PROVE PATINATE DI INCIUCIO – "CHI" SI PORTA AVANTI IL LAVORO E IL SETTIMANALE DI BERLUSCONI SCODELLA UN SERVIZIONE-ONE-ONE SU RENZI – CON LA SCUSA CHE LA FAMIGLIA SI È TRASFERITA A FIRENZE, ECCO ROMANTICHE FOTO FAMIGLIARI CON LUCE AL TRAMONTO SUL PONTE VECCHIO, IN SCOOTER, IN CHIESA COI FIGLI, A CHIACCHIERA CON UN BARISTA O IN CAMPO PER GIOCARE A TENNIS
Matteo Renzi, il “leader della porta accanto”. Matteo Renzi, “molto amato”. Matteo Renzi, in “pieno Obama style”. Non è Democratica, il giornale del Pd. Ma Chi, il settimanale di gossip più letto d’Italia, edito da Mondadori. A metà tra una rassicurante fiction di RaiUno e una fiaba della buonanotte dove il “bene vince sempre sul male”, Chi sfodera quasi una nuova Storia italiana, come quella che fu recapitata a tutti gli italiani – alcuni volenti, molti nolenti – prima delle elezioni politiche del 2001: era la biografia di Silvio Berlusconi in 125 pagine in cui si raccontavano le gesta del Cavaliere dalle palazzine milanesi alla televisione, dai trionfi sportivi con il Milan fino allo sbarco in politica. Carta patinata, testi e foto introvabili.
Su Chi cambia il soggetto, la protagonista è la famiglia Renzi. In pieno stile berlusconiano, “Matteo” si avvicina al popolo, perché vive come il popolo e sta in mezzo al popolo. Va in chiesa con i ragazzi la domenica, “si intrattiene con il barista della zona”, si ritaglia un’ora di tempo per giocare a tennis, insegna alla sede fiorentina della Stanford University (chissà se qualche studente regalerà alla rete un filmato con “tutti gli shish dell’ex premier”), gira in motorino per le strade di Firenze. Nelle foto, fatte come si deve, con tanto di luce al tramonto che rimbalza sul Ponte Vecchio a illuminare il volto di “Matteo”, si vedono anche i figli. Non pixelati, come la minore età vorrebbe se il servizio non fosse, in qualche modo, concordato.