sesso preistoria

COM’ERA IL SESSO NELLA PREISTORIA? LIBERO E SENZA STRESS, COME QUELLO DELLE SCIMMIE BONOBO - IL MODELLO DELLA FAMIGLIOLA MONOGAMICA TIPO “FLINTSTONES” E’ UNA PATACCA: ERA UN MONDO PROMISCUO E PANSESSUALE

Christopher Ryan e Cacilda Jetha - In principio era il sessoChristopher Ryan e Cacilda Jetha - In principio era il sesso

Arianna Boria per http://ilpiccolo.gelocal.it

 

I Flintstone, quella perfetta famiglia di antenati felicemente monogamica, non esiste. Anzi, la “flintstonizzazione” del mondo preistorico, cara a molti studiosi, è un’autentica contraffazione. Prendiamo i bonobo, scimmie antropomorfe geneticamente molto simili all’homo sapiens sapiens, che vivono nel cuore della giungla in un paese travagliato come il Congo e per questa loro inaccessibilità sono stati tra gli ultimi mammiferi studiati nel loro habitat naturale.

 

Per i bonobo, a differenza degli aggressivi babbuini, sempre in lotta per il potere, lo stress non è un problema. Femmine in posizione preminente ma, soprattutto, poca guerra e molto sesso, passatempo quasi quotidiano e allegramente promiscuo.

 

Christopher Ryan e Cacilda JethaChristopher Ryan e Cacilda Jetha

Gli accoppiamenti servono ad allentare la tensione, a stimolare la condivisione del cibo durante i pasti, a favorire l’armonia negli spostamenti e a riaffermare l’amicizia nelle riunioni più agitate. Insomma, un fate l’amore non la guerra che si traduce in un modello di società matriarcale, pansessuale e pacifico, dove i maschi, pur sottomessi, non si trovano affatto male, anzi sembrano godersela molto di più rispetto ai colleghi scimpanzè e babbuini.

 

Christopher Ryan e Cacilda Jetha Christopher Ryan e Cacilda Jetha

Perchè allora c’è tanta resistenza nel mondo scientifico all’idea che gli ominidi godessero di bassi livelli di stress e di molta libertà sessuale? È vero quello che sostiene Hobbes che la vita umana nella preistoria era “solitaria, povera, repellente, brutale e breve”? È fondata la teoria dell’«evoluzione sessuale» di Darwin, secondo cui i maschi lottano tra loro per accaparrarsi la femmina passiva e fertile, in un contesto così competitivo da scoraggiare qualsiasi libertà sessuale?

 

Per Christopher Ryan e Cacilda Jethá, due studiosi statunitensi - lui esperto in sciamanesimo ed etnobotanica, lei, medico, in comportamenti sessuali, tra loro sposati - queste teorie fanno acqua da tutte le parti e muovono da un fraintendimento: ricondurre il matrimonio alle prime forme sociali e la monogamia a pratica seguita perfino nelle relazioni delle scimmie antropomorfe.

FAMIGLIA E SESSO NELLA PREISTORIAFAMIGLIA E SESSO NELLA PREISTORIA

 

Non c’è da stupirsi, dunque, che il loro “In principio era il sesso. Come ci accoppiamo, ci lasciamo e viviamo l’amore oggi” (“Sex at Dawn”), poderoso ma ironico e scanzonato saggio sull’amore ai tempi dei progenitori, tanto infarcito di dati e citazioni quanto leggero e divulgativo, abbia gettato un sasso nella comunità scientifica americana, scatenando polemiche vivaci. Best seller del “New York Times” e tradotto in quindici lingue, esce in Italia con Odoya editore (euro 22,00, pagg. 383).

 

SESSO NELLA PREISTORIASESSO NELLA PREISTORIA

Fin dai tempi di Darwin ci è stato detto che nella nostra specie la monogamia è un istinto naturale. E allora perchè oggi il matrimonio è così pesantemente in crisi, perchè crescono divorzi e tradimenti, perchè l’abitudine e la noia uccidono la libido? E perchè nei matrimoni longevi sono spesso gli interessi economici e la stabilità per la prole a far da collante, sacrificando qualsiasi stimolo erotico?

 

Il punto di partenza di Ryan e Jethà sono gli errori di Darwin che, con la sua opera brillante, avrebbe, suo malgrado, conferito una patina scientifica “a ciò che è essenzialmente un pregiudizio antierotico”. Quando, nel 1859, fu pubblicata “L’origine della specie”, la preistoria - dicono gli autori - era pressochè sconosciuta, gli studi sui primati agli inizi e le conoscenze sui 200mila anni in cui persone anatomicamente moderne vivevano senza agricoltura e scrittura, limitate agli insegnamenti della chiesa.

 

CHARLES DARWIN jpegCHARLES DARWIN jpeg

Non c’è da meravigliarsi, dunque, che Darwin, pur geniale, descrivesse come “naturale” e “inevitabile” l’incontro tra un maschio alfa e una femmina riservata e riottosa, pronta a concedere i suoi favori sessuali in cambio di stabilità economica e affettiva per sè e i figli (la triste scienza dell’«economia sessuale») e a congiungersi col compagno solo a fini riproduttivi.

 

Una concezione perfetta per l’ipocrita società vittoriana, dove - scrive l’autore de “La donna del tenente francese”, John Fowles - «si sosteneva all’unanimità che le donne non hanno orgasmo e si insegnava a ogni prostituta come simularlo». Il filosofo Schopenhauer sintetizzava: «Nella sola Londra ci sono 80mila prostitute; che altro non sono, queste, se non sacrifici offerti sull’altare della monogamia?».

 

I DILDO DELLA PREISTORIAI DILDO DELLA PREISTORIA

Di quanto poco si sapesse all’epoca di sessualità femminile racconta il delizioso “Hysteria”, il film di Tanya Wexler del 2011, in cui la provvidenziale invenzione del vibratore salva tante insoddisfatte da una diagnosi frettolosa che poteva condurre anche all’isterectomia. Nel 1875 Lord Acton, storico e politico britannico, asseriva: «La maggioranza delle donne non è turbata da tensioni sessuali di alcun tipo (il che è un bene tanto per loro quanto per la società)».

 

SESSO NELLA PREISTORIASESSO NELLA PREISTORIA

Eppure in ogni cultura del mondo gli uomini si sono dati molto da fare per controllare questa inesistente libido: dai roghi delle streghe nel Medioevo alle cinture di castità, dal chador alle mutilazioni genitali femminili, per finire con le paternalistiche diagnosi mediche di isteria e ninfomania e col disprezzo sociale per le donne che vivono apertamente la loro sessualità. E adesso?

 

SESSO NELLA PREISTORIA SESSO NELLA PREISTORIA

«Dopo aver scritto un intero libro sul sesso - filosofeggiano Ryan e Jethà - ci piacerebbe puntualizzare in modo meno strutturato che la maggior parte di noi prende il sesso fin troppo sul serio: quando è solo sesso, non c’è altro da aggiungere. In quel caso, non è amore. Nè peccato. Nè patologia. Nè una buona ragione per distruggere una famiglia altrimenti felice». Insomma, concludono: un ragionevole rilassamento nel moralismo dei codici sociali che rendesse l’appagamento sessuale più facilmente disponibile, lo farebbe diventare anche meno problematico.

 

Per dirla con Goethe «l’amore è una cosa ideale, il matrimonio una cosa reale». E «la confusione del reale con l’ideale non resta mai impunita». Non dobbiamo quindi per forza insistere su una visione “ideale” del matrimonio fondata sulla fedeltà sessuale duratura a una sola persona («che la maggior parte di noi alla fine capisce essere altamente utopica», perchè la passione se ne va col tempo), nè lasciare il partner infedele, distruggendo così l’unione e la serenità dei figli.

SESSO NELLA PREISTORIA  SESSO NELLA PREISTORIA

 

L’antropologa Sarah Hrdy prospetta un approccio più tollerante: «A partire da Darwin - scrive - abbiamo dato per scontato che gli umani si sono evoluti all’interno di famiglie dove una madre faceva affidamento su un solo maschio per tirare su la prole in un nucleo familiare; eppure la diversità degli assetti familiari umani si comprende meglio presumendo che i nostri antenati si siano evoluti come allevatori cooperativi».

 

Tornando ai bonobo, la “cooperazione” favorisce la rilassatezza individuale e l’armonia della comunità. Per le coppie di oggi, gli autori suggeriscono - forse davvero un po’ utopisticamente - una franca conversazione su uno dei territori in cui per uomini e donne sarà sempre difficile comprendersi a vicenda: il desiderio sessuale. Molte donne troveranno difficile accettare che gli uomini dissocino con tanta facilità piacere sessuale e intimità emotiva, e altrettanti uomini faranno fatica a capire perchè queste due sfere siano spesso così interconnesse per le donne.

 

SESSO NELLA PREISTORIA   SESSO NELLA PREISTORIA

«Ma se abbiamo fiducia - concludono Ryan e Jethà - possiamo lottare per cercare di accettare perfino quello che non capiamo». Dopo i Flintstone, però, gli autori distruggono un altro mito. Ricordate le tenere famigliole de “La marcia dei pinguini”, il documentario campione di incassi nel 2005? Nell’attitudine al sacrificio per la prole e l’uno verso l’altro, molti spettatori hanno visto un riflesso della propria vita matrimoniale, sentendosi prendere da una sentimento di “antropomorfica fratellanza” verso i simpatici uccelli acquatici sferzati dalle bufere dell’Antartico.

 

Quell’esempio ideale di monogamia, però, dura solo fino a che i piccoli hanno imparato a nuotare: poco meno di un anno. Dopodichè mamma e papà, con un divorzio rapido e indolore, tornano in pista, o meglio, sul ghiaccio. Vivono in genere trent’anni, durante i quali questi “genitori modello” formano almeno due dozzine di famiglie.

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…