COME PROCEDE LA PANDEMIA IN TUTTO IL MONDO? – IN RUSSIA, DOVE SOLO IL 40% DEI MAGGIORENNI E' VACCINATO, SI VIAGGIA SU UNA MEDIA DI 40 MILA CONTAGI E 1.000 DECESSI AL GIORNO E DAL 28 OTTOBRE AL 7 NOVEMBRE CHIUDERANNO SCUOLE, NEGOZI, UFFICI E FABBRICHE – IN GRAN BRETAGNA CI SONO PICCOLI SEGNALI DI RALLENTAMENTO, MA BISOGNA SPINGERE CON LA CAMPAGNA VACCINALE – IN FRANCIA HANNO APERTO ALLA TERZA DOSE E SONO OTTIMISTI CHE PRESTO IL VIRUS POSSA DIVENTARE ENDEMICO – LA SITUAZIONE NEGLI ALTRI PAESI…
CONTAGI IN CRESCITA IN TUTTA L'EUROPA
putin visita ospedale pazienti covid19 9
Alessandra Muglia per il “Corriere della Sera”
Passata l'estate, da Mosca a Londra il Covid è tornato a fare paura. I casi sono in ripresa in quasi tutti i Paesi europei, soprattutto in quelli dell'Est dove le vaccinazioni procedono a rilento. A fare la differenza negli effetti di questa nuova ondata è proprio il diverso livello raggiunto dalle campagne di immunizzazione: negli stati più avanti, come Italia e Francia, il virus ha ripreso a circolare ma è sotto controllo.
Dilaga invece, con casi critici e letali, in Russia e in molti Paesi dell'area ex sovietica, dove la mancanza di fiducia nelle istituzioni pubbliche dopo decenni di regime comunista ha alimentato lo scetticismo verso le dosi.
Ma il Covid sta mettendo alla prova anche la Gran Bretagna, complice la linea del «liberi tutti» del premier Boris Johnson, soltanto ora messa in discussione, considerata la relativamente ampia fascia di ragazzi non vaccinati: non a caso a Londra e dintorni i contagi sono stati trainati dagli under 18 (anche se ieri ci sono stati dei piccoli segnali di fiducia).
Dinamica simile in Olanda, che ha uno dei tassi di infezione in più rapida crescita in Europa: a settembre sono state eliminate quasi tutte le restrizioni, incluso il distanziamento.
STATI UNITI, POSITIVI DIMEZZATI RISPETTO A 2 MESI FA
Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”
Negli Stati Uniti la curva dei contagi è in discesa rispetto al picco raggiunto a settembre, nel pieno della variante Delta. I casi giornalieri sono circa 73 mila, la metà rispetto a un mese fa.
Ma è un livello pari a quello dell'ottobre 2020, quando non erano disponibili i vaccini. Stessa dinamica per il numero dei morti, (circa 1.500 al giorno) e per i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 14.900. Sono più o meno gli stessi numeri registrati nell'autunno scorso. La percentuale nazionale dei pienamente vaccinati è pari al 57%. Sulle due coste la quota oscilla tra il 60 e il 70%. Ma nel Sud precipita al 44-48%.
PRIMI, PICCOLI SEGNALI DI UN RALLENTAMENTO
Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”
la Gran Bretagna sembra aver invertito la tendenza: ieri si sono registrati 36.657 nuovi casi, in calo del 25% rispetto a una settimana prima. E sempre ieri i decessi segnalati sono stati 38, in calo del 16% rispetto a lunedì scorso.
La media dell'ultima settimana è adesso di 45.100 contagi al giorno e 135 decessi. In ospedale ci sono 8.239 pazienti ricoverati per coronavirus, ma solo il 20% dei letti in terapia intensiva è occupato da malati di Covid-19. Al momento l'86% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 79% risulta completamente immunizzato.
