george pell angelo becciu

"LA SEGRETERIA DI STATO, COMPRESO IL CARDINALE BECCIU, IMPEDÌ I CONTROLLI FINANZIARI. AVREMMO POTUTO EVITARE GLI SCANDALI" - IL CARDINALE GEORGE PELL LANCIA IL SASSOLONE CONTRO I SUOI NEMICI: "AVREMMO SALVATO TANTO, TANTI DENARI A LONDRA E IN ALTRI POSTI" - E POI SI GODE LA RIVINCITA DOPO L'ASSOLUZIONE NEL PROCESSO PER PEDOFILIA: "QUALCUNO HA PROVATO A INCASTRARMI? SAPPIAMO CHE DEL DENARO È ANDATO DAL VATICANO IN AUSTRALIA, DUE MILIONI E 230 MILA DOLLARI, MA FINORA NESSUNO HA SPIEGATO PERCHÉ…"

george pell

Gian Guido Vecchi per il "Corriere della Sera"

 

«Anche il cardinale Becciu diceva che il Revisore non aveva autorità di entrare in Segreteria di Stato. Questo era assolutamente falso. Era scritto che il Revisore aveva autorità, anche noi avevamo l'autorità di controllare come Segreteria per l'Economia. Ma c'era sempre resistenza. Se il Revisore o noi avessimo potuto entrare prima, avremmo salvato tanto, tanti denari a Londra e in altri posti».

 

papa francesco riceve george pell 1

Il cardinale australiano George Pell, 80 anni, misura le parole nel suo appartamento vicino a piazza San Pietro. Fino a giugno 2017 era il potente prefetto della Segreteria per l'Economia, incaricato di rendere trasparenti le finanze vaticane. Poi le accuse di pedofilia, il processo in Australia, la condanna in primo grado e tredici mesi di carcere fino all'assoluzione definitiva, l'anno scorso, prosciolto all'unanimità dall'Alta Corte australiana.

Oggi pomeriggio al Senato sarà presentato il suo libro Diario di prigionia (Cantagalli). Alla vigilia ha incontrato alcuni giornalisti.

 

george pell

Eminenza, durante il processo una donna le gridò: brucerai all'inferno. Cosa le direbbe se la vedesse ora?

«Le chiederei: che cosa ho fatto, quale peccato ho commesso? Del resto non era l'unica. Ricordo altri uomini, pieni di rabbia. Molto triste. Era un gruppo organizzato. Ho pensato: Dio mio».

 

Come sopportava un'accusa così infamante?

«Qual era l'alternativa?».

GEORGE PELL - DIARIO DI PRIGIONIA

 

Quando ha preso in mano la Segreteria dell'Economia, com'era la situazione?

«In qualche maniera i metodi erano ancora quelli del vecchio mondo. Noi abbiamo introdotto la metodologia di controllo che oggi tutto il mondo utilizza. Abbiamo scoperto un miliardo e 300 mila euro qua e là negli uffici. Abbiamo preparato per la prima volta un budget prima dell'inizio dell'anno finanziario. Sono cose fondamentali».

 

È vero che la Segreteria di Stato fece una forte opposizione ai controlli?

«Sì, questo è pubblico. Avevamo l'autorità di entrare ma ce lo hanno impedito».

 

Avreste salvato il Vaticano dal «buco» milionario?

«Forse non tutto, alcune cose erano iniziate prima, ma in qualche altra situazione lo abbiamo fatto. Il Santo Padre mi ha detto: lei aveva detto tante cose giuste».

Gerald Ridsdale e George Pell

 

Francesco ha parlato con lei della sua vicenda?

«Mi aveva mandato un messaggio di incoraggiamento, sono stato molto grato di questo. Quando sono tornato, mi ha ricevuto e abbiamo parlato 40-45 minuti. Era molto simpatico».

 

Perché è finito in carcere? Qualcuno può averla incastrata?

Giovanni Angelo Becciu

«Ci sono tante possibilità. Ovviamente la crisi degli abusi sessuali è stata grande, sia per i crimini sia per il modo in cui i vescovi l'hanno trattata. E poi nel mondo anglosassone ci sono le "guerre culturali", io sono un conservatore, l'opposizione più forte alla secolarizzazione viene da noi, e questo era un altro elemento di difficoltà... Alcuni parlano di una connessione possibile tra i problemi nel mondo delle finanze qui e i miei problemi in Australia, ma non abbiamo prove. Sappiamo che del denaro è andato dal Vaticano in Australia, due milioni e 230 mila dollari, ma finora nessuno ha spiegato perché».

 

giovanni angelo becciu papa francesco bergoglio

Si è sentito tradito?

«Non posso dire questo perché non ho prove di niente. Ma ho qualche domanda, che non ha risposta».

 

Che cosa pensa oggi del cardinale Becciu?

«Lui ha diritto a un giusto processo. Vedremo».

 

Come vive questo processo sugli scandali finanziari?

«Vanno avanti, ma piano piano. C'è qualche progresso. Non ho idea di come procederà, ma sappiamo come hanno perso un sacco di sterline a Londra e almeno questo è un progresso, qualcosa che c'è».

 

Sogna le notti in carcere?

MONSIGNOR ANGELO BECCIU

«No, mai. Non è stato un tempo bruttissimo, certamente un tempo duro. Ma non c'era ostilità particolare da parte dei poliziotti. Ero in isolamento. Gli ultimi quattro mesi era diverso, c'erano quattro uomini con me in cella ed erano molto simpatici, due erano musulmani».

 

Ora che programmi ha?

«Preghiera e penitenza. Passo il mio tempo metà qui e metà in Australia. Messe, qualche predica. Vedo tanta gente, scrivo, cerco di aiutare qualche vittima di abusi sessuali».

 

Tornasse indietro, riprenderebbe quel ruolo?

«Sarebbe difficile. Sono contento di non essere rientrato. Ma c'è ancora da fare».

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