raffineria russa colpita da due droni ucraini 1

KIEV INCASSA E RISPONDE - BRUTTO COLPO PER PUTIN DOPO CHE UN CONTRATTACCO DEGLI UCRAINI HA COLPITO UNA DELLE PIÙ GRANDI RAFFINERIE PETROLIFERE DELLA RUSSIA MERIDIONALE, L'IMPIANTO DI NOVOSHAKHTINSK, FINITO IN FIAMME DOPO ESSERE STATO CENTRATO DA DUE DRONI UCRAINI - UN'ESCALATION DEGLI ATTACCHI IN TERRITORIO RUSSO POTREBBE COMPLICARE ULTERIORMENTE LE TRATTATIVE SULLO SBLOCCO DEI PORTI...

Cristiana Mangani per “Il Messaggero

 

raffineria russa colpita da due droni ucraini 6

Una delle più grandi raffinerie petrolifere della Russia meridionale in fiamme, dopo essere stata colpita da due «droni di Kiev». È l'impianto di Novoshakhtinsk, nella regione di Rostov, a pochi chilometri dal confine ucraino.

 

raffineria russa colpita da due droni ucraini 3

La dinamica non è ancora chiara: in un video si vedono i velivoli senza pilota aggirarsi sullo stabilimento e schiantarsi. Ad alimentare i sospetti che, dietro il bombardamento, ci siano gli ucraini è che la raffineria è di proprietà di una società legata a Oksana Marchenko, la moglie dell'oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, agli arresti con accuse di alto tradimento.

 

LE TRATTATIVE

raffineria russa colpita da due droni ucraini 1

Per la Russia è uno dei colpi più duri anche sul piano simbolico, vista la permeabilità tradita dal suo sistema di difesa aerea. Secondo il governatore di Rostov, Vasily Golubev, nell'area sono stati rivenuti «rottami dei droni» e, dopo un paio d'ore in cui le attività della raffineria sono rimaste bloccate, l'incendio è stato domato.

 

raffineria russa colpita da due droni ucraini 5

Un'escalation degli attacchi in territorio russo potrebbe complicare ulteriormente le trattative sullo sblocco dei porti. Le consultazioni sono in corso. «Tuttavia, nessun accordo concreto su colloqui tra Ucraina, Russia, Turchia e Nazioni Unite è stato finora raggiunto», ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, a proposito del possibile incontro a quattro la prossima settimana a Istanbul.

 

raffineria russa colpita da due droni ucraini 2

Il nodo principale resta quello delle garanzie sulla difesa delle sue coste dopo l'eventuale sminamento del Mar Nero. «La sicurezza - ha sottolineato - rimane un elemento chiave della posizione dell'Ucraina».

 

Una doccia fredda dopo l'incontro preparatorio a Mosca tra le delegazioni di Turchia e Russia, definito «positivo» e dopo il quale è stata anche annunciata la partenza di una nave mercantile di Ankara bloccata a Mariupol.

 

Sul terreno, la battaglia continua a infuriare nel Lugansk. Lo Stato maggiore ucraino ha confermato l'intensificarsi dei raid aerei sul Donbass e l'avanzata nemica oltre Severodonetsk, ormai in mani russe tranne l'enclave della fabbrica chimica Azot, nei cui bunker restano asserragliate le ultime truppe di difesa insieme a oltre 500 civili, tra cui almeno 38 bambini.

 

raffineria russa colpita da due droni ucraini 4

Colpi di mortaio sparati dalle truppe del Cremlino hanno ucciso 5 donne all'ingresso di un palazzo in un villaggio nel distretto di Izyum, nell'oblast di Kharkiv.

 

L'esercito di Kiev si prepara però alla controffensiva verso Kherson e la fascia costiera, cercando allo stesso tempo di assestare nuovi colpi nel Mar Nero dopo i bombardamenti contro alcune piattaforme di trivellazione, che secondo l'Ucraina nascondevano «installazioni» militari, e le «significative perdite» inflitte ai russi dagli attacchi contro la strategica Isola dei Serpenti, al largo di Odessa.

 

GLI HANGAR

Maria Zakharova

Anche la Russia, comunque, schiera i droni kamikaze contro un insediamento nell'oblast di Sumy, e lancia missili che distruggono, vicino a Odessa, gli hangar all'interno dei quali si trovavano i droni Bayraktar. Resta molto critica la situazione tra Russia e Lituania, con gli Usa disposta a schierare truppe in Lettonia.

 

«La Nato è pronta a difendervi», hanno dichiarato. E allora, dopo l'interruzione della circolazione dei mezzi provenienti da Mosca e diretti verso l'exclave di Kaliningrad, il Cremlino sta valutando di interrompere le forniture di elettricità verso la Lituania.

 

Una risposta che rientrerebbe in quelle decisioni «pratiche e non diplomatiche» evocate dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Anche se si alza qualche voce che fa pensare alla possibilità di un compromesso.

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…