fabio cagnazzo - angelo vassallo

"CAGNAZZO È INAFFIDABILE, NON BISOGNA FREQUENTARLO, NON BISOGNA AVERCI NIENTE A CHE FARE" - LA CONFESSIONE DI ANGELO VASSALLO, SINDACO "PESCATORE" UCCISO A POLLICA NEL 2010, A UNA SUA STRETTA COLLABORATRICE - 14 ANNI DOPO IL COLONNELLO DEI CARABINIERI CAGNAZZO È STATO ARRESTATO CON L'ACCUSA DI AVER ARCHITETTATO, INSIEME AD ALTRE PERSONE, L'OMICIDIO DI VASSALLO - LA LITE TRA IL SINDACO E L'UFFICIALE DELL'ARMA, CHE ERA STATO RICHIAMATO PERCHÉ SI AGGIRAVA UBRIACO PER LE STRADE DI POLLICA; CAGNAZZO DISSE AL PRIMO CITTADINO: "PARLI PROPRIO TU CHE LA MERDA CE L’HAI IN FAMIGLIA"

Estratto dell'articolo di Vincenzo Iurillo per "Il Fatto Quotidiano"

 

ANGELO VASSALLO

Il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, aveva dei sospetti e forse dei timori sul colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, agli arresti dal 7 novembre per il suo omicidio. “Non bisogna frequentarlo, non bisogna parlarci, non bisogna averci niente a che fare. È inaffidabile”. Parole sue, del sindaco pescatore. Parole dette a una stretta collaboratrice, la vigile stagionale Annalisa Radano.

 

La signora Radano era una delle divise municipali con cui Vassallo organizzava le ronde antidroga nei locali notturni e sul porto di Acciaroli, alla ricerca della barca usata dai criminali, pochi giorni prima di essere ammazzato. Vassallo di lei si fidava: “Vi era un rapporto di particolare stima e considerazione nei miei confronti”, spiega Radano agli inquirenti di Salerno.

 

E così tra agosto e settembre 2010 la vigile era una delle pochissime persone con cui il sindaco cilentano si sentiva tranquillo, nei febbrili giorni in cui fece la ‘scoperta’ che sarebbe la ragione sottesa alla sua uccisione, avvenuta il 5 settembre 2010 con nove colpi di pistola. Il delitto servì a zittirlo, a impedirgli di denunciare di lì a poche ore quel traffico di droga gestito – secondo la Dda salernitana guidata da Giuseppe Borrelli – da imprenditori con agganci camorristici e da militari dell’Arma.

IL COLONNELLO FABIO CAGNAZZO

 

Vassallo, dopo averla vista parlare con Cagnazzo, suggerì alla poliziotta municipale di tenersi alla larga da lui. “Mi aveva espressamente riferito tutte le sue perplessità sul maggiore Cagnazzo, amico del carabiniere Luigi Molaro (che era una sorta di suo factotum, ndr), che io in quel periodo frequentavo... Anche per questo escludo di avere mai riferito a Molaro le preoccupazioni di Vassallo riguardo al traffico di stupefacenti”.

 

[...] Cagnazzo, assistito dall’avvocato Ilaria Criscuolo, ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia del Gip Annamaria Ferraiolo. L’ufficiale dell’Arma sta preparando la sua difesa in vista del Riesame non ancora fissato. Negli atti si fa riferimento anche agli scontri che quell’estate Vassallo ebbe con Cagnazzo, che era lì in vacanza.

 

L ASSASSINIO DI ANGELO VASSALLO

Ne parla il figlio del sindaco, Antonio Vassallo, in una mail inviata nel 2011 al procuratore di Salerno Franco Roberti (che fu il primo a iscrivere Cagnazzo nel registro degli indagati, ndr). “Le ricordo – scrisse Antonio Vassallo – che papà ebbe uno scontro verbale con Cagnazzo al quale addebitava comportamenti poco consoni alla funzione che rivestiva, anche di notte inoltrata camminava scalzo e ubriaco alzando la voce e creando sconcerto. In particolare, a seguito di comportamenti poco corretti di Giovanni Palladino (davanti al Bar La Lucciola) alla presenza del colonnello, mio padre li richiamò e questi (Cagnazzo, ndr) gli rispose in malo modo e soprattutto disse “parli proprio tu che la merda ce l’hai in famiglia”.

angelo vassallo 2omicidio di angelo vassallofabio cagnazzo 2angelo vassallo 3fabio cagnazzo 1angelo vassallo 4

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”