furto camion

BOTTINO RICCO MI CI FICCO – COLPO GROSSO A ROMA DOVE, DURANTE UN TRASLOCO, I LADRI HANNO RUBATO UNA COLLEZIONE DI NOVANTA QUADRI, TRA CUI TRE GUTTUSO, BORSETTE GRIFFATISSIME, SERVIZI DI CRISTALLERIA ANTICA E PELLICCE: IL TRASLOCATORE AVEVA LASCIATO GLI OGGETTI DENTRO IL CAMION PER UNA NOTTE, MA LA BANDA SI È PORTATO VIA IL MEZZO CON TUTTA LA REFURTIVA DEL VALORE DI MEZZO MILIONE DI EURO – VITTIMA DEL FURTO È UN TOP MANAGER 80ENNE CHE…

A. Mar. per "il Messaggero"

 

LADRO

Si sono portati via la collezione di novanta quadri, tra cui tre Guttuso, numerosi Cagli, Enotrio, Vespignani e Ziveri, quella delle borsette di coccodrillo, di Gucci e di Hermes, messe insieme da tre generazioni di donne, poi i mobili di antiquariato, pezzi scelti di fine 800, i servizi di cristalleria antica e i bicchieri Baccarat, montagne di argenteria preziosa, pellicce, libri rari, i vestiti, nonché tutta la posateria con cui la famiglia aveva apparecchiato la tavola nel corso degli anni per ricevimenti e banchetti a Roma e a Torino.

 

ladro gioielli

Il colpo gobbo ai danni dell'ottantenne top manager della Finanza, Mauro F., e di sua moglie, è andato in scena durante il trasloco che la coppia stava organizzando il 12 gennaio scorso dalla casa del Fleming a un altro appartamento, più piccolo, in zona San Pietro.

 

L'AZIONE Una volta caricati tutti gli oggetti sul camion, il traslocatore, in attesa di recarsi nella nuova destinazione il giorno successivo, ha parcheggiato il mezzo sotto la sua abitazione in via di Val Cannuta, usando l'accortezza di posizionare appena dietro la sua macchina come ostacolo e azionando il sistema antifurto satellitare. Ma a poco è servito. Anzi. Nella notte si è consumata l'incursione di una banda formata probabilmente da più uomini, specialisti del settore, che ha letteralmente spostato di peso la berlina, disinnescato l'allarme e rubato il camion intero con dentro i beni di Mauro e consorte.

ladro 1

 

Dell'accaduto è stata presentata denuncia al commissariato Aurelio. Il valore del bottino, a una prima stima, sfiora il mezzo milione di euro. Ma potrebbe anche salire. Difficile dare una esatta quotazione ai tanti dipinti d'autore. Affranto il traslocatore, italiano, già incaricato in passato dalla stessa famiglia di altre commissioni: «Sono pronto a ripagarvi tutto, sono costernato».

 

LA DELUSIONE La signora Patrizia, 76 anni, è delusa e amareggiata. «Quando mio marito e io siamo stati avvisati - racconta al telefono - ci è preso un accidente. Credevamo che il sofisticatissimo sistema di allarme di cui ci era stato parlato bastasse a proteggere i nostri beni, altrimenti ci saremmo organizzati diversamente e meglio. Devo dire, però, che nel traslocatore abbiamo fiducia, anche lui ha subito un danno enorme e si è messo alla disperata ricerca del camion da solo.

 

ladro furto casa

Ora l'idea che questi ladri la passino liscia mi fa rabbia». La famiglia ha un inventario dei quadri, con alcune delle foto, stilato anni fa dal dirigente e attraverso cui ora spera di potere rintracciare e recuperare almeno alcuni pezzi durante qualche tentativo di immetterli nel mercato illegale tra privati o delle aste. C'è un quadro a cui è molto legata. «Quello della prozia Marcella, che è ancora viva e oggi ha 102 anni. Ziveri che era un caro amico, l'ha voluta tratteggiare in una enorme tela. Un bellissimo dipinto davanti al quale quel mercoledì mattina, durante il trasloco, mi sono soffermata incantata», rivela Marzia, la figlia della coppia. I genitori, attualmente, sono a Torino e si stavano apprestando a tornare a vivere nella Capitale per esserle più vicini. Poi la brutta sorpresa.

 

ladro furto casa

«Quella mattina - aggiunge Marzia - c'erano personaggi strani, movimenti sospetti, sulla strada tanto che chiesi al portiere chi fossero. Lui si informò e mi disse che erano operai che stavano lavorando in zona». Le indagini della polizia sono solo all'inizio. In via Borgatti, al Fleming, non ci sono telecamere utili. Altre immagini gli agenti le stanno cercando sulle strade a ridosso e nella zona di Val Cannuta.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…