manuel bortuzzo

C’E’ UNA SPERANZA PER LE GAMBE DI BORTUZZO – IL GIOVANE NUOTATORE, RIMASTO PARALIZZATO DALLA VITA IN GIU’ DURANTE UNA SPARATORIA, POTREBBE RECUPERARE PARZIALMENTE LE FUNZIONI MOTORIE E SENSORIALI – ECCO COME SI VIVE CON UNA LESIONE MIDOLLARE

Melania Rizzoli per “Libero Quotidiano”

 

manuel bortuzzo

Quando gli hanno detto che non potrà mai più camminare e nuotare, Manuel Bortuzzo non ha pianto, ha confortato la madre in lacrime, ed al padre ha ripetuto che se lo aspettava, perché da quel maledetto giorno in cui due balordi gli hanno sparato dritto nella schiena ripeteva: «Mi sento mancare la parte di sotto, come se non avessi più le gambe. Non le sento più». Poi ha registrato un messaggio audio per ringraziare le migliaia di persone che gli hanno dimostrato solidarietà, affetto e calore sincero. «Sto bene, tornerò più forte di prima. Ora io affronterò la mia strada, vi abbraccio tutti».

 

MANUEL BORTUZZO

Ecco, quella strada sarà lunga e faticosa per questo ragazzo di 19anni, che attualmente si trova in stato di "paraplegia da sezione spinale midollare", che tradotto vuol dire paralizzato dalla vita in giù a causa di una lesione del midollo della spina dorsale, centrato, spezzato e distrutto da un proiettile che non doveva essere per lui.

 

La lesione spinale, detta anche midollare, è una ferita del midollo, che scorre protetto dalle vertebre lungo tutta la colonna vertebrale, dalla zona sacrale fino a quella cervicale, per poi fondersi nel bulbo cerebrale e nel cervello, da dove riceve gli ordini, e che quando viene spezzato, lacerato o distrutto, comporta l' interruzione delle vie nervose ascendenti e discendenti collegate all' encefalo, con un mutamento significativo, temporaneo o permanente, della sensibilità e della motilità autonome e volontarie, dal punto esatto della lesione in giù.

 

melania rizzoli

A seconda della posizione del trauma spinale, i sintomi possono variare notevolmente, perché sono determinati dal luogo di partenza della ferita midollare, e, nel caso di lesione lombare, vanno dal dolore e intorpidimento, fino alle parestesie ed alla paralisi completa della vescica e degli arti inferiori, la quale cancella per sempre qualsiasi sensazione o comando motorio.

 

Ai danni sensitivi e di mobilità, volontaria o riflessa, infatti, si aggiungono una serie di problemi dei visceri controllati da quella zona midollare, con perdita di sensibilità e motilità anche degli sfinteri, il che comporta, nei pazienti colpiti da questa paralisi, la difficoltà ad espletare le normali funzioni corporali.

 

NON SOLO I MOVIMENTI Nella maggior parte dei casi compare la "vescica neurologica", una condizione che impedisce la minzione spontanea, conseguenza della paralisi dello sfintere vescicale, per cui bisogna necessariamente ricorrere al catetere.

 

Ma anche le funzioni intestinali sono compromesse, perché l' interruzione dei nervi midollari fanno mancare il tono da parte dei muscoli addominali, la sensibilità ed il controllo dello sfintere anale, impedendo lo svuotamento naturale dalle feci dell' ampolla rettale.

MANUEL BORTUZZO

 

Anche le disfunzioni sessuali dopo una lesione spinale sono condizioni comuni, ed i problemi che possono verificarsi includono la disfunzione erettile, la perdita della capacità di eiaculazione, di lubrificazione vaginale, e la ridotta o nulla capacità di raggiungere l' orgasmo.

