alan bates vs the post office

LA TV CHE SERVE A QUALCOSA - CI VOLEVA UNO SCENEGGIATO TV PER RIABILITARE CENTINAIA DI DIPENDENTI DELLE POSTE INGLESI, ACCUSATI DI AVER FALSIFICATO I CONTI E RUBATO MIGLIAIA DI STERLINE: IN REALTÀ ERANO VITTIME DI ERRORI DI UN SISTEMA INFORMATICO DI CONTABILITÀ, MA LA VERITÀ È EMERSA ALLA CONCLUSIONE DEL PROGRAMMA “ALAN BATES VS THE POST OFFICE”, ANDATO IN ONDA DURANTE LE FESTE – IN VENTI ANNI I POVERI DIPENDENTI HANNO PERSO RISPARMI, CASE, FAMIGLIE E REPUTAZIONE, MA IL GOVERNO SI È SVEGLIATO SOLO ADESSO ANNUNCIANDO IL RISARCIMENTO DEGLI IMPIEGATI… - VIDEO

 

Estratto dell’articolo di Paola De Carolis per il "Corriere della Sera"

 

alan bates vs the post office 7

Uno scandalo che per 20 anni si è svolto in sordina finché uno sceneggiato televisivo ha portato la vicenda agli occhi e all’attenzione di tutti: centinaia di dipendenti delle poste — gestori di piccoli uffici postali in cittadine di provincia e località rurali — erano stati accusati dal 1999 al 2015 di aver falsificato i conti e rubato migliaia di sterline a testa, quando in realtà erano vittime di una serie di errori di un sistema informatico di contabilità. È gente che ha perso risparmi, case, famiglia, salute e reputazione e che solo ora intravede la possibilità di fare giustizia.

 

A pochi giorni dalla conclusione di Alan Bates vs The Post Office — andato in onda durante le feste sul piccolo schermo britannico — il premier Rishi Sunak ha annunciato ieri una legge ad hoc che possa esonerare e risarcire tutti coloro che negli anni sono stati processati e giudicati colpevoli in quello che ha definito «uno dei peggiori errori giudiziari nella storia della nostra nazione».

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[…]

L’annuncio di Sunak ha gratificato i dipendenti del Post Office, ma il premier non poteva fare altrimenti, tali sono la rabbia e il senso di ingiustizia percepiti in tutto il Regno Unito ora che uno sceneggiato ha infervorato la popolazione.

 

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Se negli anni diverse campagne e inchieste giornalistiche avevano stimolato solo un tiepido interesse, in seguito al programma televisivo più di un milione di persone ha firmato una petizione per chiedere che fosse revocato il titolo di Cbe, Commander of the British Empire, conferito nel 2019 a Paula Vennells, la donna che all’epoca era alla guida del Post Office. Due giorni fa Vennells ha annunciato che avrebbe rinunciato all’onorificenza, offrendo anche le proprie scuse per la vicenda. È chiaro, infatti, che fosse al corrente della verità. […] Il conto finale per il governo si preannuncia salato, se per le vittime si parla ora di un risarcimento di 600.000 sterline a testa.

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