NON UNO STINCO DI SANTONE - LA CORTE SUPREMA INDIANA HA ORDINATO ALL’AZIENDA DI PRODOTTI AYURVEDICI "PATANJALI", DI PROPRIETÀ DEL GURU MULTIMILIARDARIO BABA RAMDEV, DI SMETTERE DI INGANNARE I CONSUMATORI CON PUBBLICITÀ INGANNEVOLI - I GIUDICI HANNO ANCHE BACCHETTATO IL GOVERNO CENTRALE PER NON AVER MESSO IN ATTO MISURE PER BLOCCARE LA PUBBLICITÀ DI PATANJALI. "AVETE PRESO IN GIRO L'INTERO PAESE…"
(ANSA) - La Corte Suprema indiana ha ordinato all'azienda di prodotti ayurvedici Patanjali, dell'autoproclamatosi guru dello yoga Baba Ramdev, di smettere immediatamente di ingannare i consumatori con messaggi pubblicitari che promettono guarigioni miracolose. Patanjali, fondata da Ramdev assieme al socio e direttore esecutivo Acharya Balkrishna, ha una rete di migliaia di negozi monomarca in tutto il paese e, attraverso messaggi pubblicitari molto aggressivi, non solo illude con affermazioni ingannevoli, ma deride anche la medicina allopatica.
baba ramdev e uno dei suoi prodotti
La più alta istituzione giuridica del paese, che aveva già ingiunto lo scorso novembre a Patanjali di non pubblicizzare i suoi prodotti, questa volta è intervenuta su richiesta della Indian Medical Association. Il giudice Amanullah ha bacchettato anche il governo centrale, che non ha mai preso seriamente le distanze dal guru e non ha messo in atto provvedimenti per bloccare la pubblicità di Patanjali. "Avete preso in giro l'intero paese. Avreste dovuto intervenire da tempo".
L'impero di Baba Ramdev, il cui ruolo nell'azienda non è mai stato chiarito, è cresciuto enormemente nel decennio del governo di Narendra Modi. Due anni fa il ministero dello sviluppo delle zone agrarie ha firmato un accordo con la Patanjali per la distribuzione dei prodotti del brand, che, nei fatti, riconosce ufficialmente nell'ambito del suo progetto National Rural Livelihoods Mission.
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