cane gatto

CANI E GATTI IN VACANZA? MEGLIO DI NO -  SPESSO UN VIAGGIO PUÒ ESSERE MOLTO STRESSANTE, SOPRATTUTTO PER GLI ANIMALI PIÙ ANZIANI – SE SI SCEGLIE UN HOTEL, GLI ESPERTI CONSIGLIANO DI ANDARE SEMPRE A VISITARLO CON BUON ANTICIPO, PER FARLA CONOSCERE ANCHE AL CANE O AL GATTO

Cristina Nadotti per la Repubblica

 

CANECANE

La maggior parte degli italiani che ha un animale domestico vuole portarlo con sé. Eppure, alla domanda specifica se cani e gatti stiano sempre meglio in vacanza con il padrone, gli esperti chiedono di interrogarsi se le ferie siano un momento di relax anche per i non umani.

 

Silvana Diverio, docente del Laboratorio di etologia e benessere animale dell' Università di Perugia, invita a non generalizzare e a spostare il punto di vista per valutare quali sono le reali esigenze di tutta la famiglia, cani e gatti compresi. «Soprattutto con animali anziani - sottolinea - un viaggio può essere molto stressante, sconsigliabile per soggetti cardiopatici o in condizioni di salute particolari. Inoltre troppo spesso si dà per scontato che a loro piaccia fare quel che facciamo noi: stare per ore su una spiaggia o camminare in luoghi sconosciuti, o in mezzo alla gente. Per noi è divertente, per loro può essere fonte di disagio».

 

Dimentichiamo infatti che sia per i cani che per i gatti esiste il senso del territorio, confini e abitudini radicati: «Dopo lo stato di salute - dice Diverio - la prima cosa da valutare è la durata del soggiorno. Se devono fare un lungo viaggio per rimanere in un ambiente nuovo per pochi giorni è probabile che li si sottoponga a un inutile stress.

 

CANE GATTOCANE GATTO

Certo, dipende dal loro carattere, da quanto sono abituati a seguirci e a relazionarsi con facilità con persone o animali, ma sconsiglio in ogni caso di portarli con sé in una vacanza itinerante».

 

Ultimo, ma tra i fattori più importanti, il luogo in cui si va in vacanza, sul quale bisogna informarsi con precisione prima di partire. Non è detto infatti che l' hotel o il villaggio turistico che ammette animali permetta poi di farli stare con voi ovunque, perciò al momento della prenotazione è bene chiedere quali sono i servizi dedicati e quali le restrizioni. Soprattutto per i gatti, bisogna fare attenzione:

CANECANE

 

«Se il micio è abituato a uscire da solo - avverte la professoressa Diverio - mai lasciarlo libero dal primo giorno perché potrebbe perdersi. Per aiutarlo ad ambientarsi si possono usare delle garze sterili da strofinare prima sul suo muso, in modo che si impregnino del suo odore, e da passare poi in diversi punti della nuova casa».

 

Viaggiare con un animale è un po' come viaggiare con un bambino, bisogna fargli fare soste spesso e portare i giochi o il cuscino su cui dorme sempre. Se poi si sceglie di lasciarli a casa, l' opzione migliore è accordarsi con qualcuno che il cane o il gatto conosce e che può prendersi cura di loro.

 

«Per il gatto meglio se il cat-sitter può andare a casa e passare qualche ora con lui oltre che assicurarsi che ci siano cibo e acqua.

gatto ?gatto ?

 

Questa opzione può funzionare anche con i cani, soprattutto se sono abituati a stare molto da soli in casa e comunque è bene fare l' inserimento, proprio come si fa con i piccoli all' asilo». Se invece si opta per una pensione, la veterinaria suggerisce di andare sempre a visitarla con buon anticipo, per farla conoscere anche al cane o al gatto.

 

«Una buona struttura - spiega Diverio - deve avere spazi e ambienti confortevoli, consentire all' animale di socializzare in sicurezza e assicurare esercizio fisico. Sono scontati cibo e acqua di qualità». Se si è scelto bene, il giudizio lo darà il vostro cane, che manifesterà irrequietezza o fastidio non appena vicino alla pensione.

 

IL CANE IN UFFICIO  IL CANE IN UFFICIO

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…