guido crosetto aisi servizi 007 intelligence

TRA CROSETTO E GLI 007 NON C’È UN GRANDE FEELING – IL MINISTRO DELLA DIFESA SAREBBE SBOTTATO DOPO CHE “IL FATTO” HA RESO NOTO CHE L'AGENZIA DI SICUREZZA INTERNA NON HA RINNOVATO IL CONTRATTO CON “SIND”, SOCIETÀ CONTROLLATA DALLA “MATICMIND” DI CARMINE SALADINO (AMICO DI CROSETTO): “QUESTA NOTIZIA NON PUÒ CHE ESSERE USCITA DALL’AISI” – DAVANTI A RAFFAELE CANTONE, CHE INDAGA SUL “CASO STRIANO”, IL MINISTRO AVEVA USATO PAROLE DURE SULL’AISE, I SERVIZI SEGRETI PER L’ESTERO (“RAPPORTI NON PARTICOLARMENTE BUONI”), SALVO POI FARE RETROMARCIA IERI DAVANTI AL COPASIR… 

Articoli correlati

L'AISI NON RINNOVA IL CONTRATTO ALLA SOCIETA' DI CARMINE SALADINO, CHE AFFITTO\' CASA A CROSETTO...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Marco Franchi per “il Fatto Quotidiano”

 

GUIDO CROSETTO

Si erano appena assopite le polemiche su presunti attriti tra Guido Crosetto e l’Aise, i servizi segreti per l’estero, che ieri il ministro della Difesa ha ripreso – stavolta privatamente – a tuonare contro gli 007. Nel mirino – a detta di chi ha ascoltato i suoi sfoghi e letto i suoi messaggi – di Crosetto ora c’è l’Agenzia interna, l’Aisi.

 

La miccia è stata accesa dall’articolo pubblicato ieri mattina sul nostro giornale, dal titolo: “L’Aisi stoppa il contratto dell’amico di Crosetto”. Il ministro con persone a lui vicine è sbottato: “Questa notizia non può che essere uscita dall’Aisi”. In realtà, basta leggere l’articolo e avere dimestichezza con simili dossier per capire che le persone e gli ambienti ipoteticamente a conoscenza della notizia sono molti e diversi.

 

[…]

 

CARMINE SALADINO

Già in un verbale davanti al procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, che indaga sul cosiddetto “caso Striano”, il ministro era stato duro con l’Aise. Il verbale, rivelato dal Fatto, risale al 22 gennaio 2024. Il ministro si sente vittima di una sorta di complotto a base di fughe di notizie e quando i pm gli chiedono una pista su cui investigare, fa capire ai magistrati che lui – pur non volendo puntare il dito contro nessuno – pensa di non stare simpatico all’Aise. “I miei rapporti con l’Aise – dice – in precedenza non erano particolarmente buoni perché ho contestato in più di un’occasione mancate informazioni al ministero della Difesa che avrebbero potuto anche creare problemi alla sicurezza nazionale”.

 

 

GUIDO CROSETTO CON LORENZO GUERINI AL COPASIR

Il verbale di Crosetto portò il sottosegretario Mantovano a pubblicare una nota ufficiale in cui ribadiva fiducia nell’Aise. Il ministro, dopo le polemiche seguite a quell’episodio, due giorni fa si è presentato al Copasir. Qui, secondo quanto riportato dalla stampa, avrebbe ridimensionato le sue affermazioni, cercando di allentare la tensione suscitata dalle dichiarazioni resa al pm.

 

Ieri mattina però la notizia pubblicata dal Fatto sul mancato rinnovo da parte da parte di Aisi dei contratti con Sind lo ha fatto inalberare di nuovo. Sind è una società leader nel riconoscimento biometrico e facciale, nelle telecomunicazioni criptate e nella videosorveglianza dinamica. Controllata da MaticMind, il colosso fondato da Carmine Saladino (amico di Crosetto) che ne detiene il 15 per cento delle quote. Un altro 15 per cento di MaticMind è di Cdp (Mef) e il 70 per cento è del fondo americano Cvc.

 

CARMINE SALADINO

Saladino ha affittato a Crosetto un appartamento a Roma. Dal settembre del 2023, per alcuni mesi, Crosetto ha occupato l’appartamento senza pagare con la giustificazione, condivisa dal proprietario, della mancata fine dei lavori promessi dal locatore. Da gennaio Crosetto paga regolarmente il canone mensile di 5mila euro.

 

Sul mancato rinnovo da parte di Aisi per Sind, Saladino al Fatto ha spiegato che è più corretto dire che “vogliono capire chi sono gli interlocutori e stanno facendo un assessment”. Di certo il mancato rinnovo non dipende dalla qualità dei prodotti, che si confermano un’eccellenza. E allora, cosa può aver influito?

 

Alcune fonti al Fatto accennano a un accertamento fiscale sull’uso delle agevolazioni fiscali ma sul punto la società ritiene di aver fatto tutto correttamente. Poi alcuni dossier anonimi circolati gettavano ombre accostando fatti veri (come la storia della casa svelata dal Fatto) a cose false. Si sosteneva che il successo di Sind in Aisi fosse dovuto ai buoni rapporti di Carmine Saladino con Crosetto. Senza far notare che l’avvio della sua collaborazione con il servizio civile interno risale a 20 anni addietro.

 

GUIDO CROSETTO IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI

 L’articolo comunque ha fatto infuriare Crosetto. Il ministro non ce l’avrebbe con Il Fatto ma con la fonte da lui individuata (frettolosamente) negli ambienti dell’Agenzia. Pochi giorni fa Crosetto aveva annunciato un esposto per individuare la fonte di un altro articolo del Fatto sulle chat tra esponenti del suo partito. Di questo esposto poi non si è più saputo nulla.

AISI

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”