enrico vanzina lisa vanzina lockdown all'italiana

“CODARDI DIETRO PROFILI FALSI” – LA FAIDA DEI VANZINA SI SPOSTA SULLE PAGINE DEL “CORRIERE”: MENTRE LISA CONTINUA A MENARE “LOCKDOWN ALL’ITALIANA” SUI SOCIAL, ENRICO RISPONDE SENZA MAI NOMINARLA – “NON È UN FILM CON LE INFERMIERE SCOSCIATE INSEGUITE DA EROTOMANI ASINTOMATICI. QUESTE NON SONO POLEMICHE SU DI ME, MA SUL DIRITTO DI ESISTERE DELLA COMMEDIA” – “MARTINA STELLA IN SHORTS SEXY? SI PUÒ DIRE CHE È BRUTTA LA LOCANDINA, NON IL FILM” –  “MIO FRATELLO CARLO È MORTO NEL GIRO DI SEI MESI, HO TOCCATO LA MORTE CON MANO. POSSO SCHERZARE SU...?”

Candida Morvillo per il "Corriere della sera"

 

LOCKDOWN ALL ITALIANA

«Enrico Vanzina, si aspettava tante polemiche per il suo «Lockdown all'italiana»?

«Ho un'età in cui posso sorridere delle critiche, noto, però, che chi spara sentenze parla di un film che va nelle sale il 15 ottobre e che nessuno ha ancora visto. Si sta dando la grancassa a pochi signori codardi dietro profili falsi, mentre il tema vero è il diritto alla commedia, che è sacrosanto. Queste non sono polemiche su di me, ma sul diritto di esistere della commedia».

 

Lisa e Carlo Vanzina

Quindi che cosa risponde a quelli che dicono che non si scherza su una tragedia che ha fatto 35 mila morti?

«Ma niente Hanno risposto già grandi firme, incluso Massimo Gramellini sul Corriere della Sera, spiegando che si tratta di una commedia sulla convivenza forzata, non di un film con le infermiere scosciate inseguite da erotomani asintomatici . Io, per ragioni anagrafiche e familiari, essendo anche figlio di Steno, sono fiero di far parte della commedia all'italiana, che è un vanto del nostro Paese e che, anche sotto la cappa delle guerre e della fame, ha sempre raccontato personaggi umani che mantengono debolezze e miserie».

 

Ci sarà pure un limite. Il suo qual è?

ENRICO VANZINA EZIO GREGGIO PAOLA MINACCIONI

«Il buon gusto. Per ogni cosa, bisogna vedere come la fai. Questo è un film buffo e spiritoso su tante situazioni paradossali da lockdown, ma soprattutto è un film rispettosissimo e malinconico, che mette a fuoco con delicatezza i problemi che abbiamo vissuto. Il film, dopo i titoli di testa, inizia con una didascalia. Questa: "Bisognerebbe tentare di essere felici, non fosse altro che per dare l'esempio". Firmato Jacques Prévert. Per dire che non è un cinepanettone. Parola orribile che non mi appartiene».

 

Lei parla di delicatezza. I critici non hanno trovato delicata la locandina con Martina Stella in shorts sexy a favore d'inquadratura.

«È in tenuta da ginnastica come tante giovani donne che in quarantena facevano palestra in casa. Quelle due coppie sul balcone sono la parodia esatta del nostro lockdown già circolata in tanti meme. C'è Ezio Greggio che fa smartworking in giacca e con sotto i boxer, c'è Paola Minaccioni che si agita per paura delle distanze, c'è Ricky Memphis che innaffia le piante col sanificatore. Si può dire che la locandina è brutta, ma non che il film non si doveva fare».

LOCKDOWN ALL ITALIANA

 

Guardando quell'immagine, alcuni hanno dedotto che sarà la solita storia della moglie rompiscatole e della giovane bellona sexy. E giù commenti...

«Invece, l'idea è quella di due coppie che a inizio film scoprono un tradimento, cacciano il partner, ma si ritrovano a doverci convivere per forza. Sono cose successe davvero e sulle quali tanti hanno già ironizzato in abbondanza. Non capisco lo scandalo e lo dico con leggerezza: io non drammatizzo mai nulla, figuriamoci certe questioni stupidamente ideologiche».

 

carlo e enrico vanzina

Hanno scritto anche che, se fosse stato di Bergamo e non di Roma, avrebbe avuto meno da scherzare.

«Mattia Feltri, che è bergamasco, ha scritto un pezzo spiegando che la pensa come me. Se fosse vietato ridere sulle tragedie, non avremmo avuto Il grande dittatore di Charlie Chaplin, La grande guerra di Mario Monicelli. Io, due anni fa, ho avuto mio fratello Carlo morto nel giro di sei mesi, ho toccato la morte con mano, ho scritto un libro sul senso della morte. Le pare che proprio io possa scherzare sulla morte?».

 

Per mesi, abbiamo detto «la bellezza ci salverà», invece «una risata ci salverà»?

«Tutti abbiamo subito limitazioni, tutti abbiamo riscoperto vecchi amici, le generazioni si sono riavvicinate, però, per una parte di popolazione, il lockdown ha amplificato certe piccole miserie. Di questo si parla. Io, con Medusa, mentre tanti chiacchieravano, ho lavorato e portato un film nei cinema che sono sul lastrico. Ho voluto offrire un messaggio positivo di ripartenza.

LOCKDOWN ALL ITALIANA

 

Scrivere e organizzare un film chiuso in casa non è stato facilissimo, girarlo a luglio con le nuove direttive Covid non è stato facilissimo. Perciò è un film piccolissimo, però verissimo, come se fosse un grande film, un lavoro del quale vado molto fiero».

 

 

IL ''LOCKDOWN ALL'ITALIANA'' SCATENA LA FAIDA FAMILIARE DEI VANZINA - LISA CONTRO ENRICO: ''CAVALCA NON SOLO LA MORTE DI MIO MARITO PER FARSI PUBBLICITÀ MA IL DOLORE DI MILIONI DI PERSONE TRAVOLTE DA UN DRAMMA EPOCALE'' - SI PUÒ SCHERZARE SUL COVID A PANDEMIA ANCORA IN CORSO? ECCO COSA NE PENSANO MATTIA FELTRI, ANTONELO PIROSO E FABRIZIO BIASIN

Lisa e Carlo VanzinaLisa Vanzina Lisa e Carlo Vanzina

enrico vanzina foto di baccoenrico vanzina foto mezzelani gmtenrico vanzina con la moglie federicaenrico vanzinaenrico vanzina foto di bacco

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