 

melania rizzoli

Cioè quando insorge la paralisi midollare a livello lombare, dall' esatto livello della lesione rachidea in giù, tutto resta paralizzato con perdita di ogni funzione fisiologica, non solo muscolare ed ossea, ma anche sensitiva e viscerale, ovvero genito-urinario ed anale, che vanno in incontinenza. Quando la sindrome paralitica interessa solo gli arti inferiori si chiama "paraplegia", ed a tutt' oggi non esiste una cura definitiva e completa per la paralisi causata dai danni al midollo spinale, perché, a differenza di molti neuroni cerebrali, le cellule midollari non si rigenerano, e solo nei casi in cui la lesione del midollo non è completa e netta, ma incompleta e marginale, si può verificare un recupero parziale delle funzioni andate perdute.

 

MANUEL BORTUZZO

Il midollo spinale umano infatti, le cui dimensioni sono all' incirca quelle di una matita, non è strutturalmente e neurologicamente sofisticato come il cervello, ma riceve da lui gli impulsi per le sue specifiche attività che invia ai nervi a lui deputati, e funziona in pratica come un filo elettrico, che quando viene reciso interrompe la conduzione della corrente, spegnendo per sempre la luce della vita attiva.

 

LE CURE I vari trattamenti riabilitativi, in caso di sezione midollare incompleta, consentono, nell' arco di molti mesi, un certo recupero delle funzioni motorie e sensoriali danneggiate, ma sono rarissimi i pazienti che si rimettono in piedi e tornano a camminare. Le lesioni del midollo spinale infatti, provocano quasi sempre una compromissione neurologica incurabile anche con il miglior trattamento possibile, ed è difficile per qualunque neurologo fare una previsione accurata della loro evoluzione.

 

Di certo una persona con una lesione incompleta del midollo avrà molte più possibilità di utilizzare le sue gambe di una persona con una grave e completa sezione nello stesso punto, e nessun intervento di micro-chirurgia è in grado di ricollegare le due parti lesionate, che lentamente si avviano verso il processo di cicatrizzazione. Il recupero parziale infatti, è in genere più veloce nei primi sei mesi, quando la ferita midollare non è ancora cicatrizzata, mentre dai nove mesi in poi dall' infortunio non è più possibile assistere ad alcun miglioramento.

MANUEL BORTUZZO DETTI

 

LA PROGNOSI La prognosi quindi varia ampiamente, tutto dipende da quanto materiale midollare sia andato distrutto ed in quale estensione, si può assistere alla ripresa completa fino alla paralisi irreversibile, e molte sono le complicanze che possono verificarsi a breve e lungo termine dopo l' infortunio, dalle piaghe da decubito alle infezioni, all' atrofia muscolare ed ossea. Riparare una lesione spinale è ancora un traguardo lontano, ed ogni tentativo scientifico di rigenerare i neuroni spinali nei midolli completamente recisi è andato fallito. Nelle lesioni parziali od incomplete oggi si tenta di utilizzare particolari cellule staminali estratte dal naso, cioè un auto-trapianto nel sito danneggiato di cellule presenti nel bulbo olfattivo, un metodo già sperimentato su ratti e cani affetti da paralisi spinale, che ha dato risultati incoraggianti.

 

Viene anche usata l' elettrostimolazione epidurale, una tecnica per rendere il midollo spinale più ricettivo ai pochi messaggi che ancora arrivano dal cervello, e che riescono a passare nella parte non recisa del tubo midollare, e nei pazienti con midollo non completamente strappato ha permesso di flettere nuovamente le dita dei piedi, caviglie e ginocchia, ma mai di riacquistare una deambulazione autonoma.

melania rizzoli

 

Tutta l' Italia in questi giorni si è stretta attorno a Manuel, infondendogli forza e coraggio, che il ragazzo ha dimostrato di avere, ma nessuna forza di volontà psicologica o di carattere è in grado di influire, riparare e guarire la sezione midollare, per cui l' unica speranza è che la sua lesione non sia completa, e che possa recuperare almeno in parte quello che una sera qualunque gli ha distrutto quel maledetto proiettile.

giletti con il papà di manuel bortuzzogiletti con il papà di manuel bortuzzo

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