UN BOSS PER AMICO - UNA COPPIA DI CAMPOBELLO DI MAZARA È STATA ARRESTATA PER AVER FAVORITO LA LATITANZA DI MATTEO MESSINA DENARO: EMANUELE BONAFEDE E LA MOGLIE LORENA LANCERI AVREBBERO OSPITATO IN CASA L’EX LATITANTE IN DIVERSE OCCASIONI – LEI, CHE NEI PIZZINI SI FIRMAVA CON IL NOME DI DILETTA, SCRIVEVA LETTERE D’AMORE AL BOSS DI CUI SI ERA PRESA CURA DOPO L’OPERAZIONE: “TU SEI IL REGALO DELLA MIA VITA” – IL ROLEX REGALATO AL FIGLIO DELLA COPPIA DA MMD, IL BOSS AL SUPERMERCATO E LA FALSA TESTIMONIANZA DEI DUE PER NASCONDERE I VERI RAPPORTI…
MAFIA: ARRESTATA COPPIA FAVOREGGIATORI DI MESSINA DENARO
(ANSA) - PALERMO, 16 MAR - Continuano le indagini sulla rete di complici che ha protetto la latitanza di Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros hanno arrestato oggi per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dal metodo mafioso Emanuele Bonafede, nipote del boss di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, e la moglie Lorena Ninfa Lanceri. L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall'aggiunto Paolo Guido e dai pm Piero Padova e Gianluca De Leo.
Secondo gli inquirenti, la coppia avrebbe ospitato "in via continuativa e per numerosi giorni", nella sua casa di Campobello di Mazara, il padrino all'epoca latitante. Abitualmente, dunque, il boss sarebbe andato a pranzo e a cena nell'appartamento dei due, entrando e uscendo indisturbato grazie ai controlli che i Bonafede svolgevano per scongiurare la presenza in zona delle forze dell'ordine. I coniugi - secondo i pm - avrebbero dunque fornito al boss "prolungata assistenza finalizzata al soddisfacimento delle sue esigenze personali e al mantenimento dello stato di latitanza".
lorena lanceri controlla la strada per matteo messina denaro 1
Lorena Lanceri, inoltre, secondo gli inquirenti, era inserita nel circuito di comunicazioni che ha consentito all'ex latitante di mantenere contatti con alcune persone a lui particolarmente care. Oltre a essere nipote del boss di Campobello, Emanuele Bonafede è fratello di Andrea Bonafede, arrestato nelle scorse settimane con l'accusa di aver fatto avere al capomafia le prescrizioni sanitarie compilate dal medico Alfonso Tumbarello, finito in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, ed è cugino di un altro Andrea Bonafede, il geometra di Campobello che ha prestato l'identità a Messina Denaro per consentirgli di sottoporsi alle terapie oncologiche.
MAFIA: DONNA ARRESTATA ERA LEGATA A MESSINA DENARO
(ANSA) - PALERMO, 16 MAR - Sarebbe stata molto legata a Matteo Messina Denaro Lorena Lanceri, arrestata oggi col marito Emanuele Bonafede per favoreggiamento del capomafia trapanese. Emerge dall'inchiesta dei carabinieri del Ros che ha portato in cella la coppia. I militari hanno trovato numerosi riscontri del rapporto tra il boss e la Lanceri. Messina Denaro, per nasconderne la vera identità, la chiamava Diletta.
Ma come hanno fatto i carabinieri a capire che Diletta era Lorena Lanceri? Tutto parte dalla testimonianza di una delle pazienti con cui Messina Denaro, ammalato di tumore, faceva la chemioterapia alla clinica La Maddalena di Palermo e che era diventata amica del boss. Sentita il 18 gennaio dai carabinieri, la testimone racconta che Messina Denaro, da lei conosciuto come Andrea Bonafede, le aveva detto di avere una storia con una ragazza di nome Diletta. Il finto Bonafede aveva anche messo in contatto le due donne tramite chat audio. La paziente le ha conservate e le consegna ai militari del Ros. "Ah c'è Diletta che ha il covid gliel'ho passato io si sta curando stiamo qua a casa assieme e Diletta ti saluta anzi ora te la passo per messaggio", si sente in una delle chat vocali che Messina Denaro manda all'amica e che i carabinieri ascoltano.
lorena lanceri controlla la strada per matteo messina denaro 2
Segue l'audio di Diletta inviato sempre alla paziente: "Io qua con la creatura (fa riferimento al boss) quello che mi sta facendo passare non solo mi ha trasmesso il covid però alla fine per lo meno mi fa ridere perché è simpatico". Durante la registrazione dei vocali (inviati tutti dal telefono di Messina Denaro), però il cellulare di Diletta riceve una chiamata. Nella registrazione delle conversazioni, poi ascoltata dagli investigatori, si sente lo squillo e la donna rispondere. L'analisi delle celle telefoniche svela ai militari l'identità di Diletta.
