andrea crisanti tamponi rapidi abbott

IL TEST CONTRO IL MURO – I TAMPONI RAPIDI FUNZIONANO DAVVERO? CRISANTI SGANCIA LA BOMBA: “I KIT DELLA ABBOTT NON RICONOSCONO TRE POSITIVI SU 10” - IL TEST “STANDARD Q COVID-19 AG”, SCELTO NEL LAZIO DAL BRACCIO DESTRO DI ZINGA, D’AMATO, HA UNA SENSIBILITÀ BASSISSIMA, DEL 21,95% INFERIORE A QUELLA DICHIARATA NEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO. E I FALSI NEGATIVI VANNO IN GIRO A INFETTARE…

Estratto dell’articolo di Andrea Tornago per “la Repubblica”

 

tamponi rapidi abbott 2

(…). Il siluro parte dal laboratorio di microbiologia e virologia dell' Università di Padova, diretto dal professor Andrea Crisanti, che il 21 ottobre scorso ha comunicato alla Regione Veneto i risultati di uno studio sul test rapido antigenico Abbott, condotto insieme al reparto malattie infettive e al pronto soccorso dell' ospedale di Padova.

 

ANDREA CRISANTI

Sovrapponendo i risultati dei tamponi rapidi con quelli di un tampone molecolare classico, eseguito contemporaneamente sugli stessi pazienti, sarebbero sfuggiti al vaglio dei nuovi test antigenici 18 infetti su 61, evidenziando «una sensibilità di circa il 70%, inferiore a quella dichiarata» dalla Abbott. In pratica, secondo Crisanti, con il test rapido 3 positivi su 10 potrebbero risultare negativi e continuare a diffondere l' infezione senza alcun controllo. Falsi negativi: i più pericolosi perché in grado potenzialmente di creare nuovi focolai di cui non si sa nulla.

 

tamponi rapidi abbott 3

Lo studio è stato condotto su una platea di 1593 pazienti e i risultati discordanti non riguardano solo soggetti con una bassa carica virale, rispetto ai quali è noto che i test rapidi avrebbero una scarsa sensibilità: «Tra i campioni risultati negativi al test antigenico - sottolinea Crisanti - vi sono ben 6 casi di pazienti con carica virale molto elevata», i famosi super-spreaders o comunque possibili super diffusori. Tanto che la virologia di Padova ha deciso «in autotutela di non emettere più referti negativi» basati su quei test rapidi.

 

Il Veneto è la Regione che più di tutte ha puntato sulla diagnostica antigenica rapida (…) e ora con un maxi appalto da 148 milioni di euro, sette regioni italiane hanno chiesto la fornitura di enormi quantità di test antigenici rapidi: oltre al Veneto, che coordina l' appalto, anche la Lombardia, l' Emilia-Romagna, il Lazio, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Trento. È ormai chiaro che la nuova strategia prevede l' impiego massiccio di test rapidi e un uso molto limitato dei tamponi.

maria rosaria capobianchi

 

(…) Anche nella Regione Lazio, dove i test antigenici sono ormai sdoganati, un documento dello Spallanzani getta dubbi ancora più gravi sull' efficacia dei tamponi rapidi, questa volta Sd Biosensor: il test "Standard Q Covid-19 Ag" ha riportato una sensibilità bassissima, del 21,95%, nettamente inferiore a quella dichiarati nel foglietto illustrativo del produttore, superiore all' 80%. Un altro test rapido, sempre Sd Biosensor, "Standard F Covid-19 Ag Fia" per lo Spallanzani avrebbe una precisione lievemente maggiore: il 47,12%. Sempre bassa.

 

standard f covid 19 ag fia 1

«Tutto dipende dall' uso che se ne fa - precisa Capobianchi, a capo della virologia dello Spallanzani - Se ci sfuggono soggetti con una carica virale bassa, che quindi pensiamo non trasmettano il virus, possiamo ritenerlo accettabile perché tanto non ci interessano ». Resta una domanda, girata all' assessore regionale alla Sanità Alessio D' Amato ma rimasta senza risposta: perché il Lazio si è affidato a test che nella migliore delle ipotesi si fanno sfuggire 5, se non addirittura 8 positivi su 10?

standard q covid 19 ag 1tamponi rapidi abbott 1standard q covid 19 agtamponi rapidi abbottstandard f covid 19 ag fiatamponi rapidi abbott 4

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...