jack nicholson masturbazione autoerotismo

MEGLIO (DA) SOLI CHE MALE ACCOMPAGNATI – DAGO: “È BELLO SAPERE CHE, DI QUESTI TEMPI SPIETATI, ALMENO L'ESPRESSIONE PIÙ CLASSICA DEL PIACERE VIVE, E BENE, INSIEME A NOI: L'AUTOEROTISMO” – “SE NEL SECOLO XIX ERA UNA MALATTIA, OGGI È UNA CURA. MOLTI VIVONO QUESTO PIACERE COME UNA DIMINUZIONE, MA IN FONDO IL FAI-DA-TE EROTICO È UN MODO PER CONOSCERSI, E ANCHE PER IMPARARE A...”

Roberto D’Agostino per “Vanity Fair”

 

dago papa

Però è bello sapere che, di questi tempi spietati, in cui non sappiamo dove ci porta il virus e la socialità ha preso la brutta piega di rimare con vita isolata, almeno l'espressione più classica del piacere vive, e bene, insieme a noi: l'autoerotismo. Quella che è stata la prima attività sessuale del genere umano, col Covid dilagante, si è trasformata: se nel secolo XIX era una malattia; oggi è una cura.

 

Ma parlare di masturbazione resta ancora oggi una tema per lo meno imbarazzante. Passi l'orgia, l'ammucchiata a tre, il sesso gay e lesbo e trans, ma la pippa no. Il "ditalino", poi, manco a parlarne. “Non posso farmi santa perché ho sempre in mano l'arma del desiderio”, poetava Alda Merini.

 

masturbazione 4

Per certa gente è ancora forte la voce del prete che, protetto dallo scuro del confessionale, domandava: "Hai commesso atti impuri? Da solo? In compagnia?". Come è vicinissima la minacciosa frase: "Non fatelo, altrimenti diventerete ciechi!". Oggi, ammettiamolo, il mondo dovrebbe essere in mano ai non vedenti. Invece l'onanistico trastullo non è più un tabù nemmeno per la Chiesa cattolica, apostolica, romana.

 

masturbazione

"Masturbarsi ha qualcosa di progettuale, perché la fantasia che accompagna un atto di questo genere può prefigurare gusti e situazioni, e, nel contempo, mette a contatto i ragazzi con parti di se stessi che dovranno entrare nel gioco interattivo della sessualità adulta" ("Per un posto nel mondo", autore padre Domenico Barillà, Edizioni Paoline)

 

libro del 1830 sugli effetti della masturbazione 5

Anche se i lati positivi dell’autosoddisfazione hanno ricevuto applausi sia dalle femministe degli anni ’70 (“Col dito, col dito, orgasmo garantito!”), sia dai maschietti un po’ pigri (“Non c'è bisogno di riaccompagnare a casa l'ultima conquista. Non si è costretti a pagare una cena. Sviluppa l'intelligenza perché, per farlo bene, ci vuole fantasia.

 

Esteticamente è meno ridicolo della copula. Infine, non devi chiedere il permesso a nessuno, tutto l'occorrente è sempre a portata di mano"), il piacere solitario è rimasto un tabù a metà.

 

A parte che è un tema che non levita mai nella chiacchiere anche tra amici del cuore, molti, tantissimi vivono questo piacere, anche in tempi di vita coatta come quelli del Covid, come una diminuzione, quasi con vergogna.

 

califano

Per Franco Califano invece era un'abitudine bellissima, che non ci si deve negare neppure quando si ha un compagno/a amoroso e gentile: “Confessare a una donna di essersi masturbati pensandola è uno dei complimenti più belli che esistono”. Non solo il miglior passatempo possibile. “Le più belle trombate della mia vita le ho fatte da solo”, motteggiava per Giorgio Gaber.

 

dago

In fondo il fai-da-te erotico è un modo per conoscersi, e anche per imparare a condurre la danza della sessualità. Spesso gli uomini sono goffi con le donne perché le donne stesse non hanno il coraggio e l'autorevolezza di spiegar loro come intendono essere amate. Chiudiamo il prosaico argomento con il grande scrittore austriaco Karl Kraus che ci rivela l’altra faccia del sesso a portata di mano: “Talvolta la donna è un utile surrogato dell'onanismo. Naturalmente ci vuole un sovrappiù di fantasia”.

dago masturbazioneDAGO ANNI SESSANTA - ROBERTO D AGOSTINOguanto per masturbazione

 

 

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