fabio maria damato chiara ferragni

CHIARA FERRAGNI HA TROVATO IL CAPRO ESPIATORIO – L’INFLUENCER METTE ALLA PORTA FABIO MARIA DAMATO, IL MANAGER DEL GRUPPO CHE LASCIA LA GESTIONE DELLA SOCIETÀ: UN PASSAGGIO OBBLIGATO VISTO CHE POCHI GIORNI FA MARINA DI GUARDO, LA MADRE DELL’INFLUENCER, È ENTRATA IN AZIENDA CON UN RUOLO CHE ERA SOVRAPPONIBILE A QUELLO DI DAMATO. BRUTTA FINE PER IL PUGLIESE MAL SOPPORTATO DA FEDEZ: E' STATO SCARICATO ALLA PRIMA DIFFICOLTÀ...

Estratto dell'articolo di Mario Gerevini per www.corriere.it

 

fabio maria damato chiara ferragni

Fabio Maria Damato, il manager di punta del gruppo Ferragni, lascia la gestione delle società. Lo comunicano Fenice e TBS Crew in un a nota in cui si dice che «a partire dal 16 giugno 2024, Fabio Maria Damato cesserà dalla funzione di direttore generale e consigliere di entrambe le aziende per perseguire altre opportunità professionali. Il cambiamento fa parte di un percorso di rinnovamento aziendale».

 

Prima che il «Balocco-gate» mettesse in discussione l’adeguatezza dell’assetto manageriale di un gruppo cresciuto con grande velocità, Damato aveva assunto progressivamente un ruolo centrale nel sistema di gestione della galassia Ferragni.

fabio maria damato vestito da geri halliwell

È entrato nelle società operative con ruoli di primo piano, secondi solo alle deleghe dell’imprenditrice proprietaria. E la sua centralità è dimostrata dai poteri che fino a pochi giorni fa aveva nella cassaforte dell’influencer, la Sisterhood (100% Ferragni) a cui fa capo il piccolo impero centrato su due aziende soprattutto: Fenice e TBC Crew. […]

 

Un chiaro segnale che Chiara Ferragni volesse imprimere una svolta alla conduzione del gruppo è stata la nomina della madre, Marina Di Guardo, a direttore generale di fatto della Sisterhood, consegnandole gli stessi poteri gestionali che prima aveva Damato. E’ il riassetto (lento) che arriva a sei mesi dalla bufera pandori. Damato, oltre alla stessa Ferragni, è indagato per concorso in truffa aggravata nell’inchiesta sui pandori Balocco […]

fabio maria damato e chiara ferragni

 

Il manager fa parte dell’universo imprenditoriale della influencer dal 2017. Pugliese, di Barletta, ha studiato Economia aziendale alla Bocconi ma aveva già allora iniziato a scrivere di moda andando a seguire le sfilate. Nel suo account Instagram muscoli scolpiti, viaggi e interessi artistici sono gli ingredienti principali. Damato - in un Ted Talk proprio a Barletta- ha spiegato di aver conosciuto Ferragni «qualche anno prima, io ero giornalista e lei era agli esordi».

 

Quello del giornalista era un lavoro «che lo frustrava terribilmente», dice, mentre le colleghe gli consigliavano «di non mischiarsi alle blogger» come Chiara Ferragni, ancora poco considerate nel mondo della moda. Poi l’intuizione di lavorare insieme: «Insieme abbiamo deciso di fare rumore, abbiamo messo alla porta chi non credeva in noi».[…]

chiara ferragni con fabio maria damato fabio maria damato 17fabio maria damato con chiara ferragni chiara ferragni con fabio maria damato fabio maria damato e chiara ferragni 1fabio maria damato e chiara ferragni 3fabio maria damato e chiara ferragni 4fabio maria damato e chiara ferragni 5fabio maria damato 20fabio maria damato e chiara ferragni 6fabio maria damatofabio maria damato e chiara ferragni 7fabio maria damato 1fabio maria damato 2fabio maria damato 16fabio maria damato con chiara ferragni fabio maria damato 14ELODIE CHIARA FERRAGNI FRANCESCA MUGGERI DILETTA LEOTTA Manuele Mameli Fabio Maria Damatofabio maria damato con chiara ferragni 2fabio maria damato 15chiara ferragni fabio maria damato fabio maria damato 11fabio maria damato 10fabio maria damato 4fabio maria damato 12fabio maria damato 6fabio maria damato con chiara ferragni fabio maria damato 13fabio maria damato 7fabio maria damato in versione geri halliwell

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…