Nell'istante in cui le chat vocali vengono registrate e il cellulare della donna che è col boss riceve la chiamata i telefonini di Messina Denaro e della Lanceri agganciano le stesse celle. I due, evidentemente, sono insieme. E dunque Diletta è la Lanceri. Infine in alcuni messaggi che il padrino manda alla sorella Rosalia si comprende chiaramente quanto Diletta conti per lui. Raccontando le ore successive all'intervento chirurgico subito a maggio del 2021 il boss scrive: "ero tutto bagnato dal sudore, Diletta che lavò i miei indumenti li torceva ed uscivano gocce di acqua, era senza parole". "Nessun dubbio può quindi residuare sulla centralità del ruolo della donna - scrive il gip - per assicurare al latitante il più ampio conforto emotivo e relazionale - oltre a quello logistico e assistenziale".
MAFIA: DONNA A MESSINA DENARO, TU SEI REGALO DELLA MIA VITA
il pizzino del boss in cui parla del rolex regalato al figlio di emanuele bonafede
(ANSA) - PALERMO, 16 MAR - "Il bello nella mia vita è stato quello di incontrarti, come se il destino decidesse di farsi perdonare facendomi un regalo in grande stile. Quel regalo sei tu". Queste le parole scritte nel 2019 in un biglietto diretto a Matteo Messina Denaro da una donna che si firmava Diletta. Il biglietto, trovato a casa della sorella del boss Rosalia, si concludeva con "Sei un grande anche se non fossi MMD. Tua Diletta". Secondo gli investigatori il vero mittente della lettera sarebbe Lorena Lanceri, arrestata oggi col marito Emanuele Bonafede per favoreggiamento del capomafia. La donna nelle sue comunicazioni col boss avrebbe usato il nome in codice per celare la sua vera identità. "Penso che qualsiasi donna nell' averti accanto si senta speciale ma soprattutto tu riesci a far diventare il nulla gli altri uomini. - proseguiva - Con te mi sento protetta, mi fai stare bene, mi fai sorridere con le tue battute e adoro la tua ironia e la tua immensa conoscenza e intelligenza. Certo hai anche tanti difetti, la tua ostinata precisione .... ma chi ti ama, ama anche il tuo essere così. Lo sai, ti voglio bene e come dico sempre un bene che viene da dentro. Spero che la vita ti regali un po' di serenità e io farò di tutto per aiutarti".
MAFIA: IN VIDEO MESSINA DENARO ESCE DA CASA COPPIA ARRESTATA
(ANSA) - PALERMO, 16 MAR - Dopo la cattura del boss Messina Denaro, avvenuta il 16 gennaio scorso, Emanuele Bonafede e la moglie, arrestati oggi per favoreggiamento e procurata inosservanza della pena, sono andati dai carabinieri e hanno raccontato di aver visto in tv Messina Denaro e di aver riconosciuto in lui l'uomo che pochi mesi prima un familiare gli aveva presentato col nome di Francesco Salsi, medico in pensione. Ma la versione dei coniugi è stata smentita dai video registrati da una telecamera di sorveglianza installata vicino a un esercizio commerciale a pochi passi dalla loro abitazione a Campobello di Mazara.
LAURA BONAFEDE E MATTEO MESSINA DENARO AL SUPERMERCATO A CAMPOBELLO DI MAZARA
I video "coprivano" dalle 20.51 del 7 gennaio alle 21.12 del 23 gennaio 2023 e dunque anche i giorni immediatamente antecedenti alla cattura del boss. Dalle immagini emerge che Messina Denaro è andato ogni giorno nell'abitazione dei Bonafede a ora di pranzo e cena e si è trattenuto per numerose ore. Le videoriprese inoltre hanno spesso mostrato la presenza della macchina del latitante, una Giulietta Alfa Romeo, vicino alla casa dei due indagati. "
Si è trattato, del resto, di una ospitalità che ha senza dubbio avuto dei costi non irrilevanti per una famiglia non particolarmente benestante - si legge nella misura cautelare emessa dal gip - famiglia che quindi è del tutto irragionevole pensare che possa essersi assunta il pieno sostentamento di uno sconosciuto medico in pensione". Nelle immagini, infine, marito e moglie sono ripresi mentre escono di casa con fare circospetto per controllare la presenza di eventuali poliziotti o carabinieri e dare poi il via libera all'ospite che solo allora, sinceratosi che non ci fosse pericolo, lasciava l'abitazione.
