il fan di Chalmers interpreta un pensiero che non è difficile ascoltare nei corridoi della Defense Arena, dove sono in molti a mostrare incredulità quando non aperta ostilità verso il cinese Pan Zhanle che ha disintegrato il record del mondo da lui stesso stabilito a Doha fermando il tempo a 46’’40, a 1’’ dall’australiano.

 

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E se Chalmers resta diplomatico («Confido nel fatto che si meriti l’oro, negli ultimi 15 metri è stato incredibile, ho pensato di arrivare ultimo»), a sparare ci pensa il resto dello staff aussie, con l’allenatore Brett Hawke che definisce «umanamente impossibile» quanto fatto da Pan.

 

«Sentite, ve lo dico chiaro: sono arrabbiato. Ho studiato i nuotatori più veloci della storia per 30 anni. Ho studiato questo sport. Ho studiato la velocità. La capisco. Sono un esperto. Non si vincono i 100 stile con quel distacco. Non lo si fa e basta, non me la darete a bere». Il terzo arrivato, il romeno David Popovici si limita a un «Tutti sono innocenti fino a prova contraria» e non si capisce se si aspetti una prova contraria tra non molto. Pan è finito dentro una storia più grande di lui, ma rischia di diventarne la foto copertina.

 

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Una storia di conflitti di potere dentro la macro rivalità Usa-Cina: l’agenzia antidoping americana attacca quella mondiale (Wada), quella cinese accusa il New York Times , che ha cavalcato il caso, di «politicizzare le questioni legate al doping e di voler boicottare gli atleti cinesi», mentre il Cio minaccia gli Usa di togliere a Salt Lake City i Giochi invernali se non riconosce l’autorità della Wada.

 

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Una storia iniziata ben prima del record incredibile di Pan, quando si è scoperto che 23 nuotatori cinesi in gara a Tokyo erano risultati positivi a un farmaco cardiaco, e rilanciata dopo che martedì sempre il New York Times ha aggiunto che altri due nuotatori cinesi (uno qui a Parigi) nel 2022 erano risultati positivi a un forte steroide: in entrambi i casi si è creduto alla contaminazione. […]

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