LA TRUFFA DI CAPODANNO - CHE STUPIDATA FESTEGGIARE A STUPINIGI: DUEMILA CAPODANNATI TORINESI STIPATI COME SARDINE, SENZA CIBO E SPUMANTE MA CON MUSICA A PALLA, TUTTO SENZA PERMESSI

Giuseppe Legato per "La Stampa"

Sulla carta doveva essere un cenone, organizzato per un centinaio di persone. Una festa senza musica da discoteca, ma - al massimo - con una lieta sinfonia di sottofondo. Tipo Vivaldi o Beethoven. Gran galà, insomma. Il tam tam sui social network prometteva una serata faraonica alla Palazzina di Caccia di Stupinigi con buffet per tutti «abbondante» e spumante «a fiumi». Costo dell'ingresso: 100 euro con consumazione, 40 senza.

Peccato che questa «serata» tra pochi intimi si sia trasformata in un super «veglione» di Capodanno. Totalmente illegale vista la piega che ha preso dalla mezzanotte in poi. E il motivo è semplice: gli organizzatori non avevano il placet dei vigili del fuoco (mai informati dell'evento), nessuna comunicazione è stata inoltrata alla commissione di vigilanza sui pubblici eventi.

Non c'è stato, nei giorni precedenti ai fatti, un sopralluogo della polizia municipale e nessuna delle forze dell'Ordine sapeva che cosa sarebbe successo lì, nella Reggia dei Savoia nata dal genio dell'architetto messinese Juvarra- la notte di Capodanno.
«L'unica nota - racconta il capitano Andrea Fabi, comandante dei carabinieri di Moncalieri - era stata inoltrata alla Siae, ma con una descrizione di cenone privato. Tutto quello che è avvenuto dopo è fuori da qualsiasi norma. E per mettere in piedi una cosa del genere sarebbe stata necessaria una lunga lista di prescrizioni che lì sono state evase». È così, a Stupinigi, sono arrivate duemila persone che avevano pagato il biglietto regolarmente e che si aspettavano ciò che era promesso nei depliant dell'evento.

All'ingresso - stranamente, ma mica tanto - i buttafuori non hanno lasciato nemmeno le matrici degli inviti acquistati. Gli ospiti paganti, in smoking e tirati quasi tutti a lucido per la notte da sogno - hanno trovato sale piene, «nessuno spazio nemmeno per camminare». E ancora: «cibo finito, riscaldamento assente e nessuna traccia dello spumante promesso». In cambio, i più fortunati si sono visti offrire un bicchiere di succo d'ananas.

È così che intorno a mezzanotte il centralino dei carabinieri di Nichelino è andato in tilt. Gli ospiti - inferociti - chiedevano l'aiuto dei militari: «Venite subito, qui ci hanno truffato tutti. Siamo stipati come sardine, non esiste buffet e ci sono centinaia di persone fuori al gelo». E lo scenario che si sono trovati davanti i primi militari arrivati a Stupinigi era proprio questo: un gigantesco «veglione» con musica house e commerciale sputata fuori da gigantesche casse a tutto volume. «Una festone che per le autorità di pubblica sicurezza - hanno scritto i carabinieri nel verbale di sopralluogo - non doveva esistere».

La festa non è stata interrotta «ma solo per motivi di ordine pubblico». Si temeva che la situazione potesse degenerare. A quel punto tra improperi - per usare un eufemismo - e minacce di denuncia, gli ospiti si sono messi in coda davanti alla pattuglia e hanno iniziato a lasciare nome, cognome e numero di documento. L'operazione è andata avanti fino alle 6,15 del mattino. La lista conta 1184 persone pronte a sporgere denuncia - da domani - nelle varie caserme di Torino e provincia.

Storia finita? Nemmeno per sogno. Perché in quelle cinque ore due squadre dei vigili del fuoco hanno iniziato a controllare la regolarità amministrativa della tensostruttura montata nel piazzale davanti alla Reggia, delle cucine e dei dipendenti. Risultato? Un record di omissioni: la cucina da campo non sarebbe stata a norma, i tubi del gas utilizzati per alimentare i fornelli erano scaduti e anche sul personale impiegato ci sarebbero state delle violazioni amministrative.

Un bluff gigantesco, insomma, che ha animato il pomeriggio di migliaia di persone sui social network. Su Facebook è nato un gruppo diventato presto un contenitore di accuse, uno sfogatoio pubblico. L'hanno chiamato: «Le vittime del Capodanno regale». La ditta che ha organizzato il veglione risulta intestata a un diciannovenne di Torino che adesso rischia pesantissime sanzioni amministrative (e pecuniarie) e una denuncia penale per «mancato avviso alle forze di pubblica sicurezza».

L'incasso della serata si attesterebbe attorno a 150 mila euro, ma i numeri - sul punto - sono ancora da quantificare con esattezza. È pronta una class action. Intanto, su alcuni profili, c'è anche qualcuno (dell'organizzazione?) che prova a difendere la serata di gala: «I problemi - scrivono - sono solo legati al catering insufficiente e la società a cui era stato assegnato risponderà in prima persona con una richiesta danni».

 

TENUTA DI CACCIA DI STUPINIGITENUTA DI CACCIA DI STUPINIGI

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...