
CORRI, ROBOT, CORRI – A PECHINO SI È SVOLTA LA PRIMA MEZZA MARATONA MISTA AL MONDO: ACCANTO AGLI UMANI HANNO CORSO 21 ROBOT UMANOIDI, TUTTI MADE IN CHINA – IL VINCITORE È STATO “TIANGONG ULTRA” DEL BEIJING INNOVATION CENTER OF HUMAN ROBOTICS, ARRIVATO AL TRAGUARDO IN 2 ORE E 40 MINUTI, UN TEMPO ANCORA MOLTO DISTANTE DA QUELLO DEI CORRIDORI IN CARNE E OSSA. MA L'AI IMPARA VELOCEMENTE – PECHINO: “NESSUNO IN OCCIDENTE È A QUESTO LIVELLO NELLO STUDIO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE” – VIDEO
Estratto dell’articlo di Giulia Zonca per “La Stampa”
MEZZA MARATONA CON ROBOT UMANOIDI A PECHINO
Ventuno chilometri e ventuno robot, non sono arrivati tutti al traguardo della mezza maratona di Pechino, ma ognuno è un’impronta digitale di quel futuro ancora tutto da decifrare.
Da una parte gli umani e dall’altra gli umanoidi e siamo ancora nella fase in cui quelli in carne, ossa e limiti allenano il gesto di chi si muove in leghe superleggere e microchip emozionali, ma questo è solo l’inizio.
La prima promettente volta che la Cina propone come assoluta avanguardia: «Nessuno in Occidente è a questo livello nello studio dell’intelligenza artificiale». Nessuno, oggi, vale quanto Tiangong Ultra: 2 ore 40 minuti e 42 secondi per tagliare il nastro all’arrivo e sembra fascinosamente ridicolo rispetto al vincitore tra gli esseri umani che ci ha messo meno della metà del tempo.
MEZZA MARATONA CON ROBOT UMANOIDI A PECHINO
Il recordman del mondo Jacob Kiplimo, ugandese, ha registrato quest’anno i 56 minuti e 42 secondi, la migliore di sempre tra le donne, l’etiope Letesenbet Gidey ha firmato nel 2021 un cronometro da 1 ora 02’52”. Insomma, la ferraglia al momento non è competitiva solo che impara in fretta.
L’obiettivo di questa specifica prova, corsa a E-Town, quartiere tecnologico della capitale cinese, non era essere veloci, piuttosto reggere perché l’algoritmo contemporaneo, per quanto evoluto, fatica a registrare il concetto di resistenza. […]
Uno dei prototipi al via si è schiantato allo start. Neanche un metro e si è trovato sull’asfalto, pure il campione Tiangong Ultra a un certo punto si è perso e poi, aiutato dagli ingegneri al seguito, ha ripreso la rotta. In concorrenza c’erano centri di ricerca e laboratori che fanno da base per le migliori menti del Paese, con cervelli che seguono progetti molto differenti tra loro e designer con visioni disparate, non omologate.
MEZZA MARATONA CON ROBOT UMANOIDI A PECHINO
Tutte persone sotto i 30 anni che hanno schierato umanoidi alti ed esili modellati sugli atleti professionisti e anche scatolette più simili all’R2-D2, il droide di Guerre Stellari. Il secondo classificato è della stessa taglia e si chiama N2, con quel minimo di ironia che l’occasione è riuscita a mantenere nonostante la corsa high tech; la versione contemporanea della conquista dello spazio Anni Sessanta.
Nelle intenzioni, probabilmente, la 21 chilometri voluta dalla silicon Pechino non era uno sfoggio di forza. I tecnici si preparano alla mezza maratona da mesi, doveva essere lo sfoggio di applicazione in un lavoro a lungo termine che ha l’ambizione di aprire nuove possibilità in diversi ambiti.
MEZZA MARATONA CON ROBOT UMANOIDI A PECHINO
Gli umanoidi che imparano a correre lunghe distanze offrono una base per vari studi. Il prototipo, una volta stabilizzato, può acquisire i parametri di sport praticati, elaborare dati olimpici e fare da sparring partner ai campioni, testare la fatica, aiutare a comprendere come il fisico può fregare il cervello e rifiutare gli impulsi della stanchezza, la sensazione della resa.
Uno scenario concreto, anche se il governo cinese ha foraggiato la ricerca soprattutto per immaginare manodopera a costo zero (anche se ad alta manutenzione) e succede in un Paese che già dispone della più vasta forza lavoro su scala globale. Ogni ipotesi di utilizzo, tutte le suggestioni sugli addestramenti a venire, pure, in chiave felice, qualsiasi possibile scambio tra mente umana e AI sono però stati superati da un obiettivo più evidente ed immediato.
MEZZA MARATONA CON ROBOT UMANOIDI A PECHINO
È la Cina che in questo particolare settore taglia il traguardo davanti agli Usa. Tiangong Ultra non è stato avvolto in una bandiera, troppe realtà antagoniste per dare una rappresentanza statale al numero uno, ma c’erano robottini a bordo strada a fare il tifo coperti di rosso e Tang Jian, a capo dell’Humanoid Robot Innovation Center, che si è occupato dello sviluppo di Tiangong Ultra ha dato una impronta precisa al successo: «Sotto le tre ore, con un singolo modello, siamo più avanti di quanto altrove possono immaginare». L’altrove sembra avere un indirizzo molto meno fantascientifico di quello degli umanoidi. […]
robot alla maratona
MEZZA MARATONA CON ROBOT UMANOIDI A PECHINO
MEZZA MARATONA CON ROBOT UMANOIDI A PECHINO