principe alberto principessa charlene monaco

MONTECARLO MEGLIO DI “BEAUTIFUL” – CHARLENE DI MONACO VUOLE DIVORZIARE DA ALBERTO, A MENO CHE LUI NON ACCETTI LE SUE CONDIZIONI - SECONDO LA RIVISTA “VOICE” LA PRINCIPESSA, TORNATA NEL PRINCIPATO DOPO MESI DI CONVALESCENZA IN UNA CLINICA SVIZZERA, AVREBBE DETTATO LE SUE CONDIZIONI AL MARITO: O LE PERMETTERÀ DI ANDARE A VIVERE LONTANA DA PALAZZO GRIMALDI (“È PIENO DI BRUTTI RICORDI”) O LEI ANDRÀ DA UN AVVOCATO – E PARE CHE LUI SIA…

Federica Bandirali per www.corriere.it

 

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La principessa Charlene è tornata nel Principato di Monaco sabato 12 marzo 2022: dopo lunghi mesi trascorsi in una clinica specializzata in riabilitazione in Svizzera, l’ex nuotatrice 44enne è tornata dal marito Alberto e dai figli Jacques e Gabriella. «D'accordo con i suoi medici e dato che la sua guarigione è sulla buona strada, medici e famiglia reale hanno concordato insieme che la Principessa Charlene può ora continuare la sua convalescenza nel Principato, con suo marito e i suoi figli » ha annunciato il Palazzo in un comunicato ufficiale.

 

charlene torna a monaco 6

Nonostante il suo ritorno, non si placano le voci sulla crisi matrimoniale con Alberto II. Le ultime indiscrezioni le ha riportate la rivista “Voici”: la principessa avrebbe parlato ad Alberto II, per la prima volta, di divorzio. Charlene, secondo quanto si legge, avrebbe detto che non lo chiederà solo se lui le consentirà di vivere lontano da Palazzo Grimaldi, che per lei rappresenta un luogo «pieno di brutti ricordi».

 

charlene torna a monaco 1

Charlene vorrebbe trasferirsi con i bambini sulle alture di Roc Agel, piccolo paradiso di vegetazione e giardini molto cara ai Grimaldi, e dove la principessa starebbe già trascorrendo i giorni di convalescenza dopo il rientro a Montecarlo. Un modo quasi per rimanere alla larga «dalle negatività del Palazzo» scrive “Voici” che conclude dicendo quanto possa essere «impossibile e impensabile pensare al divorzio. Lui è pronto a tutto pur di non arrivare a questo e lei lo sa benissimo».

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