MAFIA: MESSINA DENARO REGALÒ A FIGLIO ARRESTATI UN ROLEX
(ANSA) - PALERMO, 16 MAR - Si sarebbero conosciuti molti anni fa Matteo Messina Denaro, Emanuele Bonafede e Lorena Lanceri, marito e moglie arrestati oggi per favoreggiamento e procurata inosservanza della pena. Lo ritengono i carabinieri del Ros che non credono a quanto raccontato dalla coppia. Bonafede e la moglie hanno detto agli investigatori che il boss gli fu presentato da un familiare come un medico in pensione di nome Francesco Salsi e che la frequentazione con l'uomo sarebbe stata sporadica. Dalle indagini e dal materiale sequestrato a casa della coppia è venuto fuori, invece, che i due conoscevano Messina Denaro almeno dal 2017, anno in cui il capomafia fece da padrino di cresima al figlio dei Bonafede..
LA FIRMA DI MATTEO MESSINA DENARO SUL DOCUMENTO DEL ROS DOPO LA CATTURA
Sempre dalle indagini è emerso che Messina Denaro in quell'occasione diede alla coppia 6300 euro perché comprassero al ragazzo, per suo conto, un Rolex. La spesa è stata puntualmente appuntata in un pizzino in cui, in merito alle uscite del 2017, il boss scriveva: "6300 OROL". Il Rolex è stato recuperato a casa dei Bonafede e sequestrato. Le indagini hanno accertato che era stato comprato l'11 gennaio 2017 alla gioielleria Matranga di Palermo. La singolarità secondo gli inquirenti era che contrariamente alle regole della gioielleria, in quell'occasione non era stata compilata la scheda cliente e quindi non era possibile risalire all'acquirente.
MAFIA: IN FOTO MESSINA DENARO ALLA COOP PRIMA DELL'ARRESTO
(ANSA) - PALERMO, 16 MAR - C'era un rapporto epistolare "molto intenso" tra Matteo Messina Denaro e Laura Bonafede, figlia del boss di Campobello Leonardo Bonafede e moglie dell'ergastolano Salvatore Gentile. Emerge dall'indagine che oggi ha portato all'arresto di Emanuele Bonafede, nipote del capomafia, e della moglie Lorena Lanceri, accusati del favoreggiamento del capomafia. La scoperta nasce dal ritrovamento al padrino di Castelvetrano di una lettera-diario scritta da una persona che si firmava con lo pseudonimo di "cugino" per proteggere la sua vera identità e diretta a Messina Denaro.
matteo messina denaro bloccato nel traffico per le commemorazioni di capaci
In principio i carabinieri non sanno chi sia "cugino", ma poi scoprono un pizzino scritto il 14 gennaio, due giorni prima dell'arresto, dal boss stesso. Nel pizzino Messina Denaro risponde a un precedente messaggio di "cugino". "Ci siamo visti da vicino ed anche parlati. - scriveva il capomafia all'interlocutore - mi avrai trovato invecchiato e stanco (…) a me ha fatto piacere vederti e parlarti, cercavo di tenere la situazione sotto controllo ma non ho visto niente di pericoloso, certo c'è da vedere cosa ha pensato l'affetta-formaggi, perché a te ti conosce e sa che tipo sei, a me mi conosce di vista come cliente ma non sa nulla, certo ora che mi ha visto parlare con te sarà incuriosito di sapere chi sono.
"Il termine "affetta formaggi" insospettisce i militari che si ricordano che nel covo di Campobello di Messina Denaro c'era uno scontrino della Coop del 14 gennaio. A quel punto acquisiscono le immagini interne del negozio e vedono Messina Denaro davanti al banco dei salumi parlare con Laura Bonafede. E' la svolta nell'identificazione di "cugino" che fa rivalutare tutta la corrispondenza scoperta.
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