CI SONO LE FEMMINISTE, PRESTO CHIAMATE UN'AMBULANZA! (E FATEJE PURE 'NA CERETTA) - ALCUNE SVALVOLATE DEL COLLETTIVO "NON UNA DI MENO" BALLANO DAVANTI A MONTECITORIO INDOSSANDO LA MASCHERA DI UN LOTTATORE DI WRESTLING PER PROTESTARE AL GRIDO "LO STATO OPPRESSORE, UN MASCHIO STUPRATORE" - STESSA SOLFA IN ARGENTINA, DOVE UN GRUPPO DI TURBO-FEMMINISTE, DIVERSAMENTE BELLE, DANZA CONTRO MUSK, TRUMP E MILEI - POLEMICHE PER IL CORTEO ORGANIZZATO A TORINO IL 25 NOVEMBRE SCORSO, DOVE GLI UOMINI SONO STATI ESCLUSI ("È UNA MANIFESTAZIONE PER UNIRE O PER DIVIDERE?")
La danza delle femministe argentine per esprimere la rabbia contro Elon Musk, Donald Trump e Javier Milei. pic.twitter.com/kvVPcfOQp5
— Leonardo Panetta (@LeonardoPanetta) November 28, 2024
Estratto dell’articolo di Mattia Aimola per www.corriere.it
«Perché dobbiamo escludere gli uomini dai primi cortei? Sappiamo tutti molto bene che esistono uomini etero femministi e altrettante donne sessiste. Non è forse così che alziamo barriere invece di costruire ponti? Qual è il senso di rispondere all'estremismo e alla violenza con altrettanto estremismo?».
Scrive così Camilla, una delle donne che, nelle ultime ore, ha commentato la pagina Instagram di Non una di Meno di Torino, il movimento transfemminista che da anni si batte contro ogni forma di violenza di genere. […]
Alle 19 partiranno due cortei separati, uno dal quartiere Aurora, l’altro da San Salvario, entrambi convergeranno su Piazza Castello. A questa prima fase, scrivono dal movimento, potranno partecipare solo «Donne, frocie e trans». Gli altri, invece, avranno la possibilità di aggiungersi solo dalle 20,30, nel centro città.
Non tutti, però, si sono trovati d’accordo su questa modalità che ha spaccato il mondo femminista torinese. «Scrivo - commenta Matilde - per esprimere il mio dissenso circa la vostra indicazione di non accogliere uomini cisgender alla manifestazione di oggi. Trovo che sia poco costruttivo e inesatto anche ai sensi della comunicazione e del consenso.
Oggi è la giornata contro la violenza di genere, esercitata da uomini che sono diversi da quelli che potrebbero scegliere di partecipare alla manifestazione di oggi. Il cambiamento passa anche dall’educazione degli uomini». Chiede lumi anche Paolo: «Qualcuno mi spiega perché gli uomini cissessuali non posso partecipare sin dall’inizio? È una manifestazione per unire o per dividere?». […]
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