aereo fantasma putin

COSA CI FACEVA QUELL'AEREO FANTASMA SOPRA I CIELI DELL'EUROPA? - UN BIMOTORE CON IL TRANSISTOR SPENTO HA SORVOLATO SETTE PAESI VICINO ALLA RUSSIA: SCORTATO DAI CACCIA È ATTERRATO IN BULGARIA, MA A BORDO LA POLIZIA NON HA TROVATO NESSUNO - SECONDO I SERVIZI DI INTELLIGENCE È DECOLLATO L'8 GIUGNO DALLA LITUANIA CON A BORDO DUE PERSONE RUSSOFONE: C'È GIÀ CHI IPOTIZZA CHE SI TRATTI DI UN TEST DI PUTIN PER VALUTARE LE MISURE DI SICUREZZA E...

Da www.ilmessaggero.it

 

aereo fantasma sui cieli europei 3

Per una giornata ha sorvolato i cieli dell'Europa orientale ma non si è collegato a nessuna torre di controllo né ha comunicato con i radar. Rimane un mistero irrisolto quello dell'aereo fantasma che è decollato lo scorso 8 giugno dalla Lituania con a bordo due persone russofone.

 

Ha attraversato sette paesi Nato ed è atterrato in Bulgaria scortato - ma non abbattuto - da caccia militari ungheresi e romeni e non ha mai risposto ai segnali. All'atterraggio, quando la polizia di Sofia ha visionato il velivolo con il motore ancora caldo, non c'erano passeggeri.

 

aereo fantasma sui cieli europei 6

L'aereo fantasma era un bimotore Piper

L'aereo fantasma era un bimotore, un Piper PA-23–250-Aztec da sei posti. Il velivolo era stato acquistato in Lituania da due misteriosi clienti russofoni che avevano concluso in fretta l'affare, ha raccontato alla stampa il direttore dello scalo lituano di Nida, poco lontano dalla base russa di Kaliningrad (un enclave di territorio russo in piena Europa). Il pagamento è avvenuto tramite una società di comodo, rendendo irrintracciabili i veri acquirenti.

 

aereo fantasma sui cieli europei 5

La traiettoria dell'aereo pirata: ha sorvolato 7 stati europei

Dopo l'acquisto rimangono poche tracce della vicenda. Certo è che l'aereo è decollato dalla Lituania l'8 giugno scorso, con a bordo due passeggeri che parlavano russo. La società del traffico aereo locale conferma il decollo ma non può dare altri dettagli, non sono stati presentati piani di volo né richieste autorizzazioni.

 

Volando a bassa quota e con tutti i sistemi di segnalazione spenti, il Piper è sfuggito ai sistemi di controllo, ha sorvolato la Polonia ed è ricomparso nei radar in Slovacchia e in Ungheria.

 

aereo fantasma sui cieli europei 4

In Ungheria il primo atterraggio e l'inseguimento

In Ungheria nel pomeriggio avviene un primo atterraggio non autorizzato: i passeggeri scendono a fare rifornimento nello scalo di Hajdúszoboszló minacciando il personale della struttura e poi ripartono alle 17.30 circa.

 

Poi due caccia militari ungheresi lo intercettano e lo inseguono: vani i tentativi di mettersi in contatto con l'equipaggio, l'aereo non risponde. Dalla base di Fetesti prendono il volo anche i caccia statunitensi, poi quelli romeni. Gli aerei militari scortano dunque il misterioso volo, ma il trasponder resta spento e non ci sarà modo di mettersi in contatto con i due passeggeri.

 

aereo fantasma sui cieli europei 1

L'aereo viene localizzato in Serbia e successivamente, alle 19:09 in Bulgaria. Non scatta nessun allarme:  «In nessun momento l’aereo ha mostrato comportamenti ostili o ha costituito una minaccia alle infrastrutture civili e militari del Paese», ha detto alla stampa il ministro della difesa bulgaro, Dragomir Zakov. A Targovishte, in Bulgaria, l'aereo atterra. Ma quando la polizia arriva è tardi. Il motore è ancora caldo, ma a bordo non c'è più nessuno: i due piloti si sono dileguati.

 

aereo fantasma sui cieli europei 2

Provocazione o test contro la Nato?

I servizi segreti di tutta Europa sono al lavoro per capire cosa sia successo e l'identità dei due piloti. Tra gli esperti di sicurezza c'è chi rileva che è molto strano che gli aerei militari non abbiano agito contro il velivolo, che ha così potuto solcare i cieli di 7 paesi europei apparentemente indisturbato, proprio ora che l'allerta è alta a causa della guerra.

 

Resta il mistero sulle ragioni del volo: c'è già chi ipotizza che si tratti di un test russo per valutare le misure di sicurezza, la capacità di reazione e la "penetrabilità" dei cieli sopra i paesi membri della Nato.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA