ciro grillo

MA QUELLO A CIRO GRILLO È UN PROCESSO O UNO SHOW? – IN AULA, L’INSEGNANTE DI KITE SURF, A CUI PER PRIMO LA RAGAZZA ITALO-NORVEGESE AVEVA CONFESSATO IL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO SUBITO DA CIRO GRILLO E DA TRE SUOI AMICI, HA DENUNCIATO DI AVER RICEVUTO OFFERTE DI DENARO PER ANDARE IN TV E RACCONTARE TUTTO – E IL PROPRIETARIO DEL B&B CHE VIDE RIENTRARE LA GIOVANE LA MATTINA DOPO I FATTI SI È LASCIATO ANDARE A BATTUTACCE: “HO PENSATO CHE AVESSE PASSATO LA NOTTE IN GIRO E NE AVESSE PRESO…” – LA DIFESA TIRA FUORI UN TESTIMONE A SORPRESA: UN NICARAGUENSE ACCUSATO DI AVER STUPRATO LA STESSA RAGAZZA NEL 2018...

1 – PROCESSO GRILLO JR, IL TESTE ACCUSA I MEDIA

Giacomo Amadori per “La Verità”

 

ciro grillo

Battute da caserma, cortocircuiti istituzionali e testimoni che denunciano di aver ricevuto offerte di denaro per andare in tv. Nel processo di Tempio Pausania a Ciro Grillo & C. mercoledì scorso è entrato tutto questo. In più il collegio giudicante per la prima volta è sembrato perplesso per la gestione del dibattimento da parte dell'accusa che non ha ancora portato in aula a testimoniare le presunte vittime della violenza sessuale di gruppo, l'italo-norvegese S. e l'amica R.

 

Il presidente del collegio Marco Contu si è rivolto al capo degli inquirenti Gregorio Capasso più o meno in questi termini: «Procuratore il collegio a questo punto si chiede quando vuol sentire le persone offese». Capasso ha spiegato che per la prossima udienza ritiene più utile un confronto tra consulenti tecnici per la selezione del materiale informatico da utilizzare in vista dell'esame delle ragazze. Infatti dai cellulari è stato estratto circa un terabyte di messaggi e video. Un mare magnum difficile da gestire.

 

francesco corsiglia

Se passerà questa linea S. potrebbe essere ascoltata nell'udienza successiva, fissata in una data evocativa: l'8 marzo, festa della donna. Ma come sempre sarà un mercoledì e l'avvocato Dario Romano, il sostituto processuale della collega Giulia Bongiorno, senatore leghista e presidente della commissione giustizia di Palazzo Madama, ha fatto sapere che l'onorevole vorrebbe essere presente all'esame della sua assistita e ha chiesto per questo un'udienza straordinaria visto che il mercoledì è giornata di seduta della commissione.

 

Collegio e Procura si sono riservati di verificare i propri impegni prima di accogliere l'istanza. Noi ci permettiamo di evidenziare l'anomalia di un presidente di commissione Giustizia che chiede un'udienza straordinaria in un processo che riguarda il figlio di un avversario politico.

 

edoardo capitta

Ma il momento clou mercoledì è stata la testimonianza di Marco G., ex insegnante di kite di S. Il 17 luglio 2019, poche ore dopo la presunta violenza, aveva ricevuto dalla sua allieva alcuni messaggi audio (pubblicati in esclusiva sul nostro sito a luglio) riferiti agli eventi oggetto del processo. «No, Marco tranquillo, non ti preoccupare ehm ho fatto una cazzata, poi te la racconterò, eh, niente, cioè parliamo un attimo ehm mi serve un po' una dritta diciamo proprio cinque dita in faccia mi servono» aveva detto con voce squillante la ragazza.

 

Marco G. ha confermato quanto già dichiarato nel 2019 ai carabinieri e cioè che la descrizione degli eventi da parte della sua allieva gli era parsa «confusa e contraddittoria» e che aveva avuto la sensazione che S. si stesse «arrampicando sugli specchi» e che stesse cercando di «attirare l'attenzione». L'istruttore, due giorni fa, ha, però, aggiunto due particolari inediti: che la ragazza gli avrebbe parlato di dolori alle parti intime e che gli avrebbe riferito di essere stata costretta a bere vodka dopo essere stata afferrata per i capelli.

 

Ciro Grillo - ciroinstagram

Ma, al momento del controesame dei difensori, avrebbe fatto marcia indietro, spiegando che la verità era quella riferita ai carabinieri pochi giorni dopo i fatti. Gli altri ricordi sarebbero stati indotti da tutte le cose che aveva letto e sentito su giornali e tv.

 

A questo punto gli avvocati gli hanno chiesto di spiegare meglio il messaggio che aveva pubblicato su Facebook nei giorni di maggiore concitazione mediatica, allorquando aveva detto: «In questi giorni mi state continuando a proporre ospitate tv per chiarire, soldi, fama, lanciare messaggi. Non mi va tutto questo e ho deciso di fare questo video così è tutto gratis». Lui ha spiegato che c'era chi gli aveva proposto denaro, chi gli aveva promesso di farlo diventare famoso facendogli fare il testimonial di campagne antiviolenza e chi gli aveva teso un'imboscata con la telecamera nascosta in un parcheggio di un supermercato.

 

ciro grillo

Molto importanti anche le dichiarazioni dell'altra istruttrice, Francesca B., la quale ha descritto come funzioni il kitesurf, evidenziando la pericolosità di quello sport che richiede massima lucidità e forma fisica ottimale per essere praticato. Diversamente non conviene entrare in mare. Un concetto già espresso tre anni fa quando aveva dichiarato: «Escludo che la ragazza abbia manifestato comportamenti tipici di una persona sotto gli effetti di alcoolici, anche perché non le avrei consentito di iniziare la lezione».

