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MA DAVVERO "LA STAMPA" AVEVA BISOGNO DEL TEMINO DA TERZA ELEMENTARE DI FEDERICA PELLEGRINI PER RACCONTARE LA MAGIA DELLE OLIMPIADI? LA CAMPIONISSIMA DEL NUOTO E MEMBRO CIO, A UN ANNO DAL VIA DI MILANO CORTINA 2026, CI INFLIGGE UNA BANALISSIMA CAMPIONATURA DI PENSIERINI SUI “PAESAGGI DA CARTOLINA”, “LE BELLEZZE ARCHITETTONICHE" E SUL CIBO "CHE È CALORE E ACCOGLIENZA” (E’ POSSEDUTA DALLA SINDROME DI GIORGIONE ORTO E CUCINA?) – A MILANO, CARA PELLEGRINI, SI DICE: 'OFELE’ FA EL TO MESTE’', OGNUNO FACCIA IL SUO MESTIERE. POI NON LAMENTIAMOCI SE I GIORNALI NON LI LEGGE PIU’ NESSUNO…
Federica Pellegrini per la Stampa - Estratti
Soltanto al pensiero mi viene la pelle d'oca.
Un anno fila via veloce, più di quanto si possa immaginare, come gli sci sulla neve o le lame dei pattini sul ghiaccio: manca davvero poco e i Giochi di Milano Cortina 2026 saranno realtà, non più un sogno lontano nella mente di ogni atleta. Adesso non c'è più tempo di scherzare, si fa davvero sul serio e bisogna fare gli ultimi aggiustamenti in vista di quello che accadrà tra dodici mesi esatti, quell'attimo, inseguito per un'intera carriera, in cui tutto dev'essere perfetto.
Una cosa è certa. Sarò molto invidiosa dei miei colleghi perché io, il privilegio di vivere un'Olimpiade in casa, non l'ho mai avuto. Pensare a che cosa sarà quest'evento per l'Italia è qualcosa di magico perché, anche se sono passati quasi sedici anni, ho ancora negli occhi e nel cuore il ricordo del mio Mondiale di nuoto a Roma, nell'estate del 2009. Quelle giornate rimarranno per sempre scolpite nella mia memoria, insieme al calore del pubblico, del nostro pubblico!
Sembra una vita fa, non c'erano i social, tutto era meno interattivo di oggi, però il tifo di quello stadio è un qualcosa che non scorderò mai: sono certa che qualunque ragazzo o ragazza che arriverà nel nostro Paese verrà travolto dalla passione italiana, non soltanto sui campi di gara, ma ovunque si trovi.
Il nostro spirito giovane, la nostra creatività, i paesaggi da cartolina, le bellezze architettoniche che attirano turisti da ogni angolo del pianeta e lo spettacolo maestoso delle montagne che tutto il mondo ci invidia. Non bastasse il calore delle persone, tutti vanno matti per il nostro cibo, che è esso stesso calore e accoglienza.
Sono molto orgogliosa che i Giochi di Milano Cortina 2026 abbiano fatto tesoro della riforma del Cio, chiamata Agenda 2020. È fantastico vedere gli importanti passi avanti fatti, ad esempio, sul tema donne e sport. Saranno i Giochi Invernali più gender-balanced della storia, con il 47% di partecipazione femminile e questo è un messaggio forte che sono felice di diffondere. Questi Giochi saranno unici anche nel modo in cui sono adattati al nostro territorio, proponendo località di spessore mondiale. Sarà una grande sfida, dilatata su tanti territori, ma ciascuno speciale per le sue peculiarità: gli atleti, infatti, potranno sfidarsi sul miglior campo di gara possibile della loro rispettiva disciplina, grazie alle eccellenze che il nostro territorio può offrire.
Intrecciando la prossima Olimpiade con la mia vita ritrovo tanti pezzetti di cuore, da Verona, in cui vivo da vent'anni e che ospiterà la Cerimonia di chiusura, fino a Livigno, quella che oramai considero la mia seconda casa, dove si affronteranno i giovani fenomeni del freestyle e dello snowboard. Da Milano alla Valtellina, da Cortina alla Val di Fiemme e su fino alla valle di Anterselva: la bellezza naturale delle Alpi italiane e delle Dolomiti, i nostri territori pieni di storia, saranno un palcoscenico unico per gli atleti di tutto il mondo, lasciando una legacy, una traccia sulla neve, per le generazioni future.
La neve e il ghiaccio non sono altro che un'altra forma dell'acqua, l'elemento che amo di più, quello in cui ho trascorso gran parte della mia vita e che occupa un posto speciale nel mio cuore. Così come ce l'ha la mia prima Olimpiade, ad Atene 2004, quando ho coronato il sogno di partecipare ai Giochi e, quasi senza rendermene conto, sono tornata a casa con una medaglia al collo.
Tutto passa sempre troppo in fretta e solamente adesso mi accorgo di quanto sono stati intensi quegli attimi che ho vissuto. Agli atleti che si preparano per Milano Cortina 2026 dico: «Godetevi ognuno di quei momenti fino in fondo». Per questo provo a immaginarmi come saranno le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali che torneranno nel nostro Paese vent'anni dopo Torino 2006.
A proposito, sapete qual è una delle cose più esaltanti che ho fatto da quando ho smesso di nuotare? Visto che sono testona e non volevo più limitarmi a guardare gli altri, a 34 anni ho pensato bene di imparare a sciare. È stato bellissimo e, inseguendo la padronanza di un nuovo gesto, ho provato una sensazione di libertà, velocità, realizzazione: un qualcosa che non sentivo da tantissimo tempo. Anch'io conto i giorni ai prossimi Giochi invernali e mi preparo a viverli da spettatrice e tifosa scatenata, quando non sarò presa dagli impegni istituzionali.
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Milano Cortina 2026 è un viaggio entusiasmante. Il mondo è cambiato moltissimo da quando, nel giugno del 2019, la nostra candidatura è stata premiata. Eppure, nessuno ha mai perso la speranza, trovando quella forza insita nell'italianità: noi, alla fine, ce la caviamo sempre. Per la prima volta, anch'io ho intrapreso un nuovo percorso personale e sto vivendo i Giochi dall'altra parte e, anche se non è stata sempre una passeggiata, a un anno dal cancelletto di partenza sono convinta che saranno fantastici.
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