narcisismo

SIAMO TUTTI NARCISISTI! - ROBERTO COTRONEO: “L’ELEMENTO NARCISISTICO È DIVENTATO PREDOMINANTE TRA I LETTERATI E GLI ARTISTI, DA CANCELLARE QUELLO CHE PRODUCONO BRUCIANDOLO SULL’ALTARE DELLA LORO VISIBILITÀ. GLI STAGNI DELL’OSSESSIONE PER IL PROPRIO EGO? INSTAGRAM E I SELFIE. MA LA PSICANALISI NON SERVE. L’UNICA CURA E’…”

Da https://robertocotroneo.me

 

roberto cotroneo roberto cotroneo

Jose Saramago pubblicò nel 1995 un celebre romanzo intitolato Cecità. È una storia paradossale, che racconta di un intero paese dove le persone perdono la vista, una a una, come fosse un’epidemia inspiegabile. È una metafora sull’indifferenza, sull’incapacità di vedere e sulla perdita del senso di solidarietà tra le persone. Quando Saramago ricevette il premio Nobel per la letteratura, era il 1998, nel suo discorso a Stoccolma parlò proprio di questo suo romanzo e dell’indifferenza sociale con cui dobbiamo fare i conti.

 

narcisismonarcisismo

C’è uno stretto rapporto tra la psicoanalisi, il romanzo di Saramago, la filosofia e il mito di Narciso. Più volte in questi anni sono tornato sul tema del narcisismo, l’ho fatto perché mi sono occupato in modo particolare degli effetti dei social network sulla nostra vita quotidiana, l’ho fatto perché avendo un’attenzione particolare su quelle che chiamiamo forme di espressione artistica, o creatività, mi sono accorto che l’elemento narcisistico è diventato talmente predominante tra i letterati e gli artisti, da cancellare quello che scrivono o che producono bruciandolo sull’altare della loro visibilità o del successo.

 

narcisista modernonarcisista moderno

Mi sono occupato di narcisismo inoltre perché la diffusione massiccia e totale della fotografia, attraverso il digitale, oltre alla sua facilità di diffusione, ha generato miliardi di stagni dove Narciso va a specchiarsi per caderci dentro: gli stagni dell’ossessione per Instagram e naturalmente dei selfie.

 

Ma c’è un aspetto importante che va oltre il prendere atto che viviamo in una società di narcisisti patologici. Freud, ma anche Jung, sapevano bene che il narcisista per un terapista è quasi incurabile, perché non vede gli altri, e vive in una sorta di delirio dove conta soltanto quello che si fa, il proprio aspetto, e il successo che si riscuote. E mentre il narcisismo dilagava attraverso i social, la psicoanalisi entrava in una crisi profonda, crisi di modelli terapeutici e teorici.

 

narcisistanarcisista

I pazienti in analisi sono sempre meno, il tempo che richiede l’analisi è esagerato in una società rapida come quella in cui viviamo, persino il costo dell’analisi è diventato proibitivo. Ma soprattutto è entrata in crisi l’idea fondante della psicoanalisi: la guarigione. Gli anni di analisi guariscono. Però il narcisismo è inguaribile e si autoalimenta.

 

Lo spettacolo che ogni giorno abbiamo davanti agli occhi dice moltissime cose: persone stimabili che perdono il senso della misura in nome di una percezione di sé parossistica e perfino ridicola. La tenacia nel darsi un carattere, un’identità tese al successo, al plauso, al piacere e al piacersi, senza che questo abbia un minimo fondamento, una qualsiasi realtà di valori riconosciuti. Il mondo si è fatto ridicolo perché il narcisismo, quando non è quello di Pablo Picasso, di Marcel Proust, di Greta Garbo o di Gianni Agnelli, è ridicolo e grottesco.

ossessione socialossessione social

 

Ma se la situazione ci appare così disperata è anche perché l’unica disciplina, se così possiamo chiamarla, in grado di capire, anche se non certo di guarire, e di portarci a una qualche consapevolezza, è la filosofia. La filosofia ha affiancato la psicoanalisi con un ruolo diverso, un ruolo di comprensione del mondo. Non cura, ma illumina e permette di vedere. Di vedere il fondo dello stagno, e non soltanto l’immagine di Narciso. Ma sono tutte discipline queste destinate a restare lontane dalla cultura contemporanea, che è cultura del fare e del piacersi.

 

me generation su timeme generation su time

Saramago ci ha insegnato che l’indifferenza è una forma simbolica di cecità, e noi stiamo imparando che il narcisismo è una forma malata di indifferenza sociale. Immaginare un Narciso reso cieco dalla malattia raccontata da Saramago è un’immagine terribile e potente. Un Narciso cieco, che continua a specchiarsi pur non vedendosi è il tema filosofico di questo tempo paradossale.

i social fanno emergere il nostro nasrcisismoi social fanno emergere il nostro nasrcisismo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…