
CONVERSAZIONE CON SHIRLEY ZUSSMAN, LA SESSUOLOGA CENTENARIA CHE STUDIO’ CON I PIONIERI MASTERS E JOHNSON, AI QUALI SI ISPIRA LA SERIE TV “MASTERS OF SEX” - “LA VITA TECNOLOGICA DI OGGI STRESSA, HO PAZIENTE ESAUSTI PER FARE SESSO”
E’ nata cento anni fa, ma la terapista sessuale Shirley Zussman ancora lavora a New York City e ha le idee chiarissime sulla evoluzione (o involuzione) del sesso. E’ stata testimone di tutto, dalla legalizzazione dei contraccettivi all’epidemia di HIV fino all’esplosione del porno su internet. Negli anni Sessanta i suoi mentori furono i pionieri William Masters e Virginia Johnson (che hanno ispirato la serie tv “Masters of Sex”) mentre suo marito, ginecologo, praticò il primo aborto legale a New York.
nei sessanta ci fu una liberazione sessuale
E’ la persona più adatta a spiegare come sono cambiati i tempi: «Il concetto di tempo oggi è molto diverso. La gente è sempre indaffarata, fa tutto, vuole tutto, l’economia personale richiede troppo sforzo, per comprare case, per diventare dirigenti. Quando c’è tutta questa pressione, resta poca energia da dedicare all’altro. Ho pazienti esausti, noto in loro una quasi totale mancanza di desiderio».
negli anni sessanta si faceva tanto sesso occasionale
Al tempo in cui cominciò a lavorare la Zussman, la gente si vergognava a chiedere aiuto a un sessuologo. Chi arrivava al suo studio aveva nozioni di sesso superficiali, assunte dai giornali. Le pazienti erano soprattutto donne che non riuscivano ad avere orgasmi perché non conoscevano il proprio corpo, non sapevano in che modo potevano raggiungere il massimo del piacere.
la sessuologa centenaria shirley zussman
Man mano si avviò una rivoluzione sessuale, si sdoganò l’autoerotismo, nacque la pillola, si accettò l’idea che il rapporto non dovesse essere per forza finalizzato alla procreazione, grazie a Masters e Johnson lei stessa imparò che il punto non era rendere il sesso “glamour”, ma diventare un buon partner a letto. Il sesso non è quell’intervallo che parte con un’erezione e finisce con l’eiaculazione. E’ prima, durante e dopo.
i sessuologi masters and johnson
Anche negli anni Sessanta si faceva sesso occasionale, ma con qualche differenza, dice la Zussman: «All’epoca non era solo occasionale, ma convulso. Volevi che accadesse, lo cercavi come un folle quel piacere, era eccitante perché rivoluzionario. L’eccitazione si placò con l’aumento delle malattie trasmesse sessualmente e anche con la nascita di una nuova consapevolezza.
Il sesso non è l’unica cosa che si vuole dall’altro, c’è anche l’intimità, la complicità, la comprensione. Il sesso orale è sempre esistito, ma quando ero piccola io, e per molti anni a venire, non se ne parlava. Così come la pornografia, che esiste dall’era preistorica. E’ un bene che le persone esplorino le proprie fantasie, ma molti miei pazienti attuali non fanno che sedersi davanti al computer e guardare film porno on line, perdendo interesse verso la realtà, verso la ricerca di un partner in carne ed ossa. Si soddisfano solo con la masturbazione. I cellulari sono un’altra cosa che limitano i rapporti veri. C’è bisogno di toccarsi, non di digitare. In questa generazione manca il contatto fisico, non capisco come possano farne a meno».