attico bertone

CARDINAL MAMMONA - FILIPPO CECCARELLI: “BERTONE NON RISULTA NÉ INDAGATO, NÉ TESTIMONE, NÉ NIENTE PER LA STORIA DEL SUPER ATTICO. L'IMPRESSIONE È CHE L'INTERO AMBARADAN HA PRESO IL VIA PER COMPIACERE BERTONE ED È PROSEGUITO PER FARGLIELA PAGARE - E ORA IL PROCESSO SEMBRA INTENTATO CONTRO MAMMONA, L'IDOLO DELLA RICCHEZZA…”

BERTONE E BERGOGLIO c a ac d e a a c

Filippo Ceccarelli per “il Venerdì - la Repubblica”

 

Ricomincerà procedendo verso il suo esito e il suo destino il processo vaticano sull'atticone del cardinal Bertone, il cui ricco restyling venne effettuato - è l'accusa - con soldi, circa 400 mila euri, distratti dalla fondazione dell'ospedale pediatrico del Bambin Gesù.

 

ATTICO DI TARCISIO BERTONE

Si tratta di una vicenda intricata, ma in fondo pure abbastanza semplice; un po' anche triste e banale, però a suo modo grandiosa e perfino esemplare. Comunque una storia che si fa fatica a seguire nei suoi sviluppi esclusivamente giudiziari, a tal punto nebulosi e sfuggenti che Sua Eminenza Reverendissima, il quale tuttora vive asserragliato nel celebre doppio appartamento in cima a Palazzo San Carlo, non risulta né indagato, né testimone, né niente; però l' impressione è che l' intero ambaradan ha preso il via per compiacere Bertone, quindi è proseguito malamente per fargliela pagare, e nel frattempo lui ha già pagato, pure in senso venale dimostrando di aver speso del suo. Ma pazienza.

ATTICO DI TARCISIO BERTONE

 

Forse il fatto che sia rimasto formalmente estraneo a questo impiccio si deve all'idea, in parte illusoria, di tutelare il buon nome e il servizio reso alla Santa Sede da un principe della Chiesa, Segretario di Stato emerito. Ma siccome tutti gli uomini sono più o meno egualmente dei peccatori, al di là delle magagne e dei reati, delle condotte superbe e delle umane debolezze, il processo del mega-appartamento di lusso sembra piuttosto intentato contro Mammona, l' idolo della ricchezza e dello sfarzo, il demone dei quattrini che sporcano e si mangiano tutto, anche la migliore speranza di bontà, nel caso specifico quella a beneficio dei più piccoli in ospedale.

TARCISIO BERTONE

 

Ora, chi è stato molto dentro il potere soffre assai quando se ne ritrova fuori, né ci si può troppo facilmente abbandonare al pensiero che la pena di un uomo di Chiesa sia alleviata da vasti spazi di parquet scintillante, luminarie da design, eleganti soppalchi pedonali, musica in tutte le stanze, e forse nemmeno tanto da una cappellina gentilizia con mini sacrestia.

 

CARDINAL BERTONE PORTA AI MALATI DEL BAMBIN GESU IL RELIQUIARIO CON IL SANGUE DI GIOVANNI PAOLO II

Così, per quanto non rientri fra i compiti dei rubrichisti a contratto scagliare citazioni evangeliche (Mat 6,24: "Non potete servire a Dio e a Mammona"), ecco che tra le mille immagini che fanno sontuosa l'iconografia di Tarcisio Bertone - dal ritratto simil tizianesco sul trono d' oro allo scatto rubato nel "Trucco e Parrucco" di Porta a porta - si è scelta qui sotto una foto di Maurizio Brambatti.

 

Era l' autunno del 2011 e l' allora Segretario di Stato, in una piccola e toccante celebrazione, volle portare di persona ai piccoli ammalati del Bambin Gesù il reliquiario con il sangue di Giovanni Paolo II. Ecco, quel bacio di bimbi non vada sprecato - ma nemmeno la lezione per cui i soldi e il potere creano di solito un sacco di grane.

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