CACCIA ALL’EBREO – POLEMICHE A LONDRA DOVE UN POLIZIOTTO HA MINACCIATO DI ARRESTARE UN CITTADINO BRITANNICO DI RELIGIONE EBRAICA NEI PRESSI DI UNA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINESI – L’UOMO, DIRETTORE DI CAMPAIGN AGAINST ANTISEMITISM, ERA USCITO DA UNA SINAGOGA E INDOSSAVA UNA KIPPAH QUANDO È STATO AVVICINATO DA UN AGENTE: “LEI È CHIARAMENTE UN EBREO, VERRÀ ARRESTATO SE NON SE NE VA DA QUI” – PAROLE CHE HANNO SCATENATO UN’ONDATA DI INDIGNAZIONE E PORTATO ALLA RICHIESTA DI DIMISSIONI DEL CAPO DI SCOTLAND YARD…
Estratto dell'articolo di Enrico Franceschini per www.repubblica.it
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“Lei è chiaramente un ebreo, verrà arrestato se non se ne va da qui”: con queste parole un poliziotto ha minacciato un cittadino britannico di religione ebraica che si trovava nei pressi di una recente manifestazione propalestinese nel centro della metropoli. L’uomo, Gideon Falter, direttore di Campaign Against Antisemitism, un’associazione contro l’antisemitismo, era appena uscito da una sinagoga e indossava il copricapo ebraico, quando è stato fermato, il 13 aprile, nel quartiere di Aldwich, in prossimità del passaggio di decine di migliaia di dimostranti che manifestavano per un cessate il fuoco a Gaza e contro Israele.
L’episodio ha suscitato indignate proteste da parte della comunità ebraica londinese e di numerosi esponenti politici, compreso Rishi Sunak: “Sono sconcertato”, dice il primo ministro.
Falter ha chiesto le dimissioni di Mark Rowley, capo di Scotland Yard. La polizia si è scusata, riconoscendo che il comportamento dell’agente era sbagliato e dichiarando: “Essere ebrei non va visto come una provocazione”.
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