I BEBÈ TRATTATI COME OGGETTI, QUANDO CI SI STUFA SI BUTTANO - UNA COPPIA DI NOVARA È ANDATA IN UCRAINA PER FAR NASCERE PROPRIO FIGLIO CON LA MATERNITÀ SURROGATA UTILIZZANDO IL SEME DELL’UOMO. UNA VOLTA TORNATI, I DUE HANNO ABBANDONATO LA FIGLIA A UNA TATA – ORA L’UOMO (PADRE BIOLOGICO) SARÀ PROCESSATO PER ABBANDONO DI MINORE. LA DONNA, NON ESSENDO LA MAMMA, È STATA PROSCIOLTA…
Estratto da www.rainews.it
Sarà processato il mese prossimo il trentenne novarese che insieme alla moglie decise di concepire un figlio tramite maternità surrogata, il cosidetto “utero in affitto”. La moglie però è stata prosciolta. Nel 2020 la coppia novarese andò in Ucraina, dove la pratica è legale. Dopo il parto però ci ripensarono o forse temettero qualche inganno. Riconobbero la figlia ma la lasciarono ad una tata, retributa solo in un primo periodo, e tornarono in Italia da soli.
[...]. I coniugi novaresi ribadirono di non volerla tenere, avanzando anche dubbi sull'effettiva paternità della piccola, certificata però da test biologici. La piccola è poi stata affidata temporaneamente ad un'altra coppia piemontese in vista di un'adozione definitiva. [...]
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