colloquio di lavoro

C’È CHI DICE NO – OGGI SONO I GIOVANI A SCEGLIERE LE AZIENDE E NON IL CONTRARIO: LE NUOVE GENERAZIONI SI SONO ROTTE LE PALLE DI NON AVERE UNA VITA E DATORI PRONTI A SPREMERLI E NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI SONO LORO A DIRE “LE FARÒ SAPERE” AI COLLOQUI DI LAVORO – CAMBIANO ANCHE LE PRIORITÀ: PER I PISCHELLI CONTA PIÙ LA FLESSIBILITA, IL WELFARE AZIENDALE E LE ATTIVITÀ DA SVOLGERE CHE LO STIPENDIO - E OGGI LE IMPRESE VALUTANO MOLTO ANCHE LE “SOFT SKILL”

colloquio di lavoro 4

Estratto dell’articolo di Giampiero Rossi per www.corriere.it

 

[…] I colloqui di lavoro sono cambiati, si parla sempre di soldi e di carriere, ma prima ancora di formazione, sostenibilità e welfare. E soprattutto, è cambiato il finale: il vecchio classico «le faremo sapere» si è trasformato in «le farò sapere». E alla fine — riferisce il 70% dei manager — c’è chi dice no.

 

A tratteggiare i nuovi contorni del lavoro è l’edizione numero 34 dell’indagine realizzata da Gidp (l’associazione che riunisce i direttori delle risorse umane) sui rapporti delle aziende con stagisti e neo laureati, cioè i giovani, i nuovi lavoratori. E la prima risposta che arriva dai capi del personale delle 87 aziende coinvolte (in maggioranza dell’area milanese) […] oggi sono i giovani a scegliere le aziende e non il contrario.

GIOVANI LAVORO

 

E scelgono in base a criteri a loro volta cambiati: se dall’indagine del 2023 era emerso che al primo posto c’erano retribuzioni e benefit, nel 2024 i candidati si sono mostrati più interessati al tipo di mansione proposta e alle attività da svolgere. Soltanto dopo si parla di soldi e al terzo posto tra le priorità ci sono questioni come smartworking, conciliazione vita-lavoro, orario flessibile, lavoro per obiettivi.

 

colloquio di lavoro 3

[…] Tra i giovani lavoratori è molto importante la dimensione ambientale (lo dice il 37,66% dei manager interpellati), come le azioni per la riduzione del consumo di materiali non riciclabili, e a seguire ci sono c’è la dimensione sociale (32,47%) e la governance (29,87%). Dall’altra parte del tavolo, invece, al momento della selezione, una volta accertate le competenze del candidato, le aziende valutano molto anche le cosiddette soft skill, cioè le attitudini le qualità personali.

 

Ecco la classifica secondo la ricerca: innovazione (28%), creatività e originalità (18%), problem solving (14%), discrezione, umiltà e riservatezza (14%), flessibilità (11%), autonomia (5%), leadership (4%), attitudine prendere decisioni (4%), fedeltà (1,3%).

 

GIOVANI LAVORO

Intanto, i responsabili del personale confermano le crescenti difficoltà nel reperimento di figure tecniche: il 25% delle aziende assume neolaureati che hanno bisogno di ulteriore formazione, e il 22,66% ha difficoltà a trovare neolaureati per posizioni tecniche (era il 18% lo scorso anno). Scenario analogo per quanto riguarda i neodiplomati. Soltanto il 9,38% delle aziende non rileva difficoltà.

 

E per quanto riguarda le forme contrattuali, la più utilizzata nell’ultimo anno è l’apprendistato professionalizzante, che sale al 50% rispetto al 29,55% dell’anno precedente, superando il contratto a tempo determinato, che scende dal 32% del 2023 al 20%. Cala anche la percentuale di aziende che ricorre al tempo indeterminato (20%, contro il 29,55% del 2023).

 

colloquio di lavoro 1

Nel 70% dei casi, ai neoassunti viene offerta la possibilità di ricorrere allo smartworking, con due giorni a settimana o in modalità mista (23,26%). […] Senza questa flessibilità è più difficile attrarre giovani. «La nostra indagine conferma che investire nelle persone e nelle loro competenze non è solo una scelta etica, ma una strategia vincente per il futuro — commenta Marina Verderajme, presidente di Gidp —. Le aziende si trovano di fronte a un cambio di paradigma, in cui le priorità dei giovani stanno ridefinendo il mercato del lavoro. Non è più sufficiente offrire una buona retribuzione; i talenti di oggi cercano crescita professionale, formazione continua e un coinvolgimento attivo nei progetti aziendali».

GIOVANI LAVORO

 

Quindi sottolinea: «L’adozione crescente del contratto di apprendistato è un segnale positivo, perché è una porta d’ingresso ma anche un percorso di crescita e formazione. Allo stesso modo, l’estensione dello smartworking ai neoassunti riflette una necessità ormai irrinunciabile di flessibilità e work-life balance, aspetti sempre più richiesti dai giovani. Le aziende che sapranno adattarsi a queste dinamiche riusciranno ad attrarre e trattenere i migliori talenti». […]

offerte di lavoro ai giovanigiovani lavoro 1giovani lavorogiovani e lavoroofferte ai giovanicolloquio di lavoro colloquio lavoro 5colloquio lavoro 6colloquio lavoro 7colloquio di lavoro 2

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…