“CHI PORTA IL FUMO? IO PORTO LA BIANCA, (LA COCAINA)” – STUPRO DI CAPODANNO: NELLE CHAT GLI ACCORDI PRESI DALLE NOVE RAGAZZE DEI PARIOLI PRIMA DELLA FESTA NELLA VILLETTA DI PRIMAVALLE – “VOGLIO LE CANNE”; “IO DA BEVE. L'IMPORTANTE È DE FUMA'” - IL PROBLEMA DEGLI STUPEFACENTI E LA DIFFIDENZA NEI CONFRONTI DEI RAGAZZI DI PRIMAVALLE – “LI PRENDIAMO PER CONTO NOSTRO, PERCHÉ SINCERAMENTE, MA CHI SO' QUESTI?”
GIULIO DE SANTIS per il Corriere della Sera - Roma
il party dello stupro di capodanno 1
Alcol e droga: ecco gli ingredienti indispensabili per divertirsi la notte di Capodanno secondo le nove ragazze, tutte minorenni, del «gruppo dei Parioli» ospiti del «gruppo di Primavalle» nella villetta dove la loro amica Sara (nome di fantasia) verrà stuprata. «Che volemo prende da bere? Io voglio le canne», asserisce Giulia, 16 anni, durante la conversazione in chat con le amiche.
«Io voglio da beve», irrompe Lara, anche lei 16 anni. «Idem, ma voglio pure le J» (termine che sta per canne, osserva il pm ndr ) ribatte Giulia, chiarendo cosa per lei sia prioritario, la droga, e cosa invece uno sfizio, gli alcolici. Intanto Michela, 15 anni, ride di gusto, come svela il suo «ahahaha» digitato in maiuscolo. Pensieri e idee che le tre adolescenti si scambiano alle 12,50 circa del 30 dicembre del 2020 nella chat Aimone, formata dalle nove ragazze e attiva per tutto il giorno, per prepararsi alla notte di San Silvestro.
Giulia, Lara e Michela, come gli altri nomi che delle iscritte, sono di fantasia. Sara, ospite di Martina, 15 anni, una delle ragazze del gruppo, non è iscritta. Circostanza che svela un legame attenuato con le parioline, invitate alla festa dai ragazzi di Primavalle, tra cui ci sarà Patrizio Ranieri, accusato insieme a due minorenni di violenza di gruppo su Sara.
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A mettere in contatto le comitive era stata giorni prima Carlotta, 16 anni. Quelli di Primavalle le impongono una regola: vogliono parioline, senza fidanzati. Nessuna di loro protesta. Il chiodo fisso delle parioline è un altro: il reperimento degli stupefacenti, come risulta chiaro alle 16,55 quando Martina interviene domandando a Carlotta e a Rosa, 14 anni: «Chi porta il fumo? Io porto la bianca» (cocaina secondo i carabinieri, ndr ).
Bastano sette secondi a Rosa per intervenire, desolata: «Il mio contatto ha finito tutto, ti prego». Martina la rassicura: «Ne ho due-tre (dosi per gli investigatori, ndr ). L'importante è de fuma'», afferma, chiarendo ancora una volta quale sia la priorità della serata.
Dove stanno andando, le nove ragazze lo sanno. Anche se certo non immaginano il modo drammatico in cui finirà la festa. Serena, 16 anni, riconosce nei ragazzi di Primavalle uno che avrebbe provato a stuprarla e così non vuole andare. La reazione delle amiche le lascia poco margine di decisione.
«Non hai capito, non abbiamo opzioni, te lo devi far andare bene», chiarisce Carlotta. «Avete rotto, ci dovemo accontenta'», insiste Laura, 16 anni. «Se te tocca, gli meniamo, l'ammazziamo, rissa», la rassicura Rosa, provocando una risata corale nel gruppo. Allora Serena si arrende, e senza farne un dramma: «Alloraannamo». I veri problemi con quelli di Primavalle sono altri. Il primo: «Non vogliono più di due ragazzi», dice Carlotta. Replica Rosa: «Allora due e basta, altrimenti stiamo a casa». L'altro sono gli stupefacenti, come nota Serena: «Li prendiamo per conto nostro, perché sinceramente, ma chi so' questi?».
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