a roma in zona colle oppio studenti di sinistra aggrediti da militanti di casapound

VIDEO! “NUN VE BASTA FINI’ SUI GIORNALI?”; “E A VOI NUN VE BASTA PIJA’ LE BOTTE, LEVA ’STO CAZZO DE TELEFONO” – A ROMA, IN ZONA COLLE OPPIO, DUE STUDENTI DI SINISTRA SONO STATI AGGREDITI DA MILITANTI DI CASAPOUND: CALCI, PUGNI E LA BANDIERA DI SINISTRA UNIVERSITARIA STRAPPATA - GLI INVESTIGATORI DELLA DIGOS HANNO IDENTIFICATO IL GRUPPO DEGLI AGGRESSORI GRAZIE AL FILMATO – IL SINDACO GUALTIERI: “SE QUALCUNO PENSA DI INTIMIDIRE CON LO SQUADRISMO DI MATRICE NEOFASCISTA HA CAPITO MALE” - VIDEO

A ROMA IN ZONA COLLE OPPIO STUDENTI DI SINISTRA AGGREDITI DA MILITANTI DI CASAPOUND

(ANSA) Calci e pugni anche quando uno di loro è caduto a terra. E poi quel gesto che è quasi una firma politica: la bandiera di Sinistra Universitaria strappata dalle mani così come il tentativo di sfilare la maglietta di Spin Time, l'occupazione nota perchè cara all'Elemosiniere del Vaticano. Ad essere aggrediti ieri sera, mentre tornavano dalla manifestazione in difesa della Costituzione a Piazza Santi Apostoli a Roma, alcuni studenti e studentesse della Rete degli studenti medi e di Sinistra Universitaria Sapienza.

 

La violenza si è consumata a Colle Oppio, una zona tradizionalmente cara anche all'estrema destra romana. Ed infatti le indagini della Digos hanno rapidamente portato ad identificare i responsabili dell'aggressione: si tratta di militanti di Casapound. Alla base del pestaggio esclusivamente il diverso orientamento politico.

 

A ROMA IN ZONA COLLE OPPIO STUDENTI DI SINISTRA AGGREDITI DA MILITANTI DI CASAPOUND

Già domani la Digos depositerà alla Procura un'informativa di reato a carico dei responsabili. "Mo gli rubo la bandiera": così è cominciata l'aggressione ai quattro studenti. Erano le 20.40 quando i ragazzi, che avevano al seguito una bandiera rossa della "Rete degli studenti medi", nel transitare nei pressi del pub "Cutty Sark", ritrovo abituale dei militanti del movimento di estrema destra CasaPound, sono stati brutalmente aggrediti da quattro persone che si sono impadronite della loro bandiera.

 

Uno degli aggrediti ha ripreso col proprio cellulare gli autori delle violenze mentre picchiavano gli studenti. Uno, in particolare, è stato preso a calci mentre era riverso a terra. Il filmato è stato consegnato alla polizia e gli investigatori della Digos hanno identificato il gruppo degli aggressori, di cui uno era stato già rintracciato dagli operatori delle volanti della Questura all'interno del pub. A causa delle violenze subite i giovani hanno dovuto far ricorso alle cure mediche.

 

A ROMA IN ZONA COLLE OPPIO STUDENTI DI SINISTRA AGGREDITI DA MILITANTI DI CASAPOUND

I ragazzi vittime del pestaggio avevano subito parlato di "aggressione di stampo neofascista" perché a Colle Oppio è attivo "un gruppo di estrema destra di ispirazione che si riunisce e organizza abitualmente attività nella sede un tempo del Movimento sociale italiano e che ora ha legami con Gioventù Nazionale, oggetto di una recente inchiesta di Fanpage". Ma Gioventù nazionale si è subito dissociata dai fatti dando la sua solidarietà ai ragazzi. "Ribadiamo la netta condanna a qualsiasi forma di violenza, la stessa condanna che vorremmo ci fosse nelle numerose occasioni nelle quali i nostri ragazzi vengono aggrediti, anche nelle scuole e nelle università", sottolinea il Presidente di Gioventù nazionale Roma, Francesco Todde.

A ROMA IN ZONA COLLE OPPIO STUDENTI DI SINISTRA AGGREDITI DA MILITANTI DI CASAPOUND

 

 Per gli studenti però l'aggressione "è la risposta alle denunce dei sindacati studenteschi dello squadrismo e fascismo" e si rivolgono "alle autorità competenti, nazionali e locali, in particolare al governo" perchè "questa aggressione è la dimostrazione che si prova a reprimere il dissenso". Solidale con i ragazzi anche il sindaco Gualtieri: "Roma non accetta alcuna forma di violenza e se qualcuno pensa di intimidire con lo squadrismo di matrice neofascista, tipico dei deboli e dei vigliacchi, ha capito male". Anpi e Cgil per domani hanno organizzato una manifestazione anche per esprimere "forte preoccupazione per il clima che si sta creando nel nostro Paese".

 

 

 

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