 

La donna ha ammesso che anche lei non di rado esce dall'acqua con dei lividi sulla pelle. Una puntualizzazione da collegare agli ematomi riscontrati in ospedale sul corpo di S., che la ragazza ha giustificato con la violenza subita, ma che mercoledì il medico legale Vera Gloria Merelli ha confermato essere compatibili oltre che con un'aggressione anche con un'attività sportiva come il kite.

 

ciro grillo

La psicologa Laila Micci, che ha raccolto la denuncia e ha preso in cura S., ha assicurato che la ragazza non avrebbe ancora superato il trauma e starebbe «seguendo un percorso di sostegno psicologico». Ma la dichiarazione che ha causato più imbarazzo è quella del proprietario del bed and breakfast che ospitava le ragazze nella vacanza in Sardegna. Agli investigatori Daniele A. aveva detto che, quando vide le ragazze tornare con le scarpe con i tacchi in mano, «aveva avuto la sensazione che fossero entrambe felici».

 

ciro grillo

Il procuratore ha chiesto di spiegare meglio quella frase e il teste ha risposto che in realtà aveva usato un'espressione differente, «da italiano medio», di quelle che si utilizzano tra uomini «negli spogliatoi dei campi di calcio» e che i militari avevano addolcito. Infatti avrebbe detto testualmente: «Ho pensato che quelle due avessero passato la notte in giro e ne avessero preso».

 

Mercoledì ha parlato in aula uno degli imputati, Francesco Corsiglia, accusato del primo stupro singolo, a cui sarebbe seguito quello di gruppo, il quale ha dichiarato: «Innanzitutto mi scuso con tutti voi per non essere stato presente alle udienze precedenti. Già da prima di questa denuncia avevo chiesto ai miei genitori di sostenermi in un percorso di studi che difatti era ed è la mia passione.

 

foto di ciro grillo

Sto frequentando un corso di management nel settore turistico presso una prestigiosa università Svizzera con sedi anche in altre nazioni. Come previsto è molto impegnativa perché devo frequentare lezioni tutti i giorni e sostenere numerosi esami. La passione per questa materia mi aiuta a sostenere il peso di questa vicenda. Mi sento anche di dirvi che non ho commesso nessun reato, non ho commesso nessuna violenza nei confronti di questa ragazza». Invece nel secondo episodio non ero proprio presente, poiché al ritorno del Caffè degli artisti sono andato direttamente a dormire».

 

2 – PROCESSO PER STUPRO A CIRO GRILLO ED AI TRE AMICI, TESTIMONE IL NICARAGUENSE CHE AVREBBE VIOLENTATO SILVIA UN ANNO PRIMA

Estratto dell'articolo di Giuseppe Filetto per www.repubblica.it

 

il figlio di grillo

Dicono che sia un testimone-chiave. Che la sua deposizione potrebbe cambiare molto in questo processo - su Ciro Grillo ed i suoi tre amici genovesi Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria - per stupro nei confronti di Silvia (nome di fantasia), studentessa milanese di origini italo-norvegesi. "Perchè un caro amico di questa ragazza ha da raccontare un episodio accaduto proprio in Norvegia prima di quello del 17 luglio 2019 in Sardegna", dicono gli avvocati della difesa.

 

Parliamo dello studente David Enrique Obando, ventenne norvegese di origini nicaraguensi, figlio di un noto politico di Oslo. Sarà lui ad essere sentito come testimone in una delle prossime udienze. L'hanno chiesto gli avvocati Andrea Vernazza, Alessandro Vaccaro, Ernesto Monteverde, Gennaro Velle, Enrico Grillo, Mariano Mameli ed Antonella Cuccureddu. E il giudice di Tempio Pausania, dove si svolge il processo, l'ha concesso.

 

Edoardo Capitta e Vittorio Lauria

Obando ha da chiarire quanto Silvia (difesa dagli avvocati Giulia Bongiorno, senatrice della Lega, e Dario Romano) confidò al maestro di kitesurf Marco Grusovin qualche giorno dopo il presunto stupro avvenuto il 17 luglio del 2019 a Cala di Volpe, nella villetta in uso alla famiglia di Beppe Grillo, ad opera dei quattro giovani genovesi oggi imputati: "Questa non è la prima volta, mi era già accaduto in Norvegia", avrebbe detto la ragazza.

il video di ciro grillo e vittorio lauria con la ragazza che dorme 2

 

Silvia avrebbe subito una violenza sessuale nell'estate del 2018 da parte del nicaraguense mentre i due si trovavano in vacanza, in tenda. Grusovin lo ha ripetuto in aula, durante l'udienza di mercoledì scorso. Tant'è che adesso sia gli avvocati che il collegio giudicante vogliono sentire Obando.  

 

 

C'è di più: l'istruttore ha aggiunto: «La ragazza mi raccontò che aveva avuto un confronto con il suo amico dopo i fatti e che lui, mentre gli contestava l’abuso sessuale, era caduto dalle nuvole, dicendo che lo riteneva un rapporto consensuale. Perciò non l'aveva denunciato». Lo stesso Grusovin in aula ha precisato che quel racconto non gli era sembrato veritiero. […]

il video di ciro grillo e vittorio lauria con la ragazza che dorme 3vittorio lauria ciro grillovittorio lauria vittorio lauria scherza con la presunta vittima di stupro

 

 

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