CASI SOTTO CONTROLLO: RICHIAMI AGLI ANZIANI
Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
Una quinta, piccola ondata, forse legata al rilassamento della popolazione quanto alla dose di richiamo del vaccino e ai «gesti barriera». È quella che potrebbe prodursi in Francia, dove ieri il ministro Veran ha lanciato una campagna di richiamo per gli anziani e le persone a rischio.
I francesi over 12 con vaccinazione completa sono l'86,2%, i nuovi casi sono 5.005 in 24 ore, 1.227 in più rispetto alla settimana precedente. Ma il presidente del consiglio d'orientamento sulle vaccinazioni, Alain Fischer, è ottimista: «Presto il virus potrebbe diventare endemico, cioè presente ma senza provocare infezioni severe».
MERKEL: NO ALL'OBBLIGO IL VIRUS TORNA A GIRARE
I.So. per il “Corriere della Sera”
Nell'ultima intervista da cancelliera, Angela Merkel ha insistito sull'importanza di «lasciare i tedeschi liberi di scegliere» se vaccinarsi. In effetti, il 66,2% della popolazione è vaccinato. Solo chi ha le «3g» ( geimpft, genesen, getestet, vaccinato, guarito, tampone ) può partecipare alla maggior parte delle occasioni di vita pubblica al chiuso, dai ristoranti alle visite in ospedale.
Sui mezzi pubblici vige l'obbligo di mascherina FFP2. Il virus però continua a circolare. La media dei contagi si attesta sui 13 mila al giorno (+57% rispetto a 15 giorni fa); la media dei morti attualmente è di 68 al giorno, l'11% in più di 15 giorni fa.
CHIUSE LE SCUOLE «È UNA CATASTROFE»
A.Mu. per il “Corriere della Sera”
In Romania, penultimo Paese Ue per numero di vaccinati, dilagano contagi e morti. I posti in terapia intensiva sono tutti occupati, il presidente Klaus Iohannis ha definito la situazione «una catastrofe» prima di annunciare le nuove, severe, restrizioni anti Covid, in vigore da ieri: scuole chiuse, obbligo di green pass anche nei centri commerciali, nei negozi e per uscire di notte.
Qui come in altri Paesi dell'area ex sovietica la mancanza di fiducia nelle istituzioni pubbliche dopo decenni di regime comunista ha alimentato lo scetticismo nei vaccini. Per la prima volta, però, si impennano gli immunizzati: sono passati in pochi giorni dal 30% al 40%.
MILLE MORTI AL GIORNO MOSCA CORRE AI RIPARI
Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera”
A maggio la Russia poteva ancora pensare che il peggio fosse passato. Ma poi, con il basso numero di vaccinati e la quasi totale assenza di misure restrittive, le cose sono precipitate. Sei mesi fa i nuovi casi erano 8.000 al giorno, con 330 morti e gli ospedali non più sotto pressione.
Saliti a 25.000 a luglio, erano poi scesi a 20.000 tra agosto e settembre. Quindi la ripresa vertiginosa con quasi 40.000 casi ieri. Idem i morti, ora ben oltre i 1.000 al giorno. E i vaccinati sono ancora pochi: solo il 40% dei maggiorenni. Ora Mosca corre ai ripari: dal 28 ottobre al 7 novembre chiude scuole, negozi, uffici e fabbriche.
PIONIERE DELLA 3ª DOSE ORA APRE AI TURISTI
D.F. per il “Corriere della Sera”
Dopo venti mesi di chiusura, i turisti posso tornare in Israele dalla settimana prossima. Non tutti: bisogna essere vaccinati o guariti e non possono essere passati più di sei mesi dalla seconda dose o dal certificato di recupero. Il Paese ha anticipato tutti gli altri sulla terza iniezione, disponibile fin dallo scorso agosto: i casi gravi (adesso 284) si sono dimezzati rispetto ad allora.
Resta la preoccupazione per il numero di non vaccinati (650 mila su 7 milioni che avrebbero potuto farlo) e per il milione di persone che ha saltato la terza dose. Il governo si prepara ad allargare la campagna ai bambini dai 5 ai 